Il rugby è uno sport di squadra molto diffuso in tutto il mondo, in particolare in Francia e nei paesi britannici e nelle loro ex-colonie, come Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica.
L'alto livello del contatto fisico e l'assenza di protezioni rendono il rugby un gioco estremamente fisico, ma le sue nobili origini ne hanno fatto uno sport nel quale si cerca sempre il rispetto delle regole.
La Storia
A onta della falsa immagine che in Italia lo relega generalmente tra gli sport brutali, esso deriva da origini nobili, perché nacque in uno dei più aristocratici college inglesi (quello di Rugby appunto, che gli ha dato il nome). Secondo la leggenda, il giovane studente William Webb Ellis, durante una partita di calcio disputata nel 1823, afferrò il pallone con le mani (allora era ancora rotondo) e anziché calciarlo come previsto, partì a razzo con la palla in mano verso l'opposta linea di fondo. Non esistevano regole standard per il calcio all'epoca in cui Webb Ellis era a Rugby (1816-1825) e molte varianti prevedevano il portare la palla, comunque la storia apparve nel 1876, quattro anni dopo la sua morte.
Ad ogni modo, il trofeo della Coppa del mondo di Rugby è dedicato a Webb Ellis e una targa alla "Rugby School" commemora il suo conseguimento.
Nell'ottobre del 1863, la Football Association fu costituita con l'intento di standardizzare le varie forme di calcio che venivano giocate all'epoca. Durante una serie di sei incontri, tenuti alla Freemason's Tavern di Londra, rappresentanti delle scuole pubbliche e delle università, insieme a un numero di club indipendenti di spicco, si riunirono per stabilire un singolo regolamento del calcio.
La prima stesura prevedeva caratteristiche che sono ora parte del Rugby come il correre in avanti con la palla ed essere caricati, trattenuti, sgambettati, ecc. Queste regole vennero gradualmente scartate e venne adottata una variante delle "Regole di Cambridge".
Nella riunione finale i rappresentanti del Blackheath ritirarono il loro club dall'associazione a causa della rimozione della regola che permetteva il "backing" (calciare un avversario negli stinchi). Il Blackheath e un numero di altri club continuarono a giocare la loro versione del calcio.
Il 26 gennaio 1871, si formò la Rugby Football Union, che portò alla standardizzazione delle regole per tutti i club che giocavano una variante delle regole della Rugby School.
Gli anni 1890 videro uno scontro di culture all'interno del gioco, tra i club del nord composti da lavoratori e quelli del sud composti da "gentleman", sulla natura del professionismo. Il 29 agosto 1895 ventuno club si separarono dalla RFU e si incontrarono al George Hotel di Huddersfield, formando la Northern Rugby Football Union con il suo insieme di regole, che sarebbe in seguito diventata la Rugby Football League (RFL).
Il rugby a 15 fece parte del programma olimpico e attualmente il rugby a 7 è nel programma dei World Games. Le nazionali vincitrici del titolo olimpico sono quelle di Francia nel 1900 (v. Rugby alle olimpiadi estive 1900), di Australia nel 1908, di Stati Uniti nel 1920 e 1924.
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Il torneo più famoso prima della nascita della "Coppa del mondo" e del "Tri-nations" era il Cinque Nazioni (Five Nations). Dopo l'ammissione, attorno al 1880, di Galles e Irlanda alle sfide con Scozia e Inghilterra, si cominciò a stilare una classifica annuale tra queste quattro squadre, classifica che rimase ufficiosa sino al 1994. Nel 1910 venne ammessa anche la Francia, squalificata dal 1931 al 1946, per motivi legati al professionismo e alla disciplina di gioco. In seguito questo torneo ha cambiato nome in quanto nel 2000 è stata ammessa un'altra nazione, l'Italia, e quindi oggi è chiamato il Sei Nazioni (Six Nations). Il torneo si è svolto regolarmente salvo durante le guerre mondiali e nel 1972, quando vennero annullate le partite interne dell'Irlanda per la situazione politica in Irlanda del Nord.
