Quando piangono i gabbiani
"Il giudizio finale sta per essere emesso. Nessuno puo emendarsi dal peccato che scorre nelle vene."
Con questa frase in un italiano dal curioso accento incomincia la sigla originale della serie animata di Umineko, il cui titolo completo è: Umineko no Naku Koro ni.
È il 1986 è come ogni anno i membri della casata Ushiromiya si riuniscono sull'isola di famiglia per far visita al proprio decano. Quest'anno è un po' speciale, poiché sembra che Kinzo, il capofamiglia, sia in fin di vita e tra i suoi figli nascono tensioni per la spartizione del suo patrimonio. Presto, però, gli ospiti dell'isola si renderanno conto di far parte di un gioco più complesso e mortale di una semplice lotta per un'eredità. Toccherà a Battler, uno dei giovani nipoti di Kinzo, cercare di dare una risposta ai misteri dell'isola.
La storia è la trasposizione animata del videogioco omonimo, da cui è stata tratta anche una serie di manga. Dai lettori del fumetto vengono forti critiche nei confronti dell'anime. In particolare accusano un'eccessiva velocità nella svolgimento della narrazione che finisce col penalizzare le discussioni. Infatti Umineko è un'anime che si basa molto sul ragionamento.
Nonostante questo difetto, non si può far a meno di essere trascinati nei misteri della trama. Se inizialmente l'anime può apparire un classico giallo, inseguito sembra più trasformarsi in un fantasi, finché ci si rende conto di essere confrontati con una riflessione sulla realtà.
Purtroppo l'anime non finisce, lasciando la narrazione del manga a metà.