Torna la leva? La Difesa smentisce

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Lpoz
00mercoledì 1 agosto 2007 17:04

La leva militare obbligatoria, sospesa da una legge del 2000, non verrà reintrodotta. La voce era circolata dal momento che il ministro della Difesa aggiornato le liste di leva. Un passaggio "burocratico", chiesto da Arturo Parisi agli organi competenti del ministero: il servizio militare obbligatorio infatti non è stato abolito, bensì sospeso, e in caso di "grave crisi" potrebbe essere riattivato. Per questo motivo, è necessario che le liste di leva siano sempre aggiornate. La richiesta di Parisi di proseguire "efficacemente" la revisione delle liste per "l'eventuale reclutamento necessario per fronteggiare le situazioni di gravi crisi", ha tuttavia insospettivo l'opposizione. Gregorio Fontana di Forza Italia, membro della commissione Difesa alla Camera, ha sollevato il dubbio che il governo stesse pensando a rendere di nuovo effettiva la leva obbligatoria. Un sospetto, ha spiegato Fontana, legato anche al fatto che Parisi, nella sua richiesta di revisione degli elenchi, abbia sottolineato che "il servizio di leva obbligatorio, nel rispetto della Costituzione, è stato sospeso (e non soppresso o abolito, come invece spesso erroneamente si afferma)". Fontana ha dunque chiesto all'esecutivo di chiarire il significato della revisione, che, a suo parere, è legato alla volontà del centrosinistra di "reintrodurre un servizio di leva, magari civile, per tutti i ragazzi e le ragazze". Da qui, il nuovo intervento della Difesa: nessuna "ipotesi di ripristino", spiegano fonti ministeriali, solo una "questione burocratica". Resta in vigore infatti la legge 331 del 2000 che prevede la leva "soltanto in caso di deliberazione dello stato di guerra o di grave crisi internazionale".

Lpoz
00mercoledì 1 agosto 2007 17:04
Servizio di leva potrebbe tornare
Parisi: "La naja serve al Paese"
Ragazzi in campana, il servizio di leva obbligatorio potrebbe tornare. Nonostante non sia più obbligatoria dal 2005 la naja non è mai stata abolita, ma soltanto sospesa, e le liste di leva saranno costantemente aggiornate. Bisogna "assicurare l'effettiva possibilità di procedere all'eventuale reclutamento necessario per le situazioni di grave crisi", ha detto il ministro Difesa, Arturo Parisi al quotidiano La Stampa.

"La difesa e la sicurezza del Paese sono temi che riguardano tutti i cittadini, non una parte. Non è solo un problema militare, naturalmente, la difesa è un bene a cui tutti siamo chiamati a dare un proprio contributo", ricorda il ministro. Venerdì scorso Parisi ha fatto diffondere una nota: "A partire dalla contestazione che il servizio di leva obbligatorio è sospeso, e non soppresso o abolito, intendo verificare che l'aggiornamento delle liste venga efficacemente proseguito".

Il richiamo del ministro, spiegano dalla Difesa, avrebbe oltre a un valore pratico, anche un valore "culturale e politico". Ma non solo. Le forze armate, dopo la riforma che ha sospeso i militari di leva, devono fare i conti con i tagli al personale e l'impegno (umano e finanziario) nelle missioni all'estero. Lo Stato maggiore della Difesa vorrebbe procedere così a un "taglio" di 30.000 uomini.

La tendenza sarebbe quindi quella di risparmiare sui militari professionisti, nonostante Parisi e il governo siano impegnati a innalzare il bilancio della Difesa dall'attuale 0,95 all'1,3-1,5% del pil. E il ripristino dei militari di leva, unito ai tagli dei soldati di professione potrebbe favorire questo risparmio, compensando le spese. Così il ritorno della naja potrebbe avere anche un valore economico.

