RUGBY

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ti61no
00venerdì 21 settembre 2007 23:26
Il rugby è uno sport di squadra molto diffuso in tutto il mondo, in particolare in Francia e nei paesi britannici e nelle loro ex-colonie, come Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica.

L'alto livello del contatto fisico e l'assenza di protezioni rendono il rugby un gioco estremamente fisico, ma le sue nobili origini ne hanno fatto uno sport nel quale si cerca sempre il rispetto delle regole.


La Storia

A onta della falsa immagine che in Italia lo relega generalmente tra gli sport brutali, esso deriva da origini nobili, perché nacque in uno dei più aristocratici college inglesi (quello di Rugby appunto, che gli ha dato il nome). Secondo la leggenda, il giovane studente William Webb Ellis, durante una partita di calcio disputata nel 1823, afferrò il pallone con le mani (allora era ancora rotondo) e anziché calciarlo come previsto, partì a razzo con la palla in mano verso l'opposta linea di fondo. Non esistevano regole standard per il calcio all'epoca in cui Webb Ellis era a Rugby (1816-1825) e molte varianti prevedevano il portare la palla, comunque la storia apparve nel 1876, quattro anni dopo la sua morte.

Ad ogni modo, il trofeo della Coppa del mondo di Rugby è dedicato a Webb Ellis e una targa alla "Rugby School" commemora il suo conseguimento.

Nell'ottobre del 1863, la Football Association fu costituita con l'intento di standardizzare le varie forme di calcio che venivano giocate all'epoca. Durante una serie di sei incontri, tenuti alla Freemason's Tavern di Londra, rappresentanti delle scuole pubbliche e delle università, insieme a un numero di club indipendenti di spicco, si riunirono per stabilire un singolo regolamento del calcio.
La prima stesura prevedeva caratteristiche che sono ora parte del Rugby come il correre in avanti con la palla ed essere caricati, trattenuti, sgambettati, ecc. Queste regole vennero gradualmente scartate e venne adottata una variante delle "Regole di Cambridge".

Nella riunione finale i rappresentanti del Blackheath ritirarono il loro club dall'associazione a causa della rimozione della regola che permetteva il "backing" (calciare un avversario negli stinchi). Il Blackheath e un numero di altri club continuarono a giocare la loro versione del calcio.
Il 26 gennaio 1871, si formò la Rugby Football Union, che portò alla standardizzazione delle regole per tutti i club che giocavano una variante delle regole della Rugby School.
Gli anni 1890 videro uno scontro di culture all'interno del gioco, tra i club del nord composti da lavoratori e quelli del sud composti da "gentleman", sulla natura del professionismo. Il 29 agosto 1895 ventuno club si separarono dalla RFU e si incontrarono al George Hotel di Huddersfield, formando la Northern Rugby Football Union con il suo insieme di regole, che sarebbe in seguito diventata la Rugby Football League (RFL).

Il rugby a 15 fece parte del programma olimpico e attualmente il rugby a 7 è nel programma dei World Games. Le nazionali vincitrici del titolo olimpico sono quelle di Francia nel 1900 (v. Rugby alle olimpiadi estive 1900), di Australia nel 1908, di Stati Uniti nel 1920 e 1924.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera,per altre notizie clicca.


Il torneo più famoso prima della nascita della "Coppa del mondo" e del "Tri-nations" era il Cinque Nazioni (Five Nations). Dopo l'ammissione, attorno al 1880, di Galles e Irlanda alle sfide con Scozia e Inghilterra, si cominciò a stilare una classifica annuale tra queste quattro squadre, classifica che rimase ufficiosa sino al 1994. Nel 1910 venne ammessa anche la Francia, squalificata dal 1931 al 1946, per motivi legati al professionismo e alla disciplina di gioco. In seguito questo torneo ha cambiato nome in quanto nel 2000 è stata ammessa un'altra nazione, l'Italia, e quindi oggi è chiamato il Sei Nazioni (Six Nations). Il torneo si è svolto regolarmente salvo durante le guerre mondiali e nel 1972, quando vennero annullate le partite interne dell'Irlanda per la situazione politica in Irlanda del Nord.

