Rifiuti in Campania, lo scandalo dell'emergenza infinita

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Cassonetti bruciati, soluzione a giorni

E' sempre più alta l'emergenza rifiuti nel Napoletano. Cassonetti in fiamme in città, come a Casoria, Torre del Greco, Castellamare di Stabia. Tra le aree più colpite anche quella vesuviana. Intanto, è iniziato il trasporto dei rifiuti nell'area dell'ex depuratore Napoli Est, individuato come sito di stoccaggio: l'obiettivo è di arrivare, entro due o tre giorni a portare nella vasca 2.300 tonnellate di rifiuti.


La crisi, comunque, resta comunque e l'area più colpita continua ad essere la provincia: con Ercolano, dove i rifiuti, in alcune zone, arrivano a lambire anche i primi piani dei palazzi; con comuni del vesuviano, come Sant'Anastasia e Pollena Trocchia, dove l'immondizia in strada rende difficile perfino il transito automobilistico, o con Torre del Greco dove ad entrare in azione, ai fini della rimozione, sono state anche le pale meccaniche.

Lavoro a pieno ritmo anche per tutti i sei impianti di Cdr attualmente in funzione in Campania (il settimo, quello di Tufino, nel Nolano, resta sequestrato per decisione della magistratura). Secondo il monitoraggio compiuto dalla struttura tecnica del commissariato, coordinata dal subcommissario Ciro Turiello, si prevede che, in virtù delle medie di conferimento della domenica, possano accogliere circa 6.000 tonnellate di rifiuti, consentendo così di recuperare 2.000 tonnellate di arretrato.

Per quanto riguarda Napoli, secondo le stime del commissariato Corrado Catenacci, ''la situazione è sensibilmente migliorata'', e si conta di arrivare ad una soluzione soddisfacente già entro le prossime ore. Martedì dovrebbe entrare in funzione la discarica di Riconte, a Villaricca, nel Napoletano, individuata nel decreto del Consiglio dei ministri che affida al capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, l'incarico di commissario straordinario per l'emergenza in Campania, al posto del dimissionario Catenacci.

A Villaricca andranno forse i sovvalli, residui della lavorazione negli impianti di Cdr, consentendo così, negli auspici del commissariato, di risolvere l'emergenza in provincia di Napoli. Altre due discariche sono state poi individuate a Tufino, la Paenzano 2, e ad Ariano Irpino, quella di Difesa Grande.

Molti, sempre di più gli incendi tra i rifiuti, soprattutto in quelle aree dove l'immondizia arriva ai primi piani di diversi condomini. A Torre del Greco numerose zone del centro sono state ripulite, anche con l'ausilio delle pale meccaniche, anche se resta il cattivo odore per la permanenza prolungata mentre nell'area del vesuviano, oltre ad una vera e propria escalation di incendi, i rifiuti, in alcune strade, rendono complicato perfino il traffico automobilistico.

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Scritto da: wild§live® 09/10/2006 11.17
da me che sono prima periferia di napoli la situazione è quasi normale, comunque è indicativo il fatto che tutto ciò accada sempre qualche mese dopo le elezioni e mai prima

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Scritto da: il rat-man 09/10/2006 11.20


domanda da profano:

la causa di questa cattiva gestione dei rifiuti è da attribuire alla mancanza di siti di stoccaggio, alla loro cattiva gestione o ad altro?

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Scritto da: wild§live® 09/10/2006 11.30

in ogni caso penso che la camorra abbia grossi interessi sia nel traffico che nelle proteste

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Scritto da: il rat-man 09/10/2006 11.46


verissimo

dopo il traffico di stupefacenti quello illegale dei rifiuti è l'affare più remunerativo per camorra e co.

basti pensare che non ci sono pesanti sanzioni penali contro chi tomba i rifiuti, mentre i ricavi per questa azione sono notevoli

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Scritto da: imperatoreluca 09/10/2006 13.10


è remunerativo anche per le istituzioni locali, paradossalmente l'emergenza porta danaro e quindi si attiva un business sopra la vicenda tanto alla fine noi viviamo male ma alle elezioni votiamo sempre bassolino

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Scritto da: Pretoriano- 09/10/2006 20.46
ma visto che interi paesi nuotano nell'immondizia, che aspettano le istituzioni locali a iniziare una SERIA campagna di ricilaggio? Se non risolvono il problema lo alleggeriscono di molto.