Insomma i giovani che pensavano già di averla scampata, non si sentano troppo al sicuro. I loro nomi sono scritti nero su bianco nei faldoni stipati nei "Centri documentali" (cioè i vecchi distretti militari). Se la leva tornasse obbligatoria siano pronti: mimetica, anfibi e alzabandiera sono sempre dietro l'angolo.
DarkWalker
00mercoledì 1 agosto 2007 17:57
mannaggia lo stato ce la mette tutta per farsi odiare.
Solo tempo buttato, e quando l'hanno "sospesa", dicevano anche che fosse perchè troppo costosa allo Stato. Ora per lo stesso moivo vorrebbero rimetterla? [SM=x751574]
Pius Augustus
00mercoledì 1 agosto 2007 18:22
La mia posizione è nota:lo stato non può imporre niente del genere a nessuno.La coscrizione obligatoria è una barbarie necessaria soltanto in tempi di crisi gravissima (e anche lì sgradevole).Non per nulla le nazioni più civili della storia (le talassocrazie anglosassoni) sono state per lungo tempo gli unici esempi di nazioni moderne senza il concetto di cittadino in armi.
Personalmente preferisco scappare che buttare un anno per contribuire alla difesa di uno stato che non è minacciato da nessuno,per crearmi una maturità che ho già e per farmi prendere a calci e farmi svegliare all'alba da un istituzione che disprezzo.
Arvedui
00mercoledì 1 agosto 2007 19:03
Re:
Pius Augustus, 01/08/2007 18.22:

La mia posizione è nota:lo stato non può imporre niente del genere a nessuno.La coscrizione obligatoria è una barbarie necessaria soltanto in tempi di crisi gravissima (e anche lì sgradevole).Non per nulla le nazioni più civili della storia (le talassocrazie anglosassoni) sono state per lungo tempo gli unici esempi di nazioni moderne senza il concetto di cittadino in armi.
Personalmente preferisco scappare che buttare un anno per contribuire alla difesa di uno stato che non è minacciato da nessuno,per crearmi una maturità che ho già e per farmi prendere a calci e farmi svegliare all'alba da un istituzione che disprezzo.




Praticamente mi hai letto nel pensiero [SM=x751539]

DarkWalker
00mercoledì 1 agosto 2007 22:10
Contrario anch'io alla reintroduzione della leva obbligatoria.
"La difesa della patria è sacro dovere del cittadino". Ma simo onesti, storicamente l'Italia, gloriosa e generosa nazione, ha sempre bistrattato i suoi cittadini peggio di ogni stato europeo, tanto più i soldati, spediti a farsi ammazzare in guerre non volute, ocn una sfacciata penura di mezzi e di organizzazione, agli ordini di comandanti inetti sempre e babbei spesso. Mentre le istituzioni tra un voltafaccia e un altro trattavano col nemico, sempre quando non erano occupate a lasciare il paese nel caos per il troppo impegno profuso nel progettare la -esclusivamente propria- fuga.
E non vedo inoltre a che titolo un tizio in giacca e cravatta di un parlamento che sfiora ogni giorno i limiti del ridicolo e dello scandalo, possa venirmi a pontifcare su sacri doveri, quando lui o i suoi colleghi se la spassano tra droga, prostituzione, subrettes tanto per non citare i più eclatanti casi da codice penale.
Tanto più uno stato che odio e che personalmente nemmeno reputo legittimato a governarmi (tanto più a obbligarmi a difenderlo), in quanto non espressione di quella che considero la mia nazione.
E questo tanto per stare sui "massimi sistemi".
sul piano personale non vedo perchè dovrei essere obbligato a dedicare un anno della mia vita al servizio dello Stato. Uno Stato incapace persino di darsi organizzazione burocratica non sclerotica, incapace di garantire alla sua popolazione nè standard equilibrati alle controparti europee, nonostante il carico fiscale, e tanto meno di garantire per il futuro un quadro sociale ed economico stabile, considerando il sistema tangentizio e in alcune regioni anche di continuità con malavita organizzata da uan parte, e l'enorme debito pubblico che l'inettitudine dei governanti -impuniti- ha per la massima parte contribuito a creare. Uno stato, quindi, dalle mille contraddizioni (la più grave minaccia per l'Italia, anzi è proprio lo stato italiano!)che non è dunque certo in condizione di poter chieder eulteriori sacrifici ai suoi cittadini.
Sacrificio perchè è solo un onere che non porta ad alcun vantaggio. Non per questa sconquassata "patria", perchè un esercito di leva è costoso ed inutile,nè per me, che non troverei nulla di formativo (eseguire degli ordini, urlati e sgrammaticati?ma dove sarebbe questa "formazione"?)in un ambiente pieno di nepotismo, di omertà, di ridicolo, di dementi, di superiori ignoranti (e pure di meridionali, che per me rimangono stranieri [SM=x751616] ^^); spaccati di una umanità che, se non fosse arrogante e a volte violenta, sarebbe pietosa, burocrati mancati in cerca di un posto fisso nel carrozzone statale che probabilmente, in caso di vero pericolo, se la darebbero a gambe ancora più velocemente di me.
Per quanto ne so io, è dai tempi die miei nonni (contadini e operai,guarda a caso,e cmq nemmeno di molto) che nessuno esce dal servizio militare con qualcosa che possa ravvicinarsi ad una "istruzione", al masismo una furberia per evitare il proprio carico di lavoro (una cosa che mi pare, non manchi pressochè a ensusno in questo paese).
Da tutit i punti di vista rimane quindi un anno buttato, che non farà altro che avermi dato un ritardo rispetto ai miei studi/lavoro (con i quali a ben vedere posso certamente meglio aiutare il Paese a progredire, se proprio vogliamo), tanto più che se l'obbligo sarà reintrodotto solo per i maschi creerà uno squilibrio fra i due generi (e quel che peggio, un ritardo a carico del MIO genere), oltre che a essere, a questo punto, una discriminazione.
Per quanto ne so, io, senza fare il militare, so lavare i pavimenti di casa mia. I commilitoni di un mio amico, che ha deciso di andare a soldato, invece, sono ancora convinit che basti gettare una secchiata d'acqua. Del resto, l'ha detto loro il superiore.
Pius Augustus
00mercoledì 1 agosto 2007 23:14
Quoto la seconda parte del discorso di Dark (il primo mi è geograficamente incompatibile,eccetto i riferimenti sprezzanti all'esercito ^^) [SM=x751553]
-Kaname-chan
00giovedì 2 agosto 2007 12:29
Non penso che il governo, già con la popolarità che rasenta lo zero, si imbarcherebbe in questa nuova impresa. Praticamente Parisi è sottoposto alle pressioni dei militari a corto di personale da un lato e dai vincoli di bilancio dall'altro. Quindi staranno pensando bene di utilizzare un metodo staliniano, ovvero schiavizzare la popolazione: così avranno il personale senza doverlo pagare veramente [SM=x751554]
Lux-86
00giovedì 2 agosto 2007 13:05
ero contrario prima di leggere queste risposte, ora voglio il confino per certa gente^^
DarkWalker
00giovedì 2 agosto 2007 13:32
Re:
Lux-86, 02/08/2007 13.05:

