che ne pensate....?

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@Diablo@
00sabato 14 luglio 2007 12:52
che idea vi siete fatti sui tentativi della politica di mettere il bavaglio alla magistratura tramite una legge che vieta di rendere pubbliche le intercettazioni telefoniche e che attenua il potere dei giudici sull'utilizzo di tale strumento?


F. [SM=x770061]
Titty.nicuzza
00sabato 14 luglio 2007 20:34
Non conosco i dettagli di questa legge, ma credo che ad ogni indagato andrebbe garantito il diritto alla riservatezza sugli atti che lo riguardano, almeno fino al momento della sentenza, per evitare che sia condannato dall'opinione pubblica prima che dai giudici.
In ogni caso, non ritengo di nessuna utilità la pubblicizzazione delle intercettazioni in versione integrale, nemmeno dopo la sentenza.
A mio avviso,basterebbe accennare sommariamente al loro contenuto.
Il resto è solo morbosità mediatica.
Non concordo sulla possibilità di limitare il potere dei giudici di utilizzarle, poichè le intercettazioni sono fondamentali per la ricostruzione dei fatti.
Federisk
00domenica 15 luglio 2007 20:35
Non ho capito se il divieto di pubblicarle limiti direttamente il potere dei giudici. Non voglio dire che non sia così, ma semplicemente desideravo che mi si spegasse come il divieto di pubblicarle influisca sul loro utilizzo. [SM=g27833] Ripeto che la mia è una vera domanda!
Per il resto concordo con Titty, sono una potente arma, che però non deve essere usata in maniera impropria!
@Diablo@
00domenica 15 luglio 2007 21:22
Re:

Scritto da: Federisk 15/07/2007 20.35
Non ho capito se il divieto di pubblicarle limiti direttamente il potere dei giudici. Non voglio dire che non sia così, ma semplicemente desideravo che mi si spegasse come il divieto di pubblicarle influisca sul loro utilizzo. [SM=g27833] Ripeto che la mia è una vera domanda!
Per il resto concordo con Titty, sono una potente arma, che però non deve essere usata in maniera impropria!



sono due cose a se stanti!
la legge in questione,da un lato eviterebbe che le intercettazioni siano pubblicate(a mio parere,con grave pregiudizio per il nostro diritto all'informazione....In oltre,si sa benissimo che spesso i giornalisti-quelli seri- arrivano a scoprire verità alle quali gli stessi giudici non giungono....Con tale restrizione per il diritto all'informazione,si precluderebbe la doppia attività d'indagine-giornalistica e giudiziaria-l'una sempre di aiuto all'altra),e dall'altro restringerebbe il potere della magistratura sull'uso di questo mezzo,disciplinandone casi e modalità di utilizzo....


F. [SM=x770061]
Titty.nicuzza
00lunedì 16 luglio 2007 02:55
Al diritto di informazione deve essere posto un limite,a tutela della dignità di TUTTI i diretti interessati, seppur colpevoli, e delle loro famiglie(laddove possano essere danneggiati dalla gogna mediatica).
Mi chiedo quale utilità abbiamo tratto, noi cittadini ,dall'avere ascoltato ,su tutti i canali, le intercettazioni ambientali sul caso di Cogne,o la registrazione della Franzoni che , disperata, chiamava il 118 per chiedere aiuto!
E' stato solo lo scempio mediatico di una gravissima tragedia familiare, perchè tale è, anche se l'assassina è la mamma del piccolo.
Mi chiedo quale utilità abbiamo tratto dalle intercettazioni di Moggi: personalmente non mi hanno cambiato la vita.
Bastava , al massimo, dare notizia dell'indagine e della sentenza, dalla quale avremmo comunque potuto evincere senza dubbi che era un traffichino intrallazzatore.
Esulando dalle intercettazioni,ma sempre restando in tema di diritto all'informazione, mi chiedo anche che utilità traiamo , noi cittadini,dall'assistere a trasmissioni intere in cui i genitori di Rignano ci propinano particolari scabrosi a profusione sulle masturbazioni dei loro figli, sebbene presunti abusati , cagionando , a loro volta, a questi bambini un danno ancora peggiore!E' un ulteriore abuso!
Mettiti nei panni di questi figli di cui viene lesa la privacy e la dignità di persona, e pensa come ti sentiresti tu, se, fra dieci anni guardassi una registrazione di una trasmissione, in cui i tuoi raccontavano davanti a 8 milioni di telespettatori come-quanto- e se ti masturbavi da piccolo(anche se dopo un terribile trauma )[SM=g27831] [SM=g27831]
E' sputt [SM=g27816] un figlio "urbi et orbi"con la complicità dei giornalisti o dei presentatori che si soddisfa il diritto all'informazione??? [SM=g27833]

[Modificato da Titty.nicuzza 16/07/2007 3.02]