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Scritto da: wild§live® 09/10/2006 11.17
da me che sono prima periferia di napoli la situazione è quasi normale

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Scritto da: 84angelo84 09/10/2006 21.45



francè... scusami se te lo dico... ma di normale nun c sta manc o cazz...

fratta è sommersa dalla spazzatura... aversa non te ne dico... per andare a casa del mio amico a casoria mi devo fare 5 minuti in apnea.... eddai...

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Scritto da: wild§live® 09/10/2006 21.47


vieni a controllare giù da me non ci sono i casini che vedo per il tg

poi non so che dirti.. forse il mio vico fa poca munnezza

di certo non lo difendo per politica, visto che il sindaco credo sia diessino o margherita :

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Scritto da: 84angelo84 09/10/2006 22.45



quando dicevi "quà da me che sono alla periferia di napoli" intendevi dire "sotto al mio palazzo"?

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Scritto da: wild§live® 09/10/2006 21.47


vieni a controllare giù da me non ci sono i casini che vedo per il tg

poi non so che dirti.. forse il mio vico fa poca munnezza

di certo non lo difendo per politica, visto che il sindaco credo sia diessino o margherita :

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Scritto da: wild§live® 09/10/2006 20.57


DS,alias demagogia spicciola

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[Modificato da Pretoriano- 11/10/2006 15.19]

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Scritto da: Pretoriano- 11/10/2006 15.15


demagogia spicciola de che.
Per campagna di riciclaggio intendo un dastrico mutamento di quello che è l'attuale andamento delle cose, con investimenti di milioni per cosrtuire luoghi di stoccaggio e riciclaggio.
Quello che manca nn sono l'idee ma la volontà delle persone e tu per primo sei l'esempio, invece di dire hai ragione dobbiamo fare di piu, e mi ci metto io per primo, vi lamentate, ah lo Stato, ah le istituzioni ecc....
In giappone ci sono cittè con 50.000 abitanti in cui la produzione di immondizia è quasi zero. Cosa hanno loro di supeiore a noi? E anche nel Nord, per non andare troppo lontano, un mio lontano cugino mi racconta che fanno una seria raccolta differenziata, che non ha nulla a che vedere con quella che si fa qua, dove tra l'altro ci sono molto abbastanza salate per chi sgarra!
Io sarei pronto ad attuare uan cosa del genere, e voi?

Cmq Wild non è un attacco personale rivolto a te quanto un modo di pensare errato di molte persone.

EDIT volevo anche aggiungere che facendo cio nn solo si risolvere un grosso problema ecologico-sociale, ma si farebbero un bel po di posti di lavoro, che non guasta mai.
Dietro l'immondia c'è un giro di soldi impressionanti, non a caso è sotto la mira di mafia&co, se lo Stato si occupasse di questo problema di certo si infliggeremme alla mafia un colpo, togliendole una delle risorse di "sostentamento".

[Modificato da Pretoriano- 11/10/2006 15.19]

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Scritto da: 84angelo84 11/10/2006 15.36




ritieniti fortunato uomo, non certo in gamba per come va la tua di città.

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Scritto da: Pretoriano- 11/10/2006 15.47



Ma io non vivo a Napoli

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Scritto da: 84angelo84 11/10/2006 15.57



appunto.

quelli che non abitano a napoli mi fanno morire dal ridere perchè hanno la convinzione che le cose che da loro funzionano, vanno bene perchè i cittadini fanno in modo che così vada... e non hanno capito che dicono un enorme fesseria.

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e mi ci metto io per primo, vi lamentate, ah lo Stato, ah le istituzioni ecc....