ero contrario prima di leggere queste risposte, ora voglio il confino per certa gente^^



Fino ad ora ci sono state solo risposte realistiche. sono i sacri doveri e le presunte formazione nell'esercito a essere del tutto irreali [SM=x751525]
Lpoz
00giovedì 2 agosto 2007 14:08
bhe, questioni di punti di vista...
io sono favorevole alla leva.
unico modo, o almeno uno dei pochi,per far crescer equesta massa di mammoni e incapaci giovani italiani, che hanno come esempio Amici di maria de filippi,i tronisti, e che tengono maggiormente a come appaiono agli altri con cellulare figo e abiti firmati.

e poi, magari pure il servizio civile riventra in voga...
non come ora, che non cè più nessuno che lo fa...
[SM=x751565]
Hareios
00giovedì 2 agosto 2007 14:29
Re:
Lpoz, 02/08/2007 14.08:


unico modo, o almeno uno dei pochi, per far crescere questa massa di mammoni e incapaci giovani italiani, che hanno come esempio Amici di maria de filippi, i tronisti, e che tengono maggiormente a come appaiono agli altri con cellulare figo e abiti firmati.
[SM=x751565]



Pur comprendendo la tua critica ti dirò non ho mai visto nessuno uscire dal servizio di leva più maturo o più sensibile alle contraddizioni della società odierna.



Lpoz
00giovedì 2 agosto 2007 14:36
Re: Re:
Hareios, 02/08/2007 14.29:



Pur comprendendo la tua critica ti dirò non ho mai visto nessuno uscire dal servizio di leva più maturo o più sensibile alle contraddizioni della società odierna.







bha, almeno in parte, ti insegnano a crescere, ad arrangiarti...
e parlando con chi la leva l'ha fatta,non è una esperienza così negativa!

Hareios
00giovedì 2 agosto 2007 14:41
Re: Re: Re:
Lpoz, 02/08/2007 14.36:




bha, almeno in parte, ti insegnano a crescere, ad arrangiarti...
e parlando con chi la leva l'ha fatta,non è una esperienza così negativa!





