Resoconto quest 25-01-12

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Crisso_
00venerdì 27 gennaio 2012 01:34
Onirion si sta nuovamente popolando. Sono ormai numerosi gli avventurieri che sono giunti nei reami del sogno in cerca di gloria ed avventure. E di certo nel regno del sonno non mancano motivi di ottener battaglia, fama ed onori.
La sera del venticinquesimo giorno del primo mese, è giunto a noi Saro il Commerciante, persona già nota agli avventurieri di Onirion per aver loro procurato un ingaggio per conto dei Reali di Britain.
Personalmente non mi fido di quell’uomo, che dietro un’apparenza semplice sembra nascondere qualcosa, ma stavolta la questione lo riguardava personalmente.
Ci ha raccontato che suo figlio, il giovane Aaron, è stato rapito da dei misteriosi maghi i quali, mentre il commerciante e suo figlio stavano pascolando le pecore, sono apparsi dal nulla e hanno portato via il ragazzo. Nulla ha saputo (o voluto) dirci Saro riguardo ai motivi di tale rapimento sapeva solo che nel portarlo via avevano accennato di voler ritornare al castello a compire un qualche sacrificio per la gloria di lord Blackthorne. Nonostante qualche dubbio, per il bene del ragazzo, abbiamo comunque accettato l’ingaggio.
Divenne subito chiaro che la meta era rappresentata dall’ormai in rovina castello di Blackthorn, sito nella misteriosa parte centrale di Illshenar e che i nemici che avremmo dovuto affrontare appartenevano alla feroce razza dei juka.
Se chiara era la meta non altrettanto il modo di raggiungerla. Come detto il numero degli avventurieri presenti alla missione era ingente, per cui si rese necessario dividerli in due squadre operative distinte, capeggiate rispettivamente da Crixux e Madoc Comradin.
Molti degli avventurieri non possedevano addestramento militare, oppure erano dei “giovani” appena giunti nel reame del sogno, quindi ottenere disciplina e organizzazione era impresa quanto mai ardua per i due capigruppo.
Ciò nonostante, siamo partiti alla volta del passo che conduce alla regione occidentale di Illshenar. A sbarrarci la strada subito apparve un demone dorato, guardiano di quei luoghi. Nonostante la sua immane potenza il mostro venne quasi subito abbattuto dagli avventurieri grazie alla forza del numero. Subito dopo toccò ai briganti della costa, anche loro sgominati in poco tempo. Fin qui nulla appariva insolito rispetto a ciò che normalmente si incontra in quelle regioni, ma andando avanti per la strada che conduce a Mistas, troviamo le vie intasate da vari drappelli di juka, che a più riprese ci hanno teso numerosi agguati. Combattendo ad ogni passo gli avventurieri si sono fatti strada fino a giungere alla grotta che, attraversando le montagne, porta dritti a Central Illshenar. Lì i juka avevano preparato una strenua resistenza, avvalendosi anche dell’ausilio di alcuni Gargoyle loro schiavi, e di qualche gigantesco golem. Dopo aver respinto i primi attacchi degli avventurieri e causato non pochi problemi, grazie ad una strategia basata sul massiccio uso di evocazioni da parte di tutti i maghi presenti si è riusciti ad oltrepassare quel punto. Una volta dentro Central Illshenar, è stata battaglia senza quartiere. I juka difendevano palmo a palmo il loro territorio e alla battaglia si sono uniti i terribili betrayer, anch’essi servitori di Lord Blackthorne.
Prima di giungere al castello abbiamo affrontato un capo betrayer che era già ben noto a Crixus, Namneloth e Madoc, ma ancora una volta la superiorità numerica è stata determinante per la vittoria.
Finalmente siamo giunti al castel Blackthotne. Ad attenderci troviamo le migliori forze dei juka, capeggiati dai loro comandanti arcieri, i juka lord, i quali hanno impiegato in battaglia gli inarrestabili juggernout. Gli ostacoli che abbiamo trovato lungo tutta la strada fino al castello erano nulla rispetto a questa ultima difesa apportata dai juka. Il combattimento è stato arduo oltre ogni dire, ma grazie ad alcune brecce nelle mura del castello una squadra al seguito di Namneloth è riuscita a penetrare all’interno e a localizzare nella torre sud occidentale il luogo in cui era tenuto il ragazzo. Il giovane si trovava all’interno di un complicato circolo rituale, attorniato da numerosi maghi che stavano officiando chissà quale sinistro rito.
Con un ultimo sforzo riusciamo a rompere il cerchio e a liberare il giovane Aaron. Bisogna notare che alcuni maghi presenti non erano juka, ma umani, circostanza su cui forse varrà la pena di indagare in futuro.
Il ritorno a casa è stato agevole, seppure altamente disorganizzato e se avessimo ricevuto degli attacchi sulla via del ritorno il ragazzo avrebbe rischiato non poco.
Ad ogni modo, tutto si è concluso per il meglio e il commerciante Saro ci ha pagato come ci aveva promesso.
Quasi tutti gli avventurieri sono tornati alle loro case, per prepararsi a rientrare nel mondo della veglia.
Pochi sono rimasti, e hanno assistito ad uno strano fenomeno. Dei libri hanno cominciato ad apparire dal nulla, libri contenenti miti e leggende riguardo un essere dormiente che se si svegliasse potrebbe distruggere l’intero mondo dei sogni e forse anche il sogno di Akoss stesso.
Forse sono solo leggende, o forse le prossime avventure ci diranno qualcosa di più su questo nuovo mistero.
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