Nel corso di questo torneo, alcune sfide possono determinare anche l'assegnazione di alcuni titoli secondari, alcuni dei quali simbolici e non riportati in alcun albo d'oro ufficiale, ma comunque considerati da giocatori e tifosi di grande rilevanza.

La squadra che riesce a vincere tutte le 5 partite si dice aver realizzato il "Grande Slam".
La squadra appartenente ad una delle quattro federazioni britanniche che riesce a vincere tutti i confronti con le altre tre, realizza la "Triple Crown".
In palio negli incontri tra le squadre di Inghilterra e Scozia c'è la "Calcutta Cup".
Dal 2007 è stato istituito un nuovo titolo secondario, il "Trofeo Garibaldi", assegnato ogni anno alla vincente della partita fra Italia e Francia, le due formazioni di scuola latina del torneo.

Alla squadra classificatasi all'ultimo posto nel torneo viene attribuito il simbolico e beffardo "Wooden Spoon" (Cucchiaio di Legno), che non è un oggetto reale ma si richiama ad una tradizione universitaria di Cambridge, in cui gli studenti regalavano ai loro commilitoni che prendevano i voti più bassi agli esami un cucchiaio di legno (ma una leggenda vuole che tale oggetto esista e sia conservato in un'isola inglese). Tale oggetto però nel caso del rugby non è mai esistito fisicamente.
Il caso di una squadra che alla fine del torneo risulti aver collezionato soltanto sconfitte, è invece un risultato negativo denominato nel gergo del 6 Nazioni come "Whitewash".


Miracolo Italia, bis azzurro nel Sei Nazioni


Dopo l'impresa di due settimane fa in Scozia
L'Italia ha battuto il Galles 23-20 allo stadio Flaminio di Roma nell'incontro valido per la quarta giornata del torneo di rugby.
Roma, 10 mar. (Adnkronos/Ign) - L'Italrugby regala uno storico bis. Dopo l'impresa di due settimane fa in Scozia, arriva la seconda vittoria degli azzurri nel torneo Sei Nazioni. Allo stadio Flaminio di Roma il XV di Pierre Berbizier batte 23-20 il Galles dopo 80' ad alta tensione. L'Italia va avanti, soffre e rischia di crollare. Alla fine, rialza la testa e corona una splendida rimonta. L'eroe di oggi e' Mauro Bergamasco: al 76' si fionda su un pallone calciato da Pez, lo schiaccia in meta e fa esplodere lo stadio.

Due settimane fa, a Murrayfield, fu decisiva la partenza, mentre oggi tutto si è giocato nel finale. Pazienza se l'Italia comincia un po' sottotono. Servono 12' a Pez per indovinare il piazzato che apre le marcature: 3-0. La mischia funziona e proprio il pack regala al mancino un'altra punizione: bis al 18' e 6-0. Il XV di Pierre Berbizier riesce a imbrigliare i dragoni, che faticano a trovare varchi. A cambiare l'inerzia della partita è un calcetto di James Hook. E' il centro ad avviare l'azione che al 26' permette a Shane Williams, all'esordio nel torneo, di schiacciare in meta indisturbato. La conversione di Stephen Jones fa gioire i quasi 6000 gallesi presenti al Flaminio: 7-6 per gli ospiti. Gli azzurri, meno brillanti rispetto alle precedenti esibizioni, hanno il merito di rimanere aggrappati alla partita e di sfruttare la chance giusta. Al 35' fa tutto Kaine Robertson: lungo calcio, il Galles dorme e l'ala del Viadana ha il tempo di raccogliere il pallone e depositarlo tra i pali gallesi. Per Pez la trasformazione è una formalità: 13-7 all'intervallo.

''Devo venire con la coramina, mi mancavano le gambe...''. Giancarlo Dondi, presidente della federugby, fatica a controllare le emozioni dopo la vittoria contro il Galles. ''Questa e' un'altra tappa, il nostro obiettivo resta un po' piu' in alto - ha detto - sono contento per i ragazzi, per la squadra, per il pubblico. Sono soddisfazioni che meritiamo come movimento. Questo è un gruppo che ha un'enorme forza''.

