tatuaggi

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elghorn84
00lunedì 5 maggio 2008 12:07
Una domanda che non ho mai osato fare in sala (sennò avrei rischiato il "perchè me lo chiedi? non te lo vorrai mica fare!").

A chi si fa un tatuaggio cosa succede?
lupin007
00lunedì 5 maggio 2008 12:19
Dicono che è questione di coscienza,pero..... nulla è scontato per i tdg,io ne ho 3 due grossi e uno piccolo,però prima di fare un tatu,devi essere consapevole che ti accompagnerà tutta la vita,anche se lo levi rimane la macchia,io sono contento di averli e ne farò degli altri,l'arte di decorare il corpo è antichissima.Prima di fare un tatu devi essere sicuro/a,non fateli per capriccio. [SM=g27823]
elghorn84
00lunedì 5 maggio 2008 12:23
Certo, è una cosa abbastanza delicata... Sono contrario ai tatuaggi per moda, favorevole a quelli "evocativi"
lupin007
00lunedì 5 maggio 2008 12:25
Due dei miei sono evocativi,il terzo per decorare il piede.
elghorn84
00lunedì 5 maggio 2008 12:38
Ma sei sicuro che è solo una cosa di coscienza? Perchè secondo me ti fanno un comitato per direttissima
Achille Lorenzi
00lunedì 5 maggio 2008 12:49
Ho trovato qualcosa nella Svegliatevi! dell'8/18/1995, p.30:

Mode Nel vostro articolo "I giovani chiedono... Mode: Dovrei seguire la massa?" (8 dicembre 1994) menzionate i tatuaggi. Sono rimasta sorpresa che non abbiate fatto riferimento al comando di Levitico 19:28: "Non vi dovete fare addosso alcun tatuaggio".

L. D., Stati Uniti

Queste parole in effetti fanno capire, in una certa misura, come la pensa Dio al riguardo. Naturalmente i cristiani non sono sotto la Legge mosaica. (Colossesi 2:14) Tuttavia è bene tenere presente questa scrittura quando si decide cosa fare al riguardo. I rischi per la salute e l'impressione che si può dare agli altri facendosi tatuare sono ulteriori fattori che il cristiano dovrebbe valutare molto attentamente. - Ed.

Sei mesi fa mi sono lasciata prendere dalla moda dei tatuaggi e alla fine me ne sono fatto fare uno su una caviglia. Ogni volta che mi guardo la caviglia, ricordo la mia decisione. Ora mi chiedo cosa possono pensare gli altri del mio carattere. Mi preoccupa pure il fatto che potrei essere d'inciampo ad altri nella congregazione. La prossima volta che prenderà piede una nuova moda ci penserò due volte prima di farmi coinvolgere.

S. C., Stati Uniti
------------------------

Secondo me se un TdG si fa un tatuaggio perde come minimo i "privilegi": segue una moda "del mondo" e può essere di inciampo ad altri. Non sarebbe quindi più "esemplare".

Achille
elghorn84
00lunedì 5 maggio 2008 12:59
Grazie mille Achille...

Vabbè, i "privilegi" l'ho persi tre anni fa, quindi sono apposto! [SM=x570867]
brunodb2
00lunedì 5 maggio 2008 13:50
Re:

Achille Lorenzi, 05/05/2008 12.49

Secondo me se un TdG si fa un tatuaggio perde come minimo i "privilegi": segue una moda "del mondo" e può essere di inciampo ad altri. Non sarebbe quindi più "esemplare".

Aggiungo un paio di citazioni della STG:


Svegliatevi!, 8 agosto 2000, p. 19
Abbellire il proprio corpo: Ci vuole ragionevolezza

Uno dei doveri dei cristiani è quello di predicare e insegnare la buona notizia. (Matteo 28:19, 20; Filippesi 2:15) Il cristiano non vorrà che alcuna cosa, incluso il suo aspetto, distolga altri dall’ascoltare questo messaggio. — 2 Corinti 4:2.
Anche se il piercing e i tatuaggi possono essere comuni fra certe persone, il cristiano deve chiedersi: ‘Esibire piercing o tatuaggi quale reazione provocherà nella zona in cui vivo? Penseranno che faccio parte di qualche gruppo estremista della società? Anche se la coscienza mi permettesse di farmi tatuaggi o piercing, che effetto avrebbe questo su altri componenti della congregazione? Sarebbe considerato una manifestazione dello “spirito del mondo”? Potrebbe far nascere dubbi sulla mia “sanità di mente”?’ — 1 Corinti 2:12; 10:29-32; Tito 2:12.

