Raffaele Niro
00domenica 24 luglio 2005 18:37
[dedicata a Bertrand Russell ed a Renato Caccioppoli]
Conoscevo già
le regole del mondo
tanto che arrivare a mia madre
è stato un gioco
giocato sulle rive
di un mare aperto
ai suoi confini
Umano (forse troppo?!)
con la limitatezza oggettiva
di quello che sono
ricordo, lentamente,
la conoscenza,
riflettendo l’esperienza
del quotidiano
in meta, per diletto
e quieto vivere,
grammatico semantica
foscamente
e con l’arroganza umana
di lasciare orme
solcabili dai posteri
a voler illudere
l’immensamente piccolo
e che si creda a un Dio,
all’uomo o all’Altrove
non posso restare inerme
all’estroverso rumore
di una foglia che nasce
o di un bimbo che muore
paranoimia
00martedì 26 luglio 2005 23:52
Sì, certe cose "sono" comunque e nonostante, sempre...