Sabato prossimo al Flaminio arriva l'Irlanda e l'Italrugby sogna di chiudere il torneo con il tris. ''Aspettiamo a volare - ha concluso Dondi - restiamo con i piedi per terra''.

Rugby: Italia n.8 ranking mondiale
Gli azzurri di Berbizier hanno scavalcato il Galles


(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Come previsto dopo la vittoria di sabato scorso sul Galles, l'Italia sale al n.8 del ranking Irb, equivalente della classifica Fifa. Per salire all'ottavo posto gli azzurri del ct Berbizier hanno scavalcato proprio il Galles. L'Italia era entrata per la prima volta tra le dieci migliori nazionali due settimane fa dopo la vittoria sulla Scozia ad Edimburgo. Risale anche l'Inghilterra, campione del mondo, che ieri a Twickenham ha battuto la Francia ed ora e' sesta dietro all'Irlanda.

6 Nazioni: ecco Irlanda anti-Italia
Un solo cambiamento, Mick O'Driscoll al posto di O'Connell

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Mick O'Driscoll per O'Connell: ecco l'unico cambiamento rispetto a sabato per l'Irlanda che affrontera' l'Italia nel 5/o match del 6 Nazioni. Nella formazione figura il pilone Marcus Horan, che pero' non e' in perfette condizioni fisiche: se non tornera' alla piena efficienza verra' sostituito da Simon Best. Ecco la formazione: Dempsey, Horgan, B.O'Driscoll, D'Arcy, Hickie, O'Gara, Stringer, Leamy, Wallace, Easterby, Mick O'Driscoll, O'Callaghan, Hayes, Rory Best, Horan (Simon Best).

Le Iene consolano Bergamasco

Gli inviati del programma di Italia1 alla Borghesiana per l'azzurro, che salterà l'Irlanda per squalifica e non si dà pace. Domani Prodi riceverà la Nazionale a Palazzo Chigi

Sale la febbre azzurra in vista del match conclusivo del Sei Nazioni di sabato al Flaminio contro l’Irlanda. Oggi alla Borghesiana sono comparse le Iene, che hanno "sequestrato" Mauro Bergamasco, arrivato nella notte da Londra dopo essere stato giudicato colpevole di condotta violenta nei confronti del gallese Stephen Jones e per questo squalificato per quattro giornate.


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Italia a testa alta con l'Irlanda

Gli azzurri chiudono il Sei Nazioni inchinandosi 51-24 ai rivali che però, nel giorno in cui si celebra il loro patrono San Patrizio, non riescono a vincere il torneo che va alla Francia


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Bortolami: "Ora cresciamo insieme"


Il saluto del capitano della Nazionale: "Grazie a tutti quelli che hanno reso indimenticabile questo Sei Nazioni. Adesso è il momento di cavalcare l'onda e puntare a nuovi obiettivi"

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Rugby: classifica Irb, Italia nona al mondo

L'Italia scende al nono posto nel ranking mondiale aggiornato oggi dall'International Rugby Board. Gli azzurri di Berbizier pagano, perdendo una posizione, la sconfitta di sabato contro l'Irlanda. In testa sempre la Nuova Zelanda. Ecco nel dettaglio la nuova classifica:

1. Nuova Zelanda 94.59 punti;
2. Francia 85.66;
3. Australia 85.55;
4. Irlanda 85.31 (+1)
5. Sudafrica 84.71 (-1)
6. Argentina 79.61 (+1)
7. Inghilterra 79.35 (-1)
8. Galles 76.26 (+1)
9. Italia 75.39 (-1)
10.Scozia 73.94. (Agr)
ti61no
00venerdì 19 ottobre 2007 23:43
Pumas scatenati a Parigi......l'Argentina stende la Francia

La finale per il 3° posto ai Mondiali finisce 34-10 per i sudamericani che spazzano via i padroni di casa. Inizio promettente dei Galletti, che si perdono alla distanza e vengono ridimensionati dal gioco razionale e pragmatico argentino.