Coltivando ed esercitando la capacità di ragionare secondo la Bibbia, i cristiani saranno aiutati ad evitare le pratiche estreme e masochiste di questo mondo, che è completamente ‘escluso dalla vita che appartiene a Dio’. (Efesini 4:18) In questo modo la loro ragionevolezza risplenderà davanti a tutti gli uomini. — Filippesi 4:5.



Svegliatevi!, 22 settembre 2003, pp. 26-27
Dovrei farmi un tatuaggio?
L’antica arte del tatuaggio

Il tatuaggio non è affatto una pratica dei nostri giorni. Sono state rinvenute mummie egizie e libiche, risalenti a centinaia d’anni prima di Cristo, che sono tatuate. Anche in Sudamerica sono state scoperte mummie tatuate. Molte delle immagini tatuate erano collegate direttamente al culto di divinità pagane. Secondo il ricercatore Steve Gilbert, “il primo tatuaggio conosciuto che raffiguri un soggetto anziché un motivo astratto rappresenta il dio Bes. Nella mitologia egizia Bes è il dio lascivo della baldoria”.
È interessante notare che la Legge mosaica vietava ai servitori di Dio di tatuarsi. Levitico 19:28 diceva: “Non vi dovete fare tagli nella carne per un’anima deceduta, e non vi dovete fare addosso alcun tatuaggio. Io sono Geova”. Gli adoratori pagani, come gli egizi, si tatuavano sul petto o sulle braccia nomi o simboli delle loro divinità. Ubbidendo al comando di Geova di non tatuarsi gli israeliti avrebbero dimostrato di essere diversi dalle altre nazioni. — Deuteronomio 14:1, 2.
Anche se oggi i cristiani non sono sotto la Legge mosaica, il fatto che vietasse di tatuarsi fa riflettere. (Efesini 2:15; Colossesi 2:14, 15) Se sei cristiano, di sicuro non vorrai inciderti sulla pelle, nemmeno temporaneamente, simboli che sanno di pagano o di idolatrico. — 2 Corinti 6:15-18.


[SM=g1543902]

Bruno



elghorn84
00lunedì 5 maggio 2008 13:54
Grazie anche a te Bruno... Quindi, se ben capisco dalla tua seconda citazione, dipende anche da che tipo di tatuaggio uno si fa fare.

E comunque, sia da quando trovato da Achille che da te, nessun divieto esplicito.
brunodb2
00lunedì 5 maggio 2008 14:03
Re:

elghorn84, 05/05/2008 13.54

E comunque, sia da quando trovato da Achille che da te, nessun divieto esplicito.

No. Solo "consigli". [SM=g27816]

[SM=g1543902]

Bruno


Daniela47
00lunedì 5 maggio 2008 19:47
I "Consigli geovisti"
ovvero "articoli di legge....."

giainuso
00mercoledì 7 maggio 2008 14:36
Re:
Achille Lorenzi, 05/05/2008 12.49:

Ho trovato qualcosa nella Svegliatevi! dell'8/18/1995, p.30:

Mode Nel vostro articolo "I giovani chiedono... Mode: Dovrei seguire la massa?" (8 dicembre 1994) menzionate i tatuaggi. Sono rimasta sorpresa che non abbiate fatto riferimento al comando di Levitico 19:28: "Non vi dovete fare addosso alcun tatuaggio".

L. D., Stati Uniti

Queste parole in effetti fanno capire, in una certa misura, come la pensa Dio al riguardo. Naturalmente i cristiani non sono sotto la Legge mosaica. (Colossesi 2:14) Tuttavia è bene tenere presente questa scrittura quando si decide cosa fare al riguardo. I rischi per la salute e l'impressione che si può dare agli altri facendosi tatuare sono ulteriori fattori che il cristiano dovrebbe valutare molto attentamente. - Ed.

Sei mesi fa mi sono lasciata prendere dalla moda dei tatuaggi e alla fine me ne sono fatto fare uno su una caviglia. Ogni volta che mi guardo la caviglia, ricordo la mia decisione. Ora mi chiedo cosa possono pensare gli altri del mio carattere. Mi preoccupa pure il fatto che potrei essere d'inciampo ad altri nella congregazione. La prossima volta che prenderà piede una nuova moda ci penserò due volte prima di farmi coinvolgere.

S. C., Stati Uniti
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Secondo me se un TdG si fa un tatuaggio perde come minimo i "privilegi": segue una moda "del mondo" e può essere di inciampo ad altri. Non sarebbe quindi più "esemplare".

Achille



Io ne ho fatto uno a 21 anni, su una coscia, in modo che non si vedesse neppure con i calzoni corti.
Lo confessai ad un mio amico/fratello che dopo alcuni mesi mi disse che si era "turbato" e ne parlò con gli anziani.
Venni convocato e per "difendermi" presentai proprio l'articolo che Achille ha quotato.
Gli anziani convennero con me che si trattava di una questione di coscienza ma venni considerato "immaturo" e persi i privilegi di oratore, microfonista ed usciere.