Su questo hai ragione tu, la maggior parte dicono che sotto la leva ci si è pure divertiti, ma comunque non è una esperienza che ripeterebbero.

luc@s87
00giovedì 2 agosto 2007 15:40
Re:
Lux-86, 02/08/2007 13.05:

ero contrario prima di leggere queste risposte, ora voglio il confino per certa gente^^




Io amo quest'uomo! [SM=x751525]
Lpoz
00giovedì 2 agosto 2007 15:57
INTERVISTA AL GENERALE LOI: LA LEVA E I PROFESSIONISTI INSIEME NELL'ESERCITO





PARMA- L’esercito professionale appare così dimagrito (e con pochi soldi per gli stipendi) da far augurare al ministro della Difesa il ritorno alla leva obbligatoria.

Il generale Bruno Loi, paracadutista, 66 anni, laurea in scienze strategiche, missione in Libano, comandante della Brigata «Folgore», del contingente italiano a Mogadiscio nel 1992, e dell’Accademia Militare di Modena, ha risposto alle domende di un giornalista della Stampa.


Generale, era prevedibile questa crisi?

«Quando si è studiata la riforma si è fatto presente all’autorità politica che sarebbe stato molto difficile mantenere il gettito a livello, che i problemi del passaggio all’esercito professionale non sarebbero stati né semplici né pochi e che soprattutto il costo non sarebbe diminuito ma lievitato enormemente. Ricordo i conti, concreti, sul costo di un coscritto e di un professionista: uno a otto. Eppoi, tutte le storie annesse e connesse».

Qualche esempio?

«L’invecchiamento della Forza armata a causa di un reclutamento sfociato, poi, nel quasi diritto di restare in servizio a vita per chi accettava di fare i primi quattro anni. Non avremo più i giovani di vent’anni, con il loro entusiasmo».

Ma non c’era la speranza che le donne colmassero i vuoti?

«Non c’è mai stata una corsa alla divisa. La percentuale femminile si aggira intorno al 10, come in tutti i paesi della Nato, il Canada, gli Stati Uniti. Forse in Cina è più elevata».

E ricorrere agli stranieri?

«Al tempo del ministro Martino si parlò di una brigata di volontari extracomunitari, ai quali concedere la cittadinanza dopo il servizio militare. Credo che l’idea non abbia avuto sviluppi. Eppoi, non mi sembrerebbe felice: non abbiamo tradizioni come la Legione straniera o lo spagnolo “Tercio”. Ne verrebbe fuori una cosa molto mediocre».

Incidono gli impegni che l’Italia ha all’estero?

«Assorbono tutte le forze che abbiamo disponibili».
Il professionismo pareva la soluzione a molti problemi della leva: su tutti, preparazione e rendimento.


Perché tornare indietro?


«Non so quali siano le ragioni reali per questo ripensamento, o questa nostalgia, del ministro. Certo, la leva garantiva una preparazione decisamente inferiore a quella che può avere un professionista che, ripetutamente, esegue, si addestra e si cimenta nelle attività, appunto, professionali. Un esempio semplice: il professionista garantisce che un carrarmato passi da pilota a pilota molto meno frequentemente che non con la leva, quando l’equipaggio cambiava ogni sei mesi, ed è intuibile quale possa essere il rendimento. Ancora più chiaro il vantaggio quando si parla di attrezzature sofisticate che richiedono a monte una preparazione tecnica e scientifica».

Insomma, meglio l’esercito di leva o quello professionale?

«Io ho fatto la mia vita con l’esercito di leva, quindi affettivamente indico quello, che oltretutto ha soddisfatto le esigenze della nazione. Ma da professionista dico l’esercito di professionisti. Perché mi intendo meglio, la pensano come me, hanno preparazione adeguata, consolidata, esperienza. L’ideale sarebbe un mix, diciamo 60 professionisti e 40 di leva, e così avremmo anche la garanzia del numero».

Ma la gente come prenderebbe il ritorno alla leva obbligatoria?

«Male. E poi a suo tempo la gerarchia ha commesso errori, è stato accettato che l’esercito facesse cose che non gli competevano: tipo le operazioni “Vespri siciliani” e “Forza paris”, lo spegnimento d’incendi, l’approvvigionamento idrico delle isole. Badiamo bene, tutte cose che venivano comode anche all’esercito per darsi una motivazione». Forse per non sentirsi soltanto santi, poeti e navigatori.