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ti61no
00sabato 20 ottobre 2007 23:54
Il mondo è del Sud Africa
Inghilterra battuta 15-6

Gli Springboks hanno vinto la coppa del Mondo battendo nella finale di Parigi i campioni uscenti. Nessuna meta: decisivi i calci piazzati di Montgomery


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lilly54
00venerdì 7 novembre 2008 17:58
Un mese di grande rugby, sabato si parte con l'Australia
Parte da Padova la stagione 2008/2009 della nazionale italiana di rugby. Sabato allo stadio Euganeo alle ore 15 (diretta tv su La7 a partire dalle 14), gli azzurri della palla ovale ospiteranno l’Australia, nel primo dei Cariparma test match, tre appuntamenti di preparazione e rodaggio prima del torneo “Sei Nazioni” 2009.

Un impegno difficile. Sfida quasi proibitiva quella contro i Wallabies (il soprannome della nazionale australiana), terzi nel ranking mondiale, quando l’Italia è al decimo posto. La partita sarà un importante banco di prova per il XV allenato da Nick Mallett. Il ct sudafricano degli azzurri, infatti, continua a fare esperimenti nella formazione e a tentare strade alternative, cercando di trovare un gruppo che possa affrontare alla pari le nazionali più forti ed entrare tra le migliori otto squadre del pianeta ai prossimi mondiali, che si giocheranno in Nuova Zelanda nel 2011.

Fattore campo. Gli azzurri non giocano a Padova dal 1996 e per il ritorno «l’entusiasmo della città si avverte, è palpabile» ha rilevato Andrea Marcato, numero 10 dell’Italia, di origine padovana. L’arrivo della nazionale, infatti, è stato accolto con grande calore dal pubblico veneto, che ha affollato gli allenamenti, anche sotto la pioggia. L’atmosfera che si vivrà sabato all’Euganeo non è passata inosservata neanche al commissario tecnico. «Penso che giocare davanti al proprio pubblico sarà per lui una motivazione in più», ha commentato Mallett riferendosi a Marcato, non facendosi comunque prendere da facili entusiasmi: «La partita con l’Australia sarà molto, molto difficile per lui e per tutta la squadra». Al fianco del numero 10, appare nutrita la schiera dei padovani in maglia azzurra: nel gruppo ci sono anche Leonardo Ghiraldini (nella foto), Marco Bortolami e i fratelli Mauro e Mirco Bergamasco, praticamente un terzo dei titolari.

Storico sorpasso. Nell’ultima partita che ha visto affrontarsi Italia e Australia, allo stadio Flaminio di Roma nel novembre 2006, gli azzurri non si erano mai sentiti tanto vicini alla prima vittoria della loro storia contro la nazionale downunder. Il primo tempo, infatti, si chiuse sul 15-13 per l’Italia, costretta poi a cedere con il punteggio di 18-25.

Radio rugby. Mentre sale l’attesa per i test match, R101 ha lanciato in questi giorni una nuova web radio sul mondo della palla ovale, ascoltabile online sul sito della stazione
La formazione dell'Italia per il match di sabatoNick Mallett ha annunciato la formazione della Nazionale italiana di rugby per l'incontro di sabato prossimo a Padova contro l'Australia. Per inseguire un risultato di prestigio contro la terza forza del ranking mondiale, il CT azzurro si affida, per la partita di sabato, ad una linea dei trequarti profondamente rinnovata, frutto delle varie soluzioni di gioco provate da Mallett nell'RBS 6 Nazioni 2008 e nel tour estivo in Sudafrica e Argentina: ecco dunque Andrea Masi tornare, dopo alcune stagioni a centro e ala – con la parentesi in maglia numero 10 del 6 Nazioni – a ricoprire il ruolo di estremo, mentre Mirco Bergamasco passa da centro ad ala in coppia con Kaine Robertson. Inedita la coppia di centri, dove all'esperienza di Gonzalo Canale, al suo caps numero quarantadue, Mallett affianca Gonzalo Garcia, primo centro del Cammi Calvisano, messosi in evidenza nel corso del tour australe di giugno. Per gestire una linea dei trequarti ampiamente rinnovata, il CT si affida ad una mediana inedita, dove Andrea Marcato – estremo nel 6 Nazioni ed al tour - veste per la seconda volta in carriera la maglia azzurra numero dieci di mediano d'apertura e fa coppia con Pablo Canavosio, che alla ventunesima presenza scende in campo come mediano di mischia titolare dopo aver occupato a lungo un posto all'ala. Nel pacchetto di mischia Mallett conferma pressoché in toto gli uomini visti nel 6 Nazioni, con capitan Sergio Parisse a guidare gli otto avanti in terza linea, affiancato dai flanker Mauro Bergamasco e Josh Sole, mentre in seconda linea – assente per infortunio Santiago Dellapè – Carlo Del Fava affianca Marco Bortolami, settimo azzurro di sempre in fatto di presenze con sessantasette caps all'attivo. In prima linea, infine, Carlos Nieto a destra e Salvatore Perugini a sinistra fanno reparto con il tallonatore dei Campioni d'Italia del Cammi Calvisano Leonardo Ghiraldini, alla sua quattordicesima presenza. In panchina, insieme agli avanti Ongaro, Aguero, Reato e Zanni, l'esordiente mediano di mischia Giulio Toniolatti, l'apertura Luciano Orquera e Matteo Pratichetti, in grado di giocare tanto all'ala che tra i centri.



