Se la Dc avesse perso le elezioni del 1948

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-Giona-
00lunedì 26 marzo 2007 19:32
Nella puntata di La storia siamo noi, programma di RAI Educational diretto da Giovanni Minoli, andata in onda giovedì 22 marzo in seconda serata, si è fatta una ricostruzione fantastorica (o di storia controfattuale, come l'ha chiamata il conduttore) di cosa sarebbe accaduto se nel 1948 la DC avesse perso le elezioni. La ricostruzione si avvaleva di immagini dei cinegiornali dell'epoca adeguatamente montate, di una voce fuori campo come quella degli speaker dell'epoca e del commento di alcuni storici che si sono prestati al gioco. S'immaginava che il nuovo governo sarebbe stato presieduto da Togliatti, con Nenni ministro degli esteri e vicepresidente. Oltre a comunisti e socialisti, ne avrebbero fatto parte anche indipendenti dell'area di centrosinistra (come Giorgio La Pira, ministro del lavoro, che nella realtà divenne sindaco di Firenze a capo di una giunta DC-PCI). Sarebbe ripresa una vigorosa epurazione contro tutti gli elementi dell'amministrazione statale e della polizia in qualche modo compromessi col regime fascista, le industrie maggiori sarebbero state nazionalizzate e in politica estera Togliatti avrebbe dato una linea di equidistanza tra USA e URSS, ma avrebbe accettato i soldi del piano Marshall. Sarebbe anche andato negli USA in visita di stato per assicurare la buona volontà del governo italiano nel mantenere la democraticità delle istituzioni, ma tale viaggio non avrebbe avuto grande successo: gli USA avrebbero continuato ad appoggiare la DC e a diffidare del PCI. Le scelte sbagliate delle nazionalizzazioni, unite all'isolamento internazionale dell'Italia, avrebbero innescato una crisi economica che, presso una popolazione che aveva molto sofferto per la guerra avrebbe fatto calare la popolarità del governo. L'attentato a Togliatti ci sarebbe stato come nella realtà; i mandanti sarebbero stati individuati nei vertici democristiani, in particolare in Scelba, che si sarebbero rifugiati in Vaticano.
La DC e i servizi segreti americani avrebbero poi organizzato una spedizione insurrezionale: ex partigiani cattolici friulani della Brigata Osoppo, aiutati da mezzi anfibi americani, avrebbero risalito il Po e la Secchia per sbarcare in un punto della Provincia di Modena chiamato Baia dei Porci per la densità di allevamenti di suini. Avrebbero ingaggiato degli scontri a fuoco con ex partigiani comunisti venendone però sopraffatti. La situazione si sarebbe poi normalizzata fino a che, nel 1949, durante una manifestazione in Piazza San Pietro per chiedere la liberazione di un cardinale ungherese imprigionato dal governo del suo paese, un giovane legato ai servizi segreti dell'Est avrebbe sparato raffiche di mitragliatrice sulla folla facendo dodici morti. A quel punto l'insurrezione sarebbe scoppiata spontaneamente, e polizia ed esercito vi si sarebbero uniti. Palazzo Chigi e Via delle Botteghe Oscure sarebbero stati assaltati; i capi comunisti Secchia e Longo sarebbero morti negli attacchi, mentre Togliatti sarebbe riuscito a fuggire in URSS. Capo del nuovo governo sarebbe diventato Mario Scelba, che avrebbe posto fuori legge il PCI e perseguito duramente i suoi membri. La stessa DC si sarebbe assestata su posizioni più conservatrici e autoritarie. Nel 1953 sarebbe stato richiamato in Italia il giovane principe Vittorio Emanuele, che nel 1956 sarebbe stato incoronato re.
Alla fine, gli storici hanno fatto un loro commento: uno ha detto che per lui, rispetto alla simulazione, sarebbe stato possibile che il Fronte Popolare si assestasse meglio fino a trovare anche un'intesa con la Chiesa Cattolica mediante il contributo dei cattolici progressisti; l'altro, che se il Fronte Popolare avesse vinto le elezioni col 51% dei voti questo sarebbe stato il segno che aveva nel paese un consenso molto più ampio di quello della DC e quindi sarebbe stato molto più difficile per la DC riprendere il potere.
Il mio modesto parere è che lo scarto tra DC e Fronte Popolare (48,5 % dei voti contro 31 %) dimostra che una vittoria della sinistra era assolutamente impossibile per come si erano messe le cose.
Lux-86
00lunedì 26 marzo 2007 19:43
sì ma la DC prese così tanti voti solo in quell'occasione, poi si attestò sempre intorno al 35% però il papa e gli usa si erano schierati contro i comunisti.

