per darti un'idea....lei era il mio desiderio di ogni candelina sulla torta "fai vivere la mia Laika il più possbile" questo era il mio desiderio ogni anno, ogni volta che vedevo il numero dei miei anni aumentare sapevo che aumentava anche il suo. Avevo messo la sua data di nascita al 5 luglio, il mio stesso mese. Anche se so che è nata a metà giugno. Il 5 agosto 1995 è stata la prima volta che l'ho vista, una cucciolina, mi è entrata subito nel cuore. Poi sono tornata a Milano e lei è stata in ogni mia lacrima, in ogni pensiero, per 340 giorni fino ad agosto dell'anno successivo. Per tutti quei giorni ho pregato che stesse bene, che fosse viva, di poterla riabbracciare, era in ogni desiderio quando accendevo la candela in chiesa, quando pregavo con l'ostia in bocca. Tutti quei mesi con un ritaglio di una foto nel portafoglio, un'unica foto con lei in braccio.
Poi 10 ore di viaggio con in testa solo di rivederla, 20 giorni insieme e poi ancora un anno uguale all'altro. L'anno dopo avevo 16 anni.era il 1997, l'estate in cui ho conosciuto giuseppe, quell'estate ho passato con lei 3 mesi, da giugno ad agosto, e ho piantato un macello con i miei genitori per poterla portare a Milano. Dopo giorni di pianti, urla, minacce che avrei preso il primo treno per tornare giù finalmente hanno acconsentito a farmela portare a Milano. Con lei ho iniziato una vita nuova, si, avevo lasciato giù un altro pezzo di cuore x Giuseppe ma avevo lei e mi bastava. Era lei che asciugava le mie lacrime x Giuseppe, era lei con cui passavo i miei pomeriggi dopo la scuola. Non mi importava delle amiche, io avevo lei. Ogni volta che in casa litigavo con i miei genitori la prendevo e andavo via con lei, al parco, per strada, a telefonare a Giuseppe dalla cabina telefonica. Tutto sempre con lei.
Poi quando ha iniziato ad avere circa 11 anni e ha iniziato i primi acciacchi io ho capito che se ne sarebbe andata prima o poi. Ho passato pomeriggi e serate intere a guardare le sue foto sul compiuter, a piangere disperatamente, ma poi mi voltavo e lei era li, sul suo cuscino, mi guardava oppure russava. Eppure il solo pensiero che un giorno se ne sarebbe andata mi faceva impazzire. Anche solo se qualcuno scherzando accennava alla cosa io potevo stare ore a piangere. Non l'ho mai lasciata fuori da un negozio legata, una volta l'ho lasciata fuori dal panettiere, sembravo una psicopatica, continuavo a guardare fuori x vederla contro al vetro, un'ansia come se fosse un bambino fuori a giocare a palla. Non l'ho mai lasciata in giardino da persone che avevano il giardino e noi andavamo a trovarli, sempre sotto alla mia sedie, sempre attaccata alle mie gambe. Io ho passato parecchie cose come tutti, morte di familiari, amici di famiglia, compagni di scuole anche, ma nessuno mi ha dato un dolore così grande. A volte si semplifica dicendo "ovvio, un cane non è solo un'animale ma è parte della famiglia" ma non è così. Dipende da che rapporto si ha con quell'animale, cosa è stato x te. Non tutti reagiscono allo stesso modo e non tutti hanno lo stesso rapporto.
Io ti dico che quest'anno ho festeggiato il mio compleanno senza di lei ed è stato il primo, da 17 anni a questa parte, senza la sua foto con me, senza avere un desiderio su quella candelina e con il nodo in gola.