ITALIA

15 Andrea MASI (Biarritz Olympique, 41 caps)

14 Kaine ROBERTSON (Montepaschi Viadana, 32 caps)

13 Gonzalo CANALE (Clermont Auvergne, 41 caps)

12 Gonzalo GARCIA (Cammi Calvisano, 2 caps)

11 Mirco BERGAMASCO (Stade Francais, 53 caps)

10 Andrea MARCATO (Benetton Treviso, 9 caps)

9 Pablo CANAVOSIO (MPS VIadana, 20 caps)

8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 54 caps) - capitano

7 Mauro BERGAMASCO (Stade Francais, 66 caps)

6 Josh SOLE (Montepaschi Viadana, 30 caps)

5 Marco BORTOLAMI (Gloucester RFC, 67 caps)

4 Carlo Antonio DEL FAVA (Ulster Branch, 30 caps)

3 Carlos NIETO (Gloucester RFC, 28 caps)

2 Leonardo GHIRALDINI (Cammi Calvisano, 13 caps)

1 Salvatore PERUGINI (Stade Toulousain, 52 caps)


a disposizione

16 Fabio ONGARO (Saracens, 56 caps)

17 Matias AGUERO (Saracens, 8 caps)

18 Tommaso REATO (Femi CZ Rovigo, 3 caps)

19 Alessandro ZANNI (Cammi Calvisano, 24 caps)

20 Giulio TONIOLATTI (AlmavivA UR Capitolina, esordiente)

21 Luciano ORQUERA (Brive, 10 caps)

22 Matteo PRATICHETTI (Cammi Calvisano, 10 caps)

Nova100 tags: formazione, italia, rugby
anto.73
00sabato 8 novembre 2008 17:06
Impresa sfiorata: Italrugby sconfitta dall'Australia
Nel primo test match gli azzurri cedono per 30-20. Prossimo appuntamento sabato a Torino contro l'Argentina.


Non basta un'Italia tosta e lucida per avere la meglio sui fortissimi australiani. Nel primo test match gli azzurri di Mallet vengono sconfitti per 30-20.

Un risultato fin troppo severeo perchè l'Italia tiene botta agli avversari per quasi tutto il match: la meta nel primo tempo di Mirko Bergamasco dà il vantaggio azzurro, 14-11. Si va al riposo sul 20 pari.

Nel secondo tempo l'Italia spreca un clamoroso calcio piazzato con Orchera e l'Australia non perdona: una meta, poi trasformata, a dieci minuti dalla fine gela lo stadio Euganeo di Padova.