quindi sì, esatto. era impossibile.

[Modificato da Lux-86 26/03/2007 19.52]



comunque bisogna partire dal presupposto che fosse possibile per fare questa discussione [SM=x278632]

[Modificato da Lux-86 26/03/2007 19.53]

Riccardo.cuordileone
00lunedì 26 marzo 2007 20:33
Mi piacciono molte queste ricostruzioni, se non sbaglio ne avevo vista una simile sul fascismo, con l'Italia che non entrava in guerra e il regime che continuava fino alla morte di Mussolini.

Comunque non sono molto d'accordo con la ricostruzione, poi sai andrebbe vista, bisognerebbe sapere anche i risultati effettivi delle elezioni, se il PCI avesse avuto più del 60/65% avremmo avuto sicuramente un paese socialista/comunista sotto la sfera dell'URSS, anche se un pò in parte come la Jugoslavia.

Pius Augustus
00lunedì 26 marzo 2007 21:21
per me semplicemente le truppe americane (o perlomeno l'esercito italiano armato e guidato dagli USA) avrebbero immediatamente invaso il paese e posto fine al governo comunista,esattamente come fecero i russi in ungheria.
Comunque il piano marshall non avrebbe avuto luogo in italia in caso di vittoria comunista,come gli americani dissero esplicitamente.
Pertinax
00sabato 31 marzo 2007 13:16
se avesse vinto il fronte socialista sarebbe scattata immediatamente la terza guerra mondiale! infatti la DC vinse a tavolino per esplicita ammissione dei dirigenti statunitensi e sovietici dell'epoca, con tanto di prove documentali... infatti le elezioni "libere" servivano solo a rattificare i trattati di yalta, i quali a loro volta regolavano lo status quo strategico mondiale in barba a tutte le barzellette sulla libertà, liberazione, giustizia e minchiate varie.

per assurdo comunque il piano marshall sarebbe stato sostituito, con effetti superiori probabilmente visti i grandiosi risultati della produzione raggiunta della classe lavoratrice italiana in quegli anni, dal entrata dell'italia socialista nel comecon, primo organo cooperativistico sovranazionale.
Riccardo.cuordileone
00domenica 1 aprile 2007 11:39
Re:

Scritto da: Pertinax 31/03/2007 13.16
Se avesse vinto il fronte socialista sarebbe scattata immediatamente la terza guerra mondiale! infatti la DC vinse a tavolino per esplicita ammissione dei dirigenti statunitensi e sovietici dell'epoca,(...)


Questa mi è nuova... [SM=x278632]
Pius Augustus
00domenica 1 aprile 2007 18:56
Re:

Scritto da: Pertinax 31/03/2007 13.16
se avesse vinto il fronte socialista sarebbe scattata immediatamente la terza guerra mondiale! infatti la DC vinse a tavolino per esplicita ammissione dei dirigenti statunitensi e sovietici dell'epoca, con tanto di prove documentali... infatti le elezioni "libere" servivano solo a rattificare i trattati di yalta, i quali a loro volta regolavano lo status quo strategico mondiale in barba a tutte le barzellette sulla libertà, liberazione, giustizia e minchiate varie.