Congedati Folgore
Pius Augustus
00giovedì 2 agosto 2007 16:07
"ah i generali! sono tanti ma non valgono molto!"
DarkWalker
00giovedì 2 agosto 2007 16:10
se l'esercito di professionisti costa troppo licenzino altri professionisti, o meglio ancora facciano quadrare i conti cn quello che hanno...un soldato di leva costerà anche 8 volte meno di uno professionista ma un esercito di leva mi sa che è 8 volte più numeroso di un di professionisti.
Insomma quando bisognava abolire la leva dappertutto si diceva che costava troppo, che il numero ormai non era nulla e così via. Adesso che si ventila l'ipotesi contraria "casualmente" costi e utilità si spostano diametralmente. Mi sembra la scena della riduzione della razione di zucchero in 1984


E per quello che può valere, nesusno che io conosca rifarebbe la leva o reputa che il periodo nelle FA gli abbia dato qualcosa dal pdv formativo.
Arvedui
00giovedì 2 agosto 2007 17:11
Re: Re: Re:
Lpoz, 02/08/2007 14.36:




bha, almeno in parte, ti insegnano a crescere, ad arrangiarti...
e parlando con chi la leva l'ha fatta,non è una esperienza così negativa!




Mah... io conosco un sacco di gente che si è anche divertita durante il servizio di leva, ma poi alla fine del discorso non mancano mai di mandare una raffica di insulti e di accidenti allo stato italiano ed a tutti i politici che li hanno obbligati a fare il servizio militare [SM=x751547] Io ad esempio mi sono anche divertito a fare l'obiettore, ma quando ripenso a quanto mi è costato (in giramenti di coglioni e soprattutto in termini di quattrini) non manco mai di mandare una sana dose di accidenti allo stato italiano ed a tutti i militaristi [SM=x751524]

Lpoz
00giovedì 2 agosto 2007 17:17
Re: Re: Re: Re:
Arvedui, 02/08/2007 17.11:



Mah... io conosco un sacco di gente che si è anche divertita durante il servizio di leva, ma poi alla fine del discorso non mancano mai di mandare una raffica di insulti e di accidenti allo stato italiano ed a tutti i politici che li hanno obbligati a fare il servizio militare [SM=x751547] Io ad esempio mi sono anche divertito a fare l'obiettore, ma quando ripenso a quanto mi è costato (in giramenti di coglioni e soprattutto in termini di quattrini) non manco mai di mandare una sana dose di accidenti allo stato italiano ed a tutti i militaristi [SM=x751524]





Non si tratta di essere militaristi o meno...
semplicemente di dovere sociale allo stato.
non siamo gli unici ad avere avuto il sistema della leva e della coscrizione.

già, non si fa nulla per lo stato, se non pagare le tasse (chi le paga)...

"non chiedere cosa lo stato può fare per te, ma cosa tu puoi fare per lo stato" come disse uno [SM=x751562]
Arvedui
00giovedì 2 agosto 2007 17:24
Re: Re: Re: Re: Re:
Lpoz, 02/08/2007 17.17:




Non si tratta di essere militaristi o meno...
semplicemente di dovere sociale allo stato.
non siamo gli unici ad avere avuto il sistema della leva e della coscrizione.

già, non si fa nulla per lo stato, se non pagare le tasse (chi le paga)...

"non chiedere cosa lo stato può fare per te, ma cosa tu puoi fare per lo stato" come disse uno [SM=x751562]



Stare rinchiusi in una squallida caserma a giocare ai soldati non è un dovere sociale, è solo un'imposizione ingiusta. Non per nulla nel paese di un certo JFK la leva obbligatoria non c'è [SM=x751573]


cointreau il possente
00giovedì 2 agosto 2007 17:26
Re:
Pius Augustus, 02/08/2007 16.07:

"ah i generali! sono tanti ma non valgono molto!"



"La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla fare ai militari" - Georges Clemenceau [SM=x751532] [SM=x751532]


DarkWalker
00giovedì 2 agosto 2007 18:39
Re: Re: Re: Re: Re:
Lpoz, 02/08/2007 17.17:




Non si tratta di essere militaristi o meno...
semplicemente di dovere sociale allo stato.
non siamo gli unici ad avere avuto il sistema della leva e della coscrizione.

già, non si fa nulla per lo stato, se non pagare le tasse (chi le paga)...

"non chiedere cosa lo stato può fare per te, ma cosa tu puoi fare per lo stato" come disse uno [SM=x751562]




ma è proprio partedo da un tale interrogativo che passa ogni voglia di dare qualcosa allo stato

-Kaname-chan
00venerdì 3 agosto 2007 12:28
Re:
Lpoz, 02/08/2007 15.57:

INTERVISTA AL GENERALE LOI: LA LEVA E I PROFESSIONISTI INSIEME NELL'ESERCITO





PARMA- L’esercito professionale appare così dimagrito (e con pochi soldi per gli stipendi) da far augurare al ministro della Difesa il ritorno alla leva obbligatoria.



