Ho voluto rileggere questo romanzo a distanza di parecchi anni dalla sua uscita, dopo aver visto anche la sua versione televisiva, e vorrei semplicemente dire che, forse per avvenimenti accaduti a me nell'ultimo anno, ( come spiegherò nella poesia sul tema che esporrò nel sito "Scrivi e commenta "), questa volta il romanzo mi ha veramente commosso, e,- lo dico senza vergogna,- fino a spremermi qualche lacrima ( ai vecchi si possono perdonare, no ? )
Il romanzo è una grande testimonianza d'amore, sia verso un uomo che verso un figlio, anzi verso la vita che un figlio rappresenta, e la conclusione è quanto di più grande si possa pensare nei confronti dell'accettazione della vita, senza " se e senza ma " come si usa dire oggi.
E' il dramma e la sofferenza di una donna che vorrebbe generare e non può farlo, ed io credo che questo tormento interiore di Gemma, la protagonista, sia espresso con un linguaggio alto e molto ben adatto a farci capire quanto sia doloroso per una donna non poter procreare.
La scrittura è ben articolata, la trama strutturata con ricca movimentazione di avvenimenti, ed il linguaggio agile e moderno.
Insomma, un libro che si fa leggere e rileggere molto volentieri.