Contrario anch'io alla reintroduzione della leva obbligatoria.
"La difesa della patria è sacro dovere del cittadino". Ma simo onesti, storicamente l'Italia, gloriosa e generosa nazione, ha sempre bistrattato i suoi cittadini peggio di ogni stato europeo, tanto più i soldati, spediti a farsi ammazzare in guerre non volute, ocn una sfacciata penura di mezzi e di organizzazione, agli ordini di comandanti inetti sempre e babbei spesso. Mentre le istituzioni tra un voltafaccia e un altro trattavano col nemico, sempre quando non erano occupate a lasciare il paese nel caos per il troppo impegno profuso nel progettare la -esclusivamente propria- fuga.
E non vedo inoltre a che titolo un tizio in giacca e cravatta di un parlamento che sfiora ogni giorno i limiti del ridicolo e dello scandalo, possa venirmi a pontifcare su sacri doveri, quando lui o i suoi colleghi se la spassano tra droga, prostituzione, subrettes tanto per non citare i più eclatanti casi da codice penale.
Tanto più uno stato che odio e che personalmente nemmeno reputo legittimato a governarmi (tanto più a obbligarmi a difenderlo), in quanto non espressione di quella che considero la mia nazione.
E questo tanto per stare sui "massimi sistemi".
sul piano personale non vedo perchè dovrei essere obbligato a dedicare un anno della mia vita al servizio dello Stato. Uno Stato incapace persino di darsi organizzazione burocratica non sclerotica, incapace di garantire alla sua popolazione nè standard equilibrati alle controparti europee, nonostante il carico fiscale, e tanto meno di garantire per il futuro un quadro sociale ed economico stabile, considerando il sistema tangentizio e in alcune regioni anche di continuità con malavita organizzata da uan parte, e l'enorme debito pubblico che l'inettitudine dei governanti -impuniti- ha per la massima parte contribuito a creare. Uno stato, quindi, dalle mille contraddizioni (la più grave minaccia per l'Italia, anzi è proprio lo stato italiano!)che non è dunque certo in condizione di poter chieder eulteriori sacrifici ai suoi cittadini.
Sacrificio perchè è solo un onere che non porta ad alcun vantaggio. Non per questa sconquassata "patria", perchè un esercito di leva è costoso ed inutile,nè per me, che non troverei nulla di formativo (eseguire degli ordini, urlati e sgrammaticati?ma dove sarebbe questa "formazione"?)in un ambiente pieno di nepotismo, di omertà, di ridicolo, di dementi, di superiori ignoranti (e pure di meridionali, che per me rimangono stranieri
^^); spaccati di una umanità che, se non fosse arrogante e a volte violenta, sarebbe pietosa, burocrati mancati in cerca di un posto fisso nel carrozzone statale che probabilmente, in caso di vero pericolo, se la darebbero a gambe ancora più velocemente di me.
Per quanto ne so io, è dai tempi die miei nonni (contadini e operai,guarda a caso,e cmq nemmeno di molto) che nessuno esce dal servizio militare con qualcosa che possa ravvicinarsi ad una "istruzione", al masismo una furberia per evitare il proprio carico di lavoro (una cosa che mi pare, non manchi pressochè a ensusno in questo paese).
Da tutit i punti di vista rimane quindi un anno buttato, che non farà altro che avermi dato un ritardo rispetto ai miei studi/lavoro (con i quali a ben vedere posso certamente meglio aiutare il Paese a progredire, se proprio vogliamo), tanto più che se l'obbligo sarà reintrodotto solo per i maschi creerà uno squilibrio fra i due generi (e quel che peggio, un ritardo a carico del MIO genere), oltre che a essere, a questo punto, una discriminazione.
Per quanto ne so, io, senza fare il militare, so lavare i pavimenti di casa mia. I commilitoni di un mio amico, che ha deciso di andare a soldato, invece, sono ancora convinit che basti gettare una secchiata d'acqua. Del resto, l'ha detto loro il superiore.