00 08/04/2006 16:13

Scritto da: Generale Robert Lee 20/07/2005 11.58
La Somme entra di diritto tra le più violenti e crudeli battaglie dell'umanità.
All'inizio del 1916 il francese Joffre propone agli alleati inglesi un attacco simultaneo da svolgersi nel settore della Somme, in Piccardia: la presenza di un notevole saliente avrebbe reso difficile la difesa tedesca. I preparativi per il piano erano febbrili, quando l'improssiva offensiva di Falkenhayn su Verdun assorbì tutto lo sforzo bellico dei francesi; lungi dal darsi per vinto il comandante in capo britannico, Sir Douglas Haig, decise che l'offensiva sulla Somme si sarebbe fatta anche senza il supporto degli alleati: sarebbero bastati gli inglesi.
L'opinione pubblica britannica e lo stesso Stato Maggiore erano sinceramente convinti che quello sarebbe stato il capitolo finale del conflitto: l'attacco avrebbe dovuto aprire un varco nelle linee tedesche, varco che poi sarebbe dovuto essere ampliato e penetrato ancora di più dalle unità di cavalleria.
L'ora zero per l'inizio delle operazioni era fissato per l'1 Luglio 1916: nelle settimane precedenti i preparativi furono quasi maniacali infatti furono moltiplicate le ricognizioni aeree, le truppe vennero riorganizzate e fu rinnovato l'equipaggiamento. Infine cominciò il lungo bombardamento preparatorio: per un'intera settimana le trincee tedesche furono fatte bersaglio di tonnellate di bombe: il remoto fragore degli scoppi arrivava addirittura sulle coste dell'Inghilterra. Purtroppo, però, pur fiaccando notevolmente il morale dei tedeschi l'effetto più vistoso del bombardamento fu quello di far capire al nemico che si stava preparando qualcosa di grosso.
All'alba del 1 Luglio il bombardamento cessò: qualche minuto di silenzio e una marea di uomini si riversò fuori dalle trincee inglesi urlando in modo terribile, probabilemnte per farsi coraggio a vicenda.
I tedeschi, che avevano da tempo capito cosa si preparava, tirarono fuori le mitragliatrici (che avevano nascosto in bunker sotterranei per preservarle dai bombardamenti) e cominciarono a falciare quei facili bersagli. L'attacco andò avanti per tutta la giornata, rivelando al calar delel tenebre un'orribile mattanza: gli inglesi, tra morti e feriti, persero circa 50.000 uomini. Era una catastrofe.
Tuttavia Haig, che si giocava molta credibilità in quell'attacco, ordinò il rinnovarsi dell'offensiva per i giorni successivi; la battaglia della Somme proseguì per tutta l'estate in una grottesca pantomima di attacchi e contrattacchi: pochi centimetri di terra di nessuno dovevano essere conquistati a prezzo di centinaia di vite umane.

L'unico episodio notevole in questo massacro avvenne il 15 Settembre 1916: in quel giorno, infatti, gli alleati misero in scena i primi carri armati della storia. L'alto comando britannico era molto scettico circa l'utilizzo di queste "navi da terra" (come taluni li chiamavano) e infatti lo avevano ostacolato con tutte le forze nei mesi precedenti la Somme: ma ora la tragica situazione di sanguinoso stallo aiutò l'avvallo del progetto. Purtroppo le unità impiegate sulla SOmme erano rudimentali e, soprattutto, erano scarse: alcuni Tanks non partirono nemmeno, mentre gli altri riuscirono a raggiungere le trincee tedesche seminando il panico, ma purtroppo finirono per impantanarsi nel famoso "fango della Somme"; la struttura del terreno, infatti, e le frequenti pioggie avevano trasformato la zona in un paludoso acquitrino, reso ancor più infido e pericoloso dai crateri provocati dai proiettili d'artiglieria.
Questo primo fallimento dei carri armati, attribuibile solo alla errata scelta della zona d'impiego e alla relativa rozzezza di questi primi modelli, rinforzò gli alti ufficiali inglesi nella loro convinzione circa l'inutilità del nuovo mezzo. Verranno smentiti nel 1918, quando il carro armato sarà uno degli artefici della vittoria fnale.

Ma a parte questa parentesi la battaglia della Somme si trascinò ancora a lungo, fino a quando le pioggie autunnali resero inutile ogni attacco: il 19 novembre la lunga offensiva giunge al termine.
Il bilancio è grottesco: gli inglesi hanno conquistato qualche chilometro al centro del saliente, mentre i tedschi qualche metro quadro un pò più a nord. Il tutto è costato più di un milione di perdite da ambo le parti, tra morti e feriti.

Tuttavia Haig mantenne il comando, cosa che non si può dire del suo collega tedesco von Falkenhayn, che a seguito del fallimento di Verdun fu spedito a Est, lasciando il posto al dinamico duo Hindenburg/Ludendorf. All'inizio del 1917 tedeschi decidono di compiere una ritirata strategica proprio nella zona della Somme, appiattendo così il saliente e attestandosi sull'imprendibile "Linea Sigfrido" (meglio nota col nome di "Linea Hindenburg", con la quale la chiamavano gli alleati): prima di ritirarsi però, i Boches distruggono tutta la regione che dovevano abbandonare, rendendosi colpevoli anche della distruzione di beni storici e di atrocità varie.
Ora la situazone per gli alleati è disperata: i tedeschi attestati su di un fronte piatto (perciò impossibile da aggirare) e provvisti di posizioni trincerate complesse e imprendibili; i russi a Est che cominciavano a mostrare la corda sul frotne interno, nonostante gli apprezzabili quanto illusori successi di Brusilov; gli italiani sempre più in difficoltà e con Caporetto alle porte; i Bulgari minacciosi sul fronte balcanico.
La guerra sarebbe stata ancora lunga e sanguinosa.