In giro per le montagne tra Francia e Piemonte
Oggi non ho un granchè voglia di scrivere, per cui mi perdonerete se mi limito alla fredda cronaca di una giornata passata di prima mattina a fare una serie di tediosi esami in ospedale, poi a cavallo della fida CB fino a sera.
Fida CB che ha compiuto per la strada 30.000 km, di cui solo 10.000 sotto le mie auguste terga.
Non vi racconto della noia per spostarmi da TO a CN attraverso trafficate strade di pianura, ma passo direttamente alle prime foto scattate quando, dopo Vinadio, ho girato in direzione del Colle della Lombarda, stretta stradina che conduce (anche) al Santuario di S.Anna.
Prima sosta mangereccia in cima, a base di pizza autoprodotta per contenere i costi della gita (e perchè a dire il vero cucinare mi riesce sicuramente meglio che guidare una moto...)
Poi giù verso la (brutta) stazione sciistica di Isola, fino a fondo valle per risalire verso il Col de la Bonette, passando attraverso il villaggio militare abbandonato di Camp des Fourches.
Questa strada si pregia del titolo di strada rotabile più alta d'Europa. Non è del tutto vero, ma ci siamo quasi.
Per raggiungere l'agognato obiettivo, hanno costruito un curioso anello intorno alla montagna, che parte e torna esattamente nel punto in cui comincia.
Altro pezzo di pizza ingollato velocemente agli oltre 2800 m della Bonette, in mezzo a torme di ammirevoli ciclisti giunti fin quassù a farsi foto che testimoniano la loro impresa. Mi sento affaticato solo a guardarli.
Piccola pausa per una Coca Cola a Jausiers, comodamente spaparanzato in un dehor. Volevo farlo a Barcelonnette, ma il giro è già abbastanza lungo e non ho voglia di allungare ulteriormente.
Di nuovo in sella per una rapida risalita al Col du Vars attraverso una strada che -chissà perchè- mi ricordavo più divertente, anche se i panorami restano spettacolari.
Quello che non delude mai, nè in termini di guida, nè di paesaggio, è l'Izoard. Ma occhio ai ciclisti, ce ne sono a frotte.
Una volta a Briancon, invece di tornare per lo "scontato" Monginevro, allargo verso il meno divertente ma più quieto e bucolico Colle della Scala, sopra Bardonecchia.
Infine, si torna a Torino.
480 km percorsi in 9 ore, comprese le soste, con un incredibile consumo finale di 19.2 km/l!
Rimango sempre allibito da quanto poco consumi questo motore se condotto in modo elastico.
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Lamps a tutti,
Daniele.