Poi tornai ad essere oratore dopo circa 12 mesi.

Ciao,
Bruno




elghorn84
00mercoledì 7 maggio 2008 15:58
Comunque gli amici che si turbavano e facevano le spie erano proprio delle merde....
involtino.primavera
00mercoledì 7 maggio 2008 18:04
Re: Re:
brunodb2, 05/05/2008 13.50:


Se sei cristiano, di sicuro non vorrai inciderti sulla pelle, nemmeno temporaneamente, simboli che sanno di pagano o di idolatrico. — 2 Corinti 6:15-18.










Ecco. Questi, in perfetto stile WTS, sono le imposizioni mascherate da candidi consigli. Viste dall'esterno (vedi per esempio dimostrare la libertà degli adepti sul sangue per ottenere l'intesa con lo stato), queste cose hanno la capacità di apparire come semplici consigli, facoltativi da seguire. In realtà si tratta di regole farisaiche, e la loro mancata osservanza porta all'applicazione di sanzioni.


marilyn.86
00mercoledì 11 giugno 2008 12:09
Re:
elghorn84, 07/05/2008 15.58:

Comunque gli amici che si turbavano e facevano le spie erano proprio delle merde....




concordo!!! [SM=x570905]
mauro.68
00mercoledì 11 giugno 2008 12:12
Ma è peccato farsi tatuare?
edinz
00mercoledì 11 giugno 2008 12:21
Perdonatemi, io sono sconcertato. Ditemi che state scherzando, ve ne prego. Non posso credere che la decisione di farsi o meno un tatuaggio debba essere presa in base a un'interpretazione biblica, nemmeno se quest'interpretazione fosse del tutto personale.

Un saluto a tutti, TDG e non.
mauro.68
00mercoledì 11 giugno 2008 13:12
Spiegalo anche a me, io l'ho sentito qui, per questo ho chiesto, io sono un grande appassionato di tatuaggi, anche perchè ho l'arte nel sangue, è nei miei geni.
Vecchia Marziana
00mercoledì 11 giugno 2008 13:13
Un fratello della mia ex-congregazione, portava sempre camicia con maniche lunghe, anche con caldi tropicali e non solo in "servizio", ma anche nel tempo libero.
Mi fu detto che era pieno di tatuaggi, fatti prima, e non voleva (leggi doveva), in coscienza, fare inciampare nessuno.
Nonna Pina
(emiro)
00mercoledì 11 giugno 2008 14:26

mia sorella prima di diventare tdg quindi parecchi anni fa ne ha fatto uno e so per certo che ora le dà fastidio averlo...

di sicuro quando andrà in sala lo nasconderà, possibile che controllino anche queste cose ??

e bastaaa !!!

per qualsiasi cosa devono rendere conto ai vecchietti...magari loro sono i primi ad essere tatuati !!

Maripak
00mercoledì 11 giugno 2008 14:53

Premetto che non ho tatuaggi nè mai ne farò, ma meditando sulla scrittura biblica in questione e il commento della società:

"È interessante notare che la Legge mosaica vietava ai servitori di Dio di tatuarsi. Levitico 19:28 diceva: “Non vi dovete fare tagli nella carne per un’anima deceduta, e non vi dovete fare addosso alcun tatuaggio. Io sono Geova”."

ho fatto una riflessione. Mi sembra che la scrittura dica esplicitamente di non fare tagli nella carne " per un'anima deceduta" ai quali tagli erano collegati anche i tatuaggi.

Credo che Geova proibì agli israeliti del tempo di praticare questi "usi" perchè non voleva che il suo popolo si conformasse a usanze collegate al culto dei morti, spiritismo o qunt'altro.

Penso che oggi i tatuaggi non abbiano collegamenti con quegli usi, anche se dipende dal disegno che ci si fa incidere.


Saluti Maripak

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Nell'era dell'inganno universale, dire la verità diventa un atto anticostituzionale (G.Orwell)


Il fu "annipersi"
00mercoledì 11 giugno 2008 15:46
Appena ho smesso di andare in sala ma na sono fatto uno abbastanza grandino sulla spalla...dopo pochi mesi uno sul petto e proprio adesso ne ho finito uno dal gomito in su fin dietro la schiena.

La cosa "incredibile" è che non mi sento "immaturo".....


Poveri schiavi...è la cosa più gentile che posso dire ai miei ex fratelli....