"Abbiamo giocato con il cuore - ha detto Mirko Bergamasco -. Con una sola settimana di lavoro, è stata una buona prova. Dobbiamo mantere la fiducia e pensare ai prossimi match. Abbiamo comunque visto che se vogliamo giocare, possiamo mettere in difficoltà i migliori al mondo". Sabato prossimo altro avversario










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ti61no
00lunedì 10 novembre 2008 01:19
Ho visto la partita fino alla meta di Bergamasco...speravo per un risultato positivo,peccato [SM=g27992] [SM=x1322615]
lilly54
00sabato 15 novembre 2008 18:17
ITALRUGBY KO CON L'ARGENTINA
ROMA - Scialba prova degli azzurri del rugby contro l'Argentina (14-22) nel secondo Cariparma test match in vista del Sei Nazioni. Contro i Pumas, il quindici di Mallet ha mostrato meno grinta e lucidita' di quanta messa in campo contro l'Australia sabato scorso. Gli azzurri hanno giocato poco alla mano e con scarsa incisivita' negli avanti contro una Argentina attenta in difesa e pronta ad approfittare degli errori avversari. Solo sul finale, gli azzurri si sono riscattati con una meta dell’estremo Masi.

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ti61no
00domenica 16 novembre 2008 00:40
Lilly non ti facevo un'appassionata di rugby [SM=x1322612] [SM=g1658271] [SM=x1322617]
lilly54
00domenica 16 novembre 2008 11:08
Mi sono appassionata al rugby l'anno scorso,pensavo che fosse uno sport violento e invece no. [SM=x1322612] [SM=g1674900] [SM=x1322617]
ti61no
00domenica 16 novembre 2008 16:16
E' uno sport di scontro fisico ma di sani anzi di sanissimi
principi [SM=g1674899] [SM=g28002]

i miei fratelli giocavano nel Clan Messina in serie B
ci volevo provare pure io [SM=g27994]
la miopia mi ha condizionato un pò nella vita [SM=g28000] [SM=g27996] [SM=x1322624] [SM=x1322617]
anto.73
00domenica 16 novembre 2008 22:11
lilly perchè non ti tesseri in una squadra di rugby?
nella vita non è mai troppo tardi [SM=x1322614] [SM=x1322614] [SM=x1322616] [SM=x1322617] [SM=g1658277]
ti61no
00domenica 16 novembre 2008 22:36
Si Lilly.... pure io ti voglio in una squadra di rugby
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ti61no
00martedì 9 dicembre 2008 17:53
Nudi alla meta per una scommessa Rugbisti del Paese sfilano in perizoma
I pronostici non li sbaglia solo chi non li fa, però a volte sarebbe meglio non sbilanciarsi. Se lo sono forse detti anche all'Asd Rugby Paese, formazione trevigiana di Serie B. I giocatori avevano scommesso con lo sponsor che avrebbero fatto il giro del paese in perizoma se avessero perso tre partite di fila. Detto e fatto, nonostante l'impegno, è arrivato il ko con il Petrarca Padova, che è costato la penitenza ai ragazzi di Zaffalon.



Così, dopo la sconfitta, ecco la sfilata per le strade di Paese di una trentina di uomini in mutande (se così si possono definire), sfidando il freddo e gli sguardi ammiccanti dei concittadini. Che, per la cronaca, hanno fatto di tutto per non perdersi l'evento.

Come si dice, il gioco valeva la candela, visto che in caso di scommessa vinta i giocatori avrebbero goduto di una serata gratis al ristorante. Cosa assai gradita dai giocatori di rugby di tutto il pianeta.

La sfida, comunque, è stata subito rilanciata: se la squadra vincerà cinque partite su sei si aggiudicherà un viaggio di tre giorni a Valencia, in Spagna, a spese dello sponsor.

In caso contrario è previsto un secondo giro per le strade in perizoma ad eccezione del solo capitano, che dovrebbe presentarsi in pubblico completamente nudo. Quando si dice che perseverare è diabolico...


ti61no
00giovedì 12 febbraio 2009 00:27
LA HAKA TORNA MAORI, SIMBOLO DELLA POTENZA DEGLI ALL BLACKS
WELLINGTON - E' la colonna sonora del rugby tutto nero, e ancor più è il simbolo universale della potenza e della fierezza dello sport: da oggi, la Haka è ufficialmente una danza Maori. Quel che infatti riconosceva tutto il mondo, oltre che il mito delle popolazioni originarie di quelle isole del Pacifico, è legalmente accettato dal governo della Nuova Zelