Uefa: sì a Nazionale del Vaticano..e il Trap ct

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8/12/2006 - 23:28
Uefa: sì a Nazionale del Vaticano..e il Trap ct

ROMA - Non sembra così improbabile una realtà del genere, stando anche a quanto affermato dal portavoce dell'Uefa Gaillard che ha commentato l'ipotesi lanciata dal cardinal Bertone di creare una squadra della Santa Sede: "Se lo Stato del Vaticano vuol diventare membro dell'Uefa - ha detto - non deve fare altro che presentare domanda e se possiede i requisiti potrebbe diventare membro provvisorio in attesa che la domanda venga poi esaminata dal Congresso nel 2008. In teoria ci sono anche i tempi affinchè la squadra del Vaticano partecipi agli Europei del 2012". Il problema, semmai, potrebbe essere la sede delle ipotetiche partite casalinghe: "Dubito che potrebbero costruire uno stadio all'interno del Vaticano" dice il portavoce, suggerendo poi che si potrebbe utilizzare lo stadio Flaminio di Roma.
A questo punto sarebbero cominciate a girare le prime voci sul possibile ct ed il nome di Trapattoni sembra il più gettonato. L'ex ct azzurro che ha allenato in mezza Europa, sarebbe infatti l'allenatore al quale hanno pensato in Vaticano, forse, per una semplice serie di motivi: la sorella suora, il fatto di essere cattolico convinto e l'utilizzo dell'acqua benedetta nell'ampolla durante i Mondiali di calcio del 2002. Egli infatti fu protagonista ai Mondiali di Corea e Giappone del 'mistero dell'ampolla' dopo che le telecamere lo inquadrarono mentre, un attimo prima che Totti scagliasse il tiro su punizione che ha centrato il palo nella gara con la Croazia, apriva un'ampolla e versava dell'acqua sulle mani, che ha poi congiunto come in atto di preghiera. Mistero in qualche modo sciolto durante la conferenza stampa post partita: "Cosa c'era in quell'ampolla? Acqua santa -rispose il Trap- io sono un credente. Altre volte tengo con me la medaglietta della Madonna".
Per ora il Vaticano si accontenterà di testare le potenzialità dei suoi giocatori alla 'Clericus Cup', una sorta di serie A riservata ai sacerdoti che vedrà impegnati 16 club a partire prossimo febbraio. Per arricchire le rose, le squadre potranno pescare fra gli studenti iscritti alle università, convitti e seminari di Roma e, come detto in passato dal Segretario della Santa Sede, "se riuscissimo a mettere insieme tutti gli studenti brasiliani che studiano nelle università della Chiesa potremmo mettere su una squadra davvero magnifica".

(fonte ADNKRONOS)

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19/12/2006 - 09:08
Totti, Amelia e Mauri, sfidano le guardie del Papa

ROMA - Il 5 gennaio in occasione del ''derby del cuore'', iniziativa promossa dall'associazione ''Un gol per la vita - Onlus'', la squadra delle Guardie svizzere scenderà in campo allo Stadio Olimpico di Roma contro una rappresentanza di giocatori di serie A. A fronteggiare la squadra pontificia ci saranno: il capitano della Roma Francesco Totti e il portiere del Livorno Marco Amelia, con loro anche i laziali Tommaso Rocchi e Stefano Mauri, oltre a Fabio Galante del Livoro, più altri giocatori di diverse squadre di serie A. Non mancheranno all'appello Marco Delvecchio e Luigi Di Biagio. Il match dovrebbe durare in tutto circa 20 minuti, a seguire si svolgerà il triangolare fra le squadre formate da attori e cantanti di Roma, Lazio e Juve; il tutto andrà in onda in seconda serata su Rai 2.

(M.T.)

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19/12/2006 - 10:58
Cardinale Saraiva"Bello fare una squadra vaticana"

ROMA -''E' molto bella e affascinante, l'idea di una grande squadra del Vaticano''. Lo ha dichiarato il cardinale Jose' Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle cause dei santi a Roma, in un'intervista a ''Il Messaggero'', in merito alla proposta del cardinal Bertone di realizzare una squadra, il 'Vaticano', che possa un domani partecipare alla serie A e al campionato del mondo. ''E' un po' difficile - ha aggiunto - che la squadra del Vaticano riesca a competere con le grandi del campionato italiano. Ma quel che conta e' altro: ogni squadra, e ancor piu' la nostra, e' chiamata a sottolineare i valori del calcio che sono poi quelli di tutti gli sport. Il calcio e' un'efficacissima scuola di etica e morale, insegna l'onesta', la sportivita', la cultura del vincere e quella del perdere, ugualmente importanti''. E in merito alla situazione del calcio, oggi ha spiegato:''Purtroppo quel che accade nei campi e' troppo lontano dall'etica sportiva e invece bisognerebbe tornare a considerare il calcio come un gioco e niente piu'. La crisi si vede anche negli stadi che in Italia sono sempre piu' vuoti, i tifosi non si divertono piu', non sanno come difendersi davanti a episodi di violenza. E poi si e' persa l'idea del gruppo - ha concluso il cardinal Saraiva - si gioca insieme e si vince insieme. Invece oggi, ci si affida troppo ai leader, agli idoli. Ogni squadra, per esseretale, dovrebbe tornare a riaffermare i valori dello sport''.

(fonte Adnkronos)

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[Modificato da stilevario85 19/12/2006 12.07]

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Scritto da: Giubo 19/12/2006 12.42
ah,ma è questa la nazionale che "giocava in casa"nello spot di Lavazza????

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