Porsche presenterà al prossimo salone di Ginevra la 911 Turbo S, versione estrema del suo modello a trazione integrale. Precisazione lecita, perché – considerati i numeri in ballo, e depurata dalle considerazioni emotive – il suo ascendente da GT2 si acuisce fino a metterne in discussione la stessa esistenza. Il propulsore sei cilindri da 3.8 litri, con doppia turbina VGT a geometria variabile ed iniezione diretta, sprigiona ora 530 cavalli (+30 rispetto alla Turbo d’origine) e addirittura 700Nm di coppia. Difficile preventivarlo, ma a prestazioni sbalorditive corrispondono consumi altrettanto notevoli: Porsche promette percorrenze nell’ordine degli 8.8 chilometri con un litro di benzina, che rendono così la Turbo S vettura più “parca” nella sua categoria. Il flat-six rispetta ovviamente la norma anti-inquinamento Euro 5.
Non viene altrettanto definita come “la più veloce”, ma è questione di battiti di ciglia: l’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 3.3 secondi (-0.1), lo 0-200 km/h in 10.8 secondi per una velocità massima di 325 km/h. La Turbo S si differenzia dalla Turbo per una dotazione di serie completa di ogni quid, a partire dall’impianto frenante PCCB (Porsche Ceramic Composite Brakes) in materiali carboceramici, proseguendo con il cambio PDK a doppia frizione, i supporti motore attivi ed il Torque Vectoring per una più omogenea distribuzione della coppia motrice destinata al solo assale posteriore.
Non possono poi mancare il Launch Control nel pacchetto Sport Chrono, ed alcuni accessori più frivoli (interni in pelle con dominante nera e sfumature Crema o Titanium Blue, volante sportivo a tre razze con paddles, proiettori anteriore adattativi) per rimarcarne la sua spiccata anima di gran turismo. I cerchi in lega RS Spyder, infine, hanno diametro di 19 pollici. La Porsche 911 Turbo S verrà commercializzata a partire dal mese di maggio nelle carrozzerie Coupé e Cabrio con prezzi (per il mercato tedesco) pari a 173.241 e 184.546 euro.