Vecchia Marziana
00mercoledì 11 giugno 2008 16:00
"Credo che Geova proibì agli israeliti del tempo di praticare questi "usi" perchè non voleva che il suo popolo si conformasse a usanze collegate al culto dei morti, spiritismo o qunt'altro"
Concordo con Maripak, la cura certosina con cui lo SFD cerca supporto biblico per tutti gli argomenti ha del maniacale.
Spero non venga loro in mente di qualificare come pagano anche l'atto di respirare.

Nonna Pina
mauro.68
00mercoledì 11 giugno 2008 16:10
Re:
Vecchia Marziana, 11/06/2008 16.00:

"Credo che Geova proibì agli israeliti del tempo di praticare questi "usi" perchè non voleva che il suo popolo si conformasse a usanze collegate al culto dei morti, spiritismo o qunt'altro"
Concordo con Maripak, la cura certosina con cui lo SFD cerca supporto biblico per tutti gli argomenti ha del maniacale.
Spero non venga loro in mente di qualificare come pagano anche l'atto di respirare.

Nonna Pina



Quoto anch'io, se mi faccio un tatuaggio mica lo faccio per fare spiritismo, io li considero una forma d'arte.


Agabo
00mercoledì 11 giugno 2008 18:28
I tatuaggi ricordati in Lev. 19:28 erano sicuramente di derivazione pagana, i loro significati riflettevano dei rituali legati alla religiosità di quei popoli, mentre Israele era chiamato alla purezza, una purezza che si esprimeva attraverso tutto l'essere: dall'igiene personale all'alimentazione e nel culto. Il popolo tutto, e quindi anche il singolo, era considerato "Santo a Dio", cioè consacrato. In quella mentalità i tatuaggi non potevano non essere condannati.

Chi vede una perenne validità nei princìpi Rivelati può scorgervi un precetto ancora valido ai nostri giorni.

Qualcuno potrebbe dire che le motivazioni sono quelle che, in fondo, rendono discutibile o meno questa pratica, e ci sarebbe del vero in questo.

Mi chiedo però se oggi, visto che molte aziende, di turismo per esempio, pretendono che gli operatori che saranno a stretto contatto con i loro clienti non espongano tatuaggi e, addirittura, non li assumono se hanno tatuaggi abbastanza visibili, se non vi sia da riflettere.

E vero che sono sorti molti "centri" dove praticano tatuaggi, ma ne stanno nascendo anche tanti altri che promettono di cancellarli. E' evidente che in molti vi sono stati dei ripensamenti, oppure hanno voluto rinunciare ai loro tatuaggi per non porre ostacoli alla possibilità, per esempio, di trovare lavoro in un certo campo.

Io porrei la questione anche in un altro modo:

L'apostolo Paolo ha scritto che il corpo è tempio dello Spirito Santo e ci esorta a 'santificare' il proprio corpo. Mi chiedo se tale 'santificazione' non passi anche dall'evitare cose che, lasciamo perdere i significati delle epoche passate, in ogni caso lanciano un messaggio, ovvero che comunicano qualcosa agli altri, che non sono strettamente fatti privati dal momento che, per la maggior parte, vengono pubblicamente esposti.

Mi chiedo anche se Cristo, gli apostoli, gli anziani e i diaconi dell'era apostolica si sarebbero tatuati. Andrei il più possibile all'origine per capire come comportarmi perché credo che la religione cristiana pervade tutto l'essere, anche l'esteriore.

Io, come forse si capisce, sono un anticonformista e pur essendo uno sportivo che frequenta palestre, piscine ed altri centri sportivi ed è a contatto con molti, non ho mai sentito il bisogno di tatuarmi; non tanto per una questione religiosa che, anzi, riguardo alla quale non ho le idee abbastanza chiare, ma proprio per il genere di messaggio che comunque parlerebbe, forse più a sproposito che altro, di me e per un senso di anticonformismo.

Agabo.
www.testimonigeova.com
TAKE IT EASY!
mauro.68
00mercoledì 11 giugno 2008 23:32
Fra i primi cristiani era molto diffusa l'usanza di tatuarsi un tau, la figura delle croce di Cristo, sulla fronte.

www.indiantattoo.it/tattoostory.html
Agabo
00giovedì 12 giugno 2008 10:00
Re:
mauro.68, 11/06/2008 23.32:

Fra i primi cristiani era molto diffusa l'usanza di tatuarsi un tau, la figura delle croce di Cristo, sulla fronte.

www.indiantattoo.it/tattoostory.html



A parte questa citazione tratta da questo sito, hai delle fonti veramente attendibili?

Agabo.


mauro.68
00giovedì 12 giugno 2008 10:23
Basta che digiti in google, tatuaggi e primi cristiani ed avrai altre notizie che io non ho neanche scritto.
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