Re: sangue di s Gennaro
M.B.C., 19/09/2007 22.30:
date retta a troppi luoghi comuni ,ma quali scenziati hanno detto, e hanno fatto ,i NOMI ,che stupidata dire che il Vescovo agita l'ambolla ......,state proprio male ,non sapete quante volte il sangue aperto la cassaforte "oltretutto chiusa con ben tre chiavi diverse " gia' era sciolto ,sono contento che siete cosi bravi ci avete a noi Napoletani risolto il problema che dura da secoli
COSAAAAAA il Papa avrebbe tolto dalla lista dei martiri il vescovo Gennaro ?ma state veramente dando i numeri quardate un qualsiasi calendario liturgico Cattolico e rendetevi conto delle falsita' che dite
Gennaro S
L'ipotesi tissotropica
La nostra proposta (Luigi Garlaschelli, Franco Ramaccini, Sergio Della Sala. "Working bloody miracles", Nature, vol. 353, n. 6344, (10 ott. 1991) p. 507 ) si basa sulla tissotropia (o tixotropia; dal greco thikis "l'atto di toccare" e -tropia, qui "trasformazione"), una proprieta' fisica non diffusamente conosciuta, ma nota fin dall'antichita'.
I materiali tissotropici diventano piu' fluidi se sottoposti a una sollecitazione meccanica, come piccole scosse o vibrazioni, tornando allo stato precedente se lasciati indisturbati.
Un esempio consueto di questa proprieta' e' la salsa ketchup, che se ne sta rappresa senza scendere dalla bottiglia fino a quando delle scosse non la fanno diventare d'un tratto molto piu' liquida, e ne viene fuori troppa. La tissotropia e' impiegata in moltissimi prodotti, come gli inchiostri e le vernici, dove il colore diventa abbastanza fluido quando e' sottoposto a sollecitazione mentre abbandona lo strumento di applicazione e viene steso sul supporto, ma deve scorrere il meno possibile una volta lasciato a riposo.
Pur essendo nota da sempre in certi campi, la tissotropia non e' molto conosciuta, nemmeno presso chi si occupa di fisica o di chimica.
Un esempio di come sia poco conosciuta e' che due fra i maggiori esperti cattolici sul miracolo di San Gennaro hanno dei passi, nei loro libri, in cui descrivono quanto dovrebbe essere strana una sostanza che imitasse la reliquia: coll'intenzione di dimostrare che sono richieste delle caratteristiche "che la scienza non puo' spiegare", danno in realta', senza saperlo, una definizione della tissotropia. (In questo, di per se', non c'e' naturalmente niente di male e noi siamo i primi ad averla ignorata fino a poco tempo fa.). D'altra parte molti che avranno conosciuto sia la tissotropia sia il miracolo di San Gennaro devono aver pensato, piu' o meno vagamente, ad un possibile collegamento fra i due fenomeni. (Per esempio, come abbiamo poi scoperto, James Randi, che da ragazzo, in Canada, aveva lavorato in una fabbrica di vernici!) Ma e'merito proprio di questa rivista l'aver fatto convergere l'interesse, le cognizioni e lo scetticismo dai quali e' nata una formulazione sufficientemente accurata dell'ipotesi tissotropica, contemporaneamente ad una sostanza che la esemplifica: questa sostanza (una sospensione colloidale di idrossido di ferro in acqua con ioni sodio e cloro) e' stata studiata espressamente per esibire la tissotropia in forma cosi' accentuata da passare, se agitata lievemente, addirittura dallo stato solido a quello liquido, ma, al contempo, per essere realizzabile con i soli mezzi disponibili nel 1300. (Tutta la parte chimica, naturalmente, e' opera di Luigi Garlaschelli.)
fonte: Cicap
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