Nel corso di questo torneo, alcune sfide possono determinare anche l'assegnazione di alcuni titoli secondari, alcuni dei quali simbolici e non riportati in alcun albo d'oro ufficiale, ma comunque considerati da giocatori e tifosi di grande rilevanza.
La squadra che riesce a vincere tutte le 5 partite si dice aver realizzato il "Grande Slam".
La squadra appartenente ad una delle quattro federazioni britanniche che riesce a vincere tutti i confronti con le altre tre, realizza la "Triple Crown".
In palio negli incontri tra le squadre di Inghilterra e Scozia c'è la "Calcutta Cup".
Dal 2007 è stato istituito un nuovo titolo secondario, il "Trofeo Garibaldi", assegnato ogni anno alla vincente della partita fra Italia e Francia, le due formazioni di scuola latina del torneo.
Alla squadra classificatasi all'ultimo posto nel torneo viene attribuito il simbolico e beffardo "Wooden Spoon" (Cucchiaio di Legno), che non è un oggetto reale ma si richiama ad una tradizione universitaria di Cambridge, in cui gli studenti regalavano ai loro commilitoni che prendevano i voti più bassi agli esami un cucchiaio di legno (ma una leggenda vuole che tale oggetto esista e sia conservato in un'isola inglese). Tale oggetto però nel caso del rugby non è mai esistito fisicamente.
Il caso di una squadra che alla fine del torneo risulti aver collezionato soltanto sconfitte, è invece un risultato negativo denominato nel gergo del 6 Nazioni come "Whitewash".
Miracolo Italia, bis azzurro nel Sei Nazioni
Dopo l'impresa di due settimane fa in Scozia
L'Italia ha battuto il Galles 23-20 allo stadio Flaminio di Roma nell'incontro valido per la quarta giornata del torneo di rugby.
Roma, 10 mar. (Adnkronos/Ign) - L'Italrugby regala uno storico bis. Dopo l'impresa di due settimane fa in Scozia, arriva la seconda vittoria degli azzurri nel torneo Sei Nazioni. Allo stadio Flaminio di Roma il XV di Pierre Berbizier batte 23-20 il Galles dopo 80' ad alta tensione. L'Italia va avanti, soffre e rischia di crollare. Alla fine, rialza la testa e corona una splendida rimonta. L'eroe di oggi e' Mauro Bergamasco: al 76' si fionda su un pallone calciato da Pez, lo schiaccia in meta e fa esplodere lo stadio.
Due settimane fa, a Murrayfield, fu decisiva la partenza, mentre oggi tutto si è giocato nel finale. Pazienza se l'Italia comincia un po' sottotono. Servono 12' a Pez per indovinare il piazzato che apre le marcature: 3-0. La mischia funziona e proprio il pack regala al mancino un'altra punizione: bis al 18' e 6-0. Il XV di Pierre Berbizier riesce a imbrigliare i dragoni, che faticano a trovare varchi. A cambiare l'inerzia della partita è un calcetto di James Hook. E' il centro ad avviare l'azione che al 26' permette a Shane Williams, all'esordio nel torneo, di schiacciare in meta indisturbato. La conversione di Stephen Jones fa gioire i quasi 6000 gallesi presenti al Flaminio: 7-6 per gli ospiti. Gli azzurri, meno brillanti rispetto alle precedenti esibizioni, hanno il merito di rimanere aggrappati alla partita e di sfruttare la chance giusta. Al 35' fa tutto Kaine Robertson: lungo calcio, il Galles dorme e l'ala del Viadana ha il tempo di raccogliere il pallone e depositarlo tra i pali gallesi. Per Pez la trasformazione è una formalità: 13-7 all'intervallo.