Come volevasi dimostrare! Senza soldi preferiscono schiavizzare i cittadini pur di mantenere l'esercito. Ma cosa ci devono fare con 100.000 scopini ancora non è dato sapere. L'esercito italiano non è altro che una forza di polizia militare di rincalzo agli USA: gli americani menano, poi lasciano il campo agli europei che devono fare da balie ai vari kosovari, bosniaci e cosi via. Quindi anche se il nostro esercito calasse a 20.000 unità sarebbe più che sufficiente, visti i compiti che ha. La nostra nazione non è minacciata da nessuno, non abbiamo bisogno di una "difesa", bastano le basi della NATO e le bombe nucleari degli americani per tenere a bada eventuali teste calde (come Gheddafi bombardato da Reagan nel 1986), fosse per me terrei i soli carabinieri e la guardia costiera: andrebbero bene anche per le missioni dell'ONU


Lux-86
00venerdì 3 agosto 2007 19:17
per una volta sono d'accordo, un conto sarebbe se il potere fosse nelle mie mani e in quel caso sarebbe utile un esercito forte per le mia vaste campagne di conquista [SM=x751545] ma ora come ora l'esercito è un peso e, spiace dirlo, anche inutile come massa, salvando i reparti d'elitè.
ma in effetti ormai fanno tutto i carabinieri!
Conte di Cavour
00sabato 11 agosto 2007 17:52
Pur essendo di cen-sx, dopo una certa riflessione mi sono deciso ad essere favorevole sulla leva: oltre che ribadire le considerazioni di Lpoz che ha ragione, aggiungo soprattutto che abolirla è stata (in tutto il mondo non solo da noi) una grossa ingiustizia, perchè ora indovinate un pò chi fa il militare invece che tutti i ragazzi italiani di 18 anni? I poveri! Si solo i poveri, il 70% dei militari viene dal sud, il 25% da napoli, e in america? Anche la neri, ispanici e minoranze etniche! Invece prima, seppure fra 1000 raccomandazioni, la leva era una livella sociale e la naja se la facevano tutti, adesso vanno a morire solo i poveri (ovviamente massimo rispetto per quella piccola parte che ci va per ragioni ideali e non solo per la disoccupazione).
DarkWalker
00sabato 11 agosto 2007 19:52
ma nelle missioni speciali, cioè a morire nel peggiore dei casi, manderebbero cmq i militari di professione. E come già adesso accade, sarebbero i poveri, che hanno bisogno di soldi, ad andare per percepire un soldo più alto.
rinnovo la mia sfiducia nell'educazione della naja. Storicamente l'esercito italiano è sempre stato ben lungi da essere matrice civica (nonchè civile) degli italiani e quella della naja come antidoto al consumismo è un falso mito messo in giro da chissà chi.
Conte di Cavour
00sabato 11 agosto 2007 20:07
Ma non è vero, ciò vale solo fin quando ci sono piccole missioni, ma per esempio al tempo del vietnam ci è andato anche John Kerry (e altri figli di milionari) in guerra.
DarkWalker
00sabato 11 agosto 2007 20:17
Re:
Conte di Cavour, 11/08/2007 20.07:

Ma non è vero, ciò vale solo fin quando ci sono piccole missioni, ma per esempio al tempo del vietnam ci è andato anche John Kerry (e altri figli di milionari) in guerra.



Beh ma tu mi paragoni la politica militare usa (del vietnam poi) con quella italiana ^^
Non credo che l'esercito di leva e di massa sia mai stato utilizzato in missioni militari. Al massimo per qualche missione tipo alluvioni etc, ma qua lascio il campo a militaristi e storici^^


Lpoz
00sabato 11 agosto 2007 20:57
Re: Re:
DarkWalker, 11/08/2007 20.17:



Beh ma tu mi paragoni la politica militare usa (del vietnam poi) con quella italiana ^^
Non credo che l'esercito di leva e di massa sia mai stato utilizzato in missioni militari. Al massimo per qualche missione tipo alluvioni etc, ma qua lascio il campo a militaristi e storici^^






non riesco a capire cosa intendi...
libano e somalia ad esmpio, furono due missioni in cui l'italia partecièò con militari di leva...


se è questo che intendevi
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