per assurdo comunque il piano marshall sarebbe stato sostituito, con effetti superiori probabilmente visti i grandiosi risultati della produzione raggiunta della classe lavoratrice italiana in quegli anni, dal entrata dell'italia socialista nel comecon, primo organo cooperativistico sovranazionale.



ma l'URSS non sarebbe intervenuta,come gli USA per i fatti di ungheria,l'italia era nella sfera americana.
Pertinax
00lunedì 2 aprile 2007 13:44
Re: Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 01/04/2007 11.39

Questa mi è nuova... [SM=x278632]



dossier CIA publicato a dicembre [SM=x278632]
Lux-86
00lunedì 2 aprile 2007 21:33
mah, la vittoria dei comunisti nel '48 avrebbe forse causato qualche grosso problema a livello internazionale, però l'accordo di spartizione a yalta avrebbe impedito comunque la vittoria dei comunisti. Il piano Marshall sarebbe stato revocato, il mondo economico si sarebbe ribellato. troppi scenari imprevedibili, c'era anche il rischio che l'italia si spaccasse con un sud monarchico e un centro-Nord in mano ai repubblicani socialisti.
DarkWalker
00lunedì 2 aprile 2007 21:46
Credo che fra le soluzioni più probabili si possa vedere la mancata adesione alla NATO e quindi niente piano marshall.
Con buone probabilità gli americani non si sarebbero persi una penisola nel mediterraneo, e quindi credo che cm fosse andata, almeno il meridione sarebbe rimasto yankee, almeno.
Il Nord avrebbe seguito la sorte, non rosea anche economicamente parlando, di tutti gli altri del blocco sovietico
Riccardo.cuordileone
00martedì 3 aprile 2007 21:06
Re:

Scritto da: Pertinax 02/04/2007 13.44
Dossier CIA publicato a dicembre [SM=x278632]


Le elezioni furono sicuramente truccate, come il referendum, ma anche senza trucchi avrebbe vinto la DC, non con quel margine però.
-Giona-
00mercoledì 4 aprile 2007 15:20
Re: Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 03/04/2007 21.06

Le elezioni furono sicuramente truccate, come il referendum, ma anche senza trucchi avrebbe vinto la DC, non con quel margine però.


Che il referendum fosse stato truccato è stata una bufala costruita da Minoli per verificare se la gente si beveva qualsiasi notizia sentita in televisione. Non credo nemmeno che fossero state truccate le elezioni del 1948, per il seguente motivo: nel 1946 il PSI (da cui il PSDI non si era ancora scisso) ottenne il 20% e il PCI il 19%: la DC ottenne il 34,6% mentre molti voti andarono a liste secondarie dell'area di centro. Furono proprio questi partitini a subire il tracollo nel 1948: si vede che l'area di sinistra, sommando il ca. 7% di Unità Socialista (poi PSLI e PSDI) al 31% del Fronte Democratico Popolare, tenne molto bene i suoi voti.
Quindi, se si dice che erano truccate le elezioni del 1948, bisogna ammettere che lo erano anche quelle del 1946.

[Modificato da -Giona- 04/04/2007 15.21]

Pertinax
00mercoledì 4 aprile 2007 18:43
ma non è che si dice che fossero truccate, è proprio cosi! sono stati quelli che hanno pagato ad affermarlo in una pubblicazione di pubblico dominio [SM=x278629]
= L o r e n z o =
00sabato 23 giugno 2007 14:53
Io ho sentito dire da Casini in una puntata di Ballarò, che prima delle elezioni del 1948, ci si era messi d'accordo che se avessero vinto i comunisti l'Italia sarebbe stata divisa a due con confini già prestabiliti. Quindi da qualche parte esiste questa carta geografica.
Granduca di Milano
00domenica 24 giugno 2007 08:43
In Italia i comunisti non potevano vincere, l'Europa era già stata divisa con sfere di influenza a Yalta, tutto il resto sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. [SM=x278634]
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