[Modificato da Titty.nicuzza 16/07/2007 9.33]

-lolita-
00lunedì 16 luglio 2007 10:57
Premetto che non consoco bene questo disegno di legge. In ogni caso non sono favorevole al fatto di rendere pubbliche le intercettazioni, perchè secondo me un imputato deve essere giudicato dalla magistratura e non dall'opinione pubblica, per il semplice motivo che solo il magistrato titolare del fascicolo conosce tutti gli atti e solo lui può avere una visione completa dei fatti. L'opinione pubblica ha diritto a saper ecome stanno le cose e a "giudicare", ma solo dopo la fine del processo. Invece le informazioni che ci giungono tramite i media sono sempre filtrate (purtroppo) dalle opinioni di quelli che si ritengono giornalisti. Anche un'intercettazione può prestarsi ad essere manipolata, se il giornalista seleziona le parti che gli "interessano".
Per quanto riguarda i limiti alle intercettazioni, già ci sono. Non si può procedere ad intercettazioni per tutti i reati, ma solo per alcuni reati più gravi. Per la verità questo ostacolo può anche essere aggirato, formulando un capo d'imputazione piu "grave" che rientri tra quei reati per cui è possibile effettuare intercettazioni salvo poi modificare l'imputazione. Bisogna capire se queste modifiche sull'utilizzo delle intercettazioni interviene in modo più garantista per gli indagati o in modo più repressivo. Qualcuno lo sa? In ogni caso mi documenterò.

[Modificato da -lolita- 16/07/2007 10.59]

M@§§IMO
00lunedì 16 luglio 2007 22:24
La legge proibisce ai giornalisti di raccontare, anche "nel contenuto", anche "per riassunto", gli atti delle indagini della magistratura, "anche se non più coperti dal segreto". Non saranno più segreti, ma non saranno ugualmente pubblicabili. Chi li pubblicherà incorrerà in una supermulta fino a 100 mila euro. Così nessun giornalista potrà scrivere più nulla. Ma ciascun editore potrà decidere se pagare o meno la multa per pubblicare solo quello che conviene a se stesso e ai suoi eventuali amici. I ricatti che inquinano la politica, anzichè ridursi, si moltiplicheranno. E le notizie che la gente ha il diritto di conoscere subito, in tempo reale, resteranno per anni e anni appannaggio di una ristretta cerchia di magistrati, avvocati, imputati, politici, giornalisti, addetti ai lavori.
I cittadini potranno saperne qualcosa soltanto "a babbo morto", quando inizieranno i processi; e in certi casi (per gli atti del fascicolo del pm) addirittura dopo la sentenza d'appello.
in pratica si sarebbe saputo degli scandali di tangentopoli con circa dieci anni di ritardo, è una cosa gravissima! in fatti i politici sono quasi tutti d'accordo, come sempre, quando c'è da fare qualche porcheria a loro uso e consumo!
insomma assolutamente contrario!! [SM=g27812]
Federisk
00lunedì 16 luglio 2007 23:08
Re:

Scritto da: M@§§IMO 16/07/2007 22.24
La legge proibisce ai giornalisti di raccontare, anche "nel contenuto", anche "per riassunto", gli atti delle indagini della magistratura, "anche se non più coperti dal segreto". Non saranno più segreti, ma non saranno ugualmente pubblicabili.
in pratica si sarebbe saputo degli scandali di tangentopoli con circa dieci anni di ritardo, è una cosa gravissima!


Premettendo che tendenzialmente (anche se ancora non sono sicuro perchè non conosco bene i fatti) sono d'accordo con te, non capisco cosa c'entrino le intercettazioni con tangentopoli. Oppure ho capito male e si vieta di pubblicare qualsiasi cosa inerente un processo in atto? Devo dire che mi sto cominciando a confondere, e se cerco su internet probabilmente trovo roba ancora più complicata (perchè non so cosa cercare). Se mi date un link o altro giuro che lo vado a leggere e non rompo più! [SM=g27829]
M@§§IMO
00lunedì 16 luglio 2007 23:27
Re: Re:

Scritto da: Federisk 16/07/2007 23.08

Premettendo che tendenzialmente (anche se ancora non sono sicuro perchè non conosco bene i fatti) sono d'accordo con te, non capisco cosa c'entrino le intercettazioni con tangentopoli. Oppure ho capito male e si vieta di pubblicare qualsiasi cosa inerente un processo in atto? Devo dire che mi sto cominciando a confondere, e se cerco su internet probabilmente trovo roba ancora più complicata (perchè non so cosa cercare). Se mi date un link o altro giuro che lo vado a leggere e non rompo più! [SM=g27829]



in pratica gli atti dei processi non saranno più trascrivibili fino alla sentenza, considerando la lentezza dei processi italiani..
ps. su youtube dovresti trovare un video in cui ne parla travaglio, metti magari legge bavaglio o mastella..
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