Al diritto di informazione deve essere posto un limite,a tutela della dignità di TUTTI i diretti interessati, seppur colpevoli, e delle loro famiglie(laddove possano essere danneggiati dalla gogna mediatica).
Mi chiedo quale utilità abbiamo tratto, noi cittadini ,dall'avere ascoltato ,su tutti i canali, le intercettazioni ambientali sul caso di Cogne,o la registrazione della Franzoni che , disperata, chiamava il 118 per chiedere aiuto!
E' stato solo lo scempio mediatico di una gravissima tragedia familiare, perchè tale è, anche se l'assassina è la mamma del piccolo.
Mi chiedo quale utilità abbiamo tratto dalle intercettazioni di Moggi: personalmente non mi hanno cambiato la vita.
Bastava , al massimo, dare notizia dell'indagine e della sentenza, dalla quale avremmo comunque potuto evincere senza dubbi che era un traffichino intrallazzatore.
Esulando dalle intercettazioni,ma sempre restando in tema di diritto all'informazione, mi chiedo anche che utilità traiamo , noi cittadini,dall'assistere a trasmissioni intere in cui i genitori di Rignano ci propinano particolari scabrosi a profusione sulle masturbazioni dei loro figli, sebbene presunti abusati , cagionando , a loro volta, a questi bambini un danno ancora peggiore!E' un ulteriore abuso!
Mettiti nei panni di questi figli di cui viene lesa la privacy e la dignità di persona, e pensa come ti sentiresti tu, se, fra dieci anni guardassi una registrazione di una trasmissione, in cui i tuoi raccontavano davanti a 8 milioni di telespettatori come-quanto- e se ti masturbavi da piccolo(anche se dopo un terribile trauma )
E' sputt
un figlio "urbi et orbi"con la complicità dei giornalisti o dei presentatori che si soddisfa il diritto all'informazione???
[Modificato da Titty.nicuzza 16/07/2007 3.02]
[Modificato da Titty.nicuzza 16/07/2007 9.33]