''Devo venire con la coramina, mi mancavano le gambe...''. Giancarlo Dondi, presidente della federugby, fatica a controllare le emozioni dopo la vittoria contro il Galles. ''Questa e' un'altra tappa, il nostro obiettivo resta un po' piu' in alto - ha detto - sono contento per i ragazzi, per la squadra, per il pubblico. Sono soddisfazioni che meritiamo come movimento. Questo è un gruppo che ha un'enorme forza''.
Sabato prossimo al Flaminio arriva l'Irlanda e l'Italrugby sogna di chiudere il torneo con il tris. ''Aspettiamo a volare - ha concluso Dondi - restiamo con i piedi per terra''.
Rugby: Italia n.8 ranking mondiale
Gli azzurri di Berbizier hanno scavalcato il Galles
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Come previsto dopo la vittoria di sabato scorso sul Galles, l'Italia sale al n.8 del ranking Irb, equivalente della classifica Fifa. Per salire all'ottavo posto gli azzurri del ct Berbizier hanno scavalcato proprio il Galles. L'Italia era entrata per la prima volta tra le dieci migliori nazionali due settimane fa dopo la vittoria sulla Scozia ad Edimburgo. Risale anche l'Inghilterra, campione del mondo, che ieri a Twickenham ha battuto la Francia ed ora e' sesta dietro all'Irlanda.
6 Nazioni: ecco Irlanda anti-Italia
Un solo cambiamento, Mick O'Driscoll al posto di O'Connell
(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Mick O'Driscoll per O'Connell: ecco l'unico cambiamento rispetto a sabato per l'Irlanda che affrontera' l'Italia nel 5/o match del 6 Nazioni. Nella formazione figura il pilone Marcus Horan, che pero' non e' in perfette condizioni fisiche: se non tornera' alla piena efficienza verra' sostituito da Simon Best. Ecco la formazione: Dempsey, Horgan, B.O'Driscoll, D'Arcy, Hickie, O'Gara, Stringer, Leamy, Wallace, Easterby, Mick O'Driscoll, O'Callaghan, Hayes, Rory Best, Horan (Simon Best).
Le Iene consolano Bergamasco
Gli inviati del programma di Italia1 alla Borghesiana per l'azzurro, che salterà l'Irlanda per squalifica e non si dà pace. Domani Prodi riceverà la Nazionale a Palazzo Chigi
Sale la febbre azzurra in vista del match conclusivo del Sei Nazioni di sabato al Flaminio contro l’Irlanda. Oggi alla Borghesiana sono comparse le Iene, che hanno "sequestrato" Mauro Bergamasco, arrivato nella notte da Londra dopo essere stato giudicato colpevole di condotta violenta nei confronti del gallese Stephen Jones e per questo squalificato per quattro giornate.
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Italia a testa alta con l'Irlanda
Gli azzurri chiudono il Sei Nazioni inchinandosi 51-24 ai rivali che però, nel giorno in cui si celebra il loro patrono San Patrizio, non riescono a vincere il torneo che va alla Francia
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Bortolami: "Ora cresciamo insieme"
Il saluto del capitano della Nazionale: "Grazie a tutti quelli che hanno reso indimenticabile questo Sei Nazioni. Adesso è il momento di cavalcare l'onda e puntare a nuovi obiettivi"
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Rugby: classifica Irb, Italia nona al mondo
L'Italia scende al nono posto nel ranking mondiale aggiornato oggi dall'International Rugby Board. Gli azzurri di Berbizier pagano, perdendo una posizione, la sconfitta di sabato contro l'Irlanda. In testa sempre la Nuova Zelanda. Ecco nel dettaglio la nuova classifica:
1. Nuova Zelanda 94.59 punti;
2. Francia 85.66;
3. Australia 85.55;
4. Irlanda 85.31 (+1)
5. Sudafrica 84.71 (-1)
6. Argentina 79.61 (+1)
7. Inghilterra 79.35 (-1)
8. Galles 76.26 (+1)
9. Italia 75.39 (-1)
10.Scozia 73.94. (Agr)