00 24/03/2011 19:09
Mandata a tutte le societa'
Sento il dovere di fare chiarezza su un triste capitolo della nostra
partecipazione al campionato. Vorrei evitare strumentalizzazioni inopportune
e rumors incontrollati, così preferisco illustrare in prima persona la
situazione e i motivi determinanti le nostre scelte.

La fattispecie, che potete approfondire dagli atti ufficiali, è stata una
grave irregolarità da noi riscontrata nello svolgimento della partita
disputata contro le Aquile Ferrara, a Ravenna, il 27 febbraio scorso:
l'assoluta mancanza, a roster e in campo, di un allenatore abilitato e
incaricato, nella squadra avversaria.

Come dichiarato in modo lapidario dal regolamento, in mancanza di un
allenatore abilitato ed incaricato non sarà possibile disputare alcun
incontro ufficiale
.

Dopo esserci presi il tempo necessario a fare le opportune verifiche che ci
hanno confermato tutti i sospetti, abbiamo presentato un tempestivo esposto
per il quale, però, abbiamo ricevuto una sentenza del tutto inadeguata a
motivarne l'inammissibilità rispetto a questa specifica irregolarità . Per
questo siamo stati costretti a procedere nel ricorso contro questa sentenza,
nel tentativo di avere risposte chiare che reputiamo in nostro diritto
ottenere.

Mi preme dichiarare che le motivazioni alla base di questa procedura legale
non sono legati al ribaltamento di un risultato di campionato sul quale non
è mio interesse discutere

Il terreno sul quale stiamo cercando confronto è un ambito esclusivamente di
principio.

Soprattutto ora che il nostro impegno si sta concentrando sul settore
giovanile l'aspetto formativo-educativo rivestito dalla nostra attivitÃ
sportiva risulta persino predomi nante ai risultati agonistici. Il rispetto
delle regole diviene, in questa ottica, una base pedagogica sulla quale
fondare la morale sportiva. Ma tutto il costrutto didattico viene spazzato
via nel momento in cui, agli occhi dei giocatori, si permette un'infrazione
palese dei regolamenti, senza neppure l'accortezza di darne una spiegazione
chiara ed esaustiva. Mi chiedo, in sostanza, come posso pretendere dai
nostri giocatori il rispetto di regole quando i dirigenti delle squadre e
gli Head Coaches in primis non le rispettano e gli organi competenti della
federazione non prendono provvedimenti in merito
.


Lo stesso valga per il coaching staff. Proprio nella consapevolezza che
l'AFC avrebbe richiesto in modo sempre più pressante lo sviluppo della
formazioni di coaching staff professionali nei singoli team (impostazione di
intenti da noi ampiamente condivisa), da diverse stagioni abbiamo investito
tempo, risorse economiche, persone e impegno nel far progredire tutto il
nostro coaching staff, in un'ottica di professionalizzazione a riscontro di
un riconoscimento "sul campo".

Ci ritroviamo invece in uno svilimento dei loro sforzi attestato da una
partita in cui persino il ruolo dell' Head Coach non è richiesto.

Un ottimo modo per sbriciolare motivazioni, propositi, sacrifici di persone
che finora hanno creduto importante e necessario il loro percorso formativo
.

Queste, in sintesi, le motivazioni che ci hanno spinto a perseguire questa
piccola battaglia in nome di una chiarezza sulle regole e la loro
applicazione, i cui risultati ci auguriamo siano positivi per tutto il
movimento sportivo al quale tutte le nostre squadre partecipano.

Eviteremo in futuro quella naturale disponibilità sportiva che ci ha sempre
contraddistinto perché abbiamo avuto prov a del fatto che venga considerata
ingenuità della quale tentare di approfittare.

Ricambieremo la correttezza con la correttezza, ma saremo sempre pronti ad
impugnare i regolamenti contro chi, con quell'incivile atteggiamento del
malizioso "proviamoci", tenterà di forzare le regole per frodare i nostri
giocatori del rispetto che meritano
.

Impegno, sacrificio, correttezza, rispetto, fiducia: sono i principi che
insegnamo e chiediamo ai nostri giocatori e sono gli stessi principi ai
quali ci atteniamo per esser loro d'esempio e che pretendiamo dalla
federazione della quale facciamo parte. Sono fiducioso che l'esito della
vicenda dimostrerà come anche gli altri team ritengano importante il
rispetto delle regole e che la federazione abbia le competenze e la forza
per applicarle.

Indipendentemente da questo, non sarà mai vano lo sforzo di ribadire la
visione del modo di vivere lo sport che noi perseguiamo.


Cordiali saluti
Ricci Pier Carlo
Presidente Chiefs Ravenna
SEMO TUTTI BONI A FA' LI FROCI COR CULO DELL ALTRI

LI CAZZI CAMBIENO MA ER CULO RIMANE SEMPRE LO STESSO


La frase scritta su endzone del nostro presidente giocatori:
(per come sono fatti gli italiani e per come è la nostra cultura attirirebbe più un GF del football che un tentativo di normalizzazione e di serietà del nostro sport)