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Scritto da: Pretoriano- 11/10/2006 16.04



Resta il fatto che cmq nn si fa nulla per cambiare....

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Scritto da: wild§live® 11/10/2006 16.49
mi spiegate una cosa: se io differenzio la mia immondizia e poi il primo cassonetto per il vetro sta a 5km da casa e lo trovo sempre stra-pieno che colpe ho?

queste sono colpe delle istituzioni

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Scritto da: JackNapier 11/10/2006 17.05

lo fanno per farti fare footing e per mantenerti in forma... possibile che state sempre a pensar male?

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Scritto da: wild§live® 11/10/2006 16.49
mi spiegate una cosa: se io differenzio la mia immondizia e poi il primo cassonetto per il vetro sta a 5km da casa e lo trovo sempre stra-pieno che colpe ho?

queste sono colpe delle istituzioni

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Scritto da: wild§live® 11/10/2006 16.49
mi spiegate una cosa: se io differenzio la mia immondizia e poi il primo cassonetto per il vetro sta a 5km da casa e lo trovo sempre stra-pieno che colpe ho?

queste sono colpe delle istituzioni

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MILANO - Bassolino è furibondo: «Se me lo dicevi prima, io mi informavo in Commissariato, chiedevo chi c... è questo Arena e poi ti rispondevo». L' inviato di Report, Bernardo Iovene, gli ha appena chiesto notizia della consulenza affidata al professore Umberto Arena del Dipartimento di Scienze ambientali della II università di Caserta. Lo studio, corredato anche da un software pronto per l' uso, è stato realizzato dal 2000 al 2002. Secondo il docente, «consentirebbe di risparmiare in Campania 320 tonnellate di petrolio, 111 di metano e altrettante di carbone» con il riciclaggio dei rifiuti. La proposta non è stata mai tramutata in qualcosa di concreto. Ma è ugualmente costata 180 milioni di vecchie lire. E ciò ne farebbe, secondo la ricostruzione che fa la trasmissione, uno dei molti sprechi che la Commissione parlamentare d' inchiesta sul ciclo dei rifiuti contesta alla gestione commissariale, per quattro anni guidata dallo stesso Bassolino. L' inchiesta televisiva è andata in onda ieri. In video il presidente regionale campano ha abbozzato una risposta di circostanza: «Io non so della consulenza del professore Arena perché nella struttura del commissariato ci sono persone che si occupano di cose singole». Ma quando pensa di essere ormai al riparo dai microfoni, esplode la sua rabbia: «Che cosa ne so io di questo Arena?». Ma la telecamera era ancora accesa, e ha registrato lo sfogo del governatore. Come ha chiarito l' intervistatore, Bassolino aveva chiesto in anticipo di conoscere le domande. E tra queste anche: «Ha letto la relazione della commissione parlamentare d' inchiesta sul ciclo dei rifiuti?». Relazione che comprende anche l' audizione del professor Arena. Agli sprechi della pubblica amministrazione è stata dedicata l' intera puntata di ieri della trasmissione. E il caso dell' emergenza rifiuti a Napoli ha assorbito quasi la metà del programma. Secondo l' inchiesta, in 12 anni di commissariamento sarebbero stati spesi inutilmente 1,3 miliardi di euro, e 2400 dipendenti di quattro dei 18 consorzi per la gestione dei rifiuti nella provincia partenopea verrebbero pagati per non fare nulla. I camion e i mezzi necessari per la raccolta sono ammassati nei parcheggi dei consorzi ma non possono essere usati perché guasti o semplicemente maltenuti, mentre raccoglitori per le pile usate, così come cassonetti per carta, vetro e plastica, restano nei depositi. I lavoratori hanno anche protestato per lo stato di inerzia in cui vengono abbandonati. Ma piuttosto che impiegare i consorzi, secondo quanto raccontato da Report, gli enti locali preferirebbero rivolgersi all' esterno appaltando i servizi a società private o miste, come l' Asìa, la municipalizzata dell' amministrazione comunale di Napoli.

Castaldo Antonio

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