Re: Re:
Scritto da: Zahk 24/10/2006 22.36
ti dimentichi l'ipocrisia e gli stipendi, tanto per dirne un paio
se ti piace la democrazia allora DEVI accettare che un politico venga pagato per fare il politico.
Se prima di fare il politico era un contadino, dovrà pur vivere ora che non coltiva più la terra...quindi la costituzione dice che tutti devono avere le stesse opportunità, che si traduce appunto nello stipendio dei politici
la democrazia diretta è applicabile con successo (sul piano teorico, nemmeno Rousseau a Ginevra ha avuto risultati incoraggianti) solo quando si verificano queste due condizioni:
1- Piccola comunità (al max qualche migliaio di persone...ma forse è già troppo...)
2- Informazione, che significa che tutti devono avere accesso all'informazione in maniera trasparente e soprattutto devono essere in grado di scegliere con la loro testa senza farsi infinocchiare.
poi tutti se lo dimenticano ma la democrazia per funzionare ha bisogno anche dell'onestà di fondo degli uomini che vanno ad amministrare.
Forse si potrebbe dire che non è la politica o i politici, il vero problema.......
Le basi stesse della democrazia (diretta ed indiretta), sono tanto disattese quanto irrealizzabili nel breve periodo (5anni). Se in tanti anni di professione della democrazia il meglio che abbiamo ottenuto è lo schifo che si vede in giro per il mondo, non c'è da stare ottimisti per il futuro.
Io ne trarrei una conclusione: la democrazia è un'utopia come l'anarchia....tra le due utopie ognuno faccia la sua scelta....
-edit- rileggendo forse può essere facile interpretare male quello che ho scritto alla fine. Intendo dire che come utopia il discorso è personale...integro dicendo che visto che viviamo in questa realtà e ci viviamo ora, possiamo tendere al meno peggio, che è la democrazia (per me la peggior democrazia è sempre meglio della migliore dittatura....)
[Modificato da belzebu87 25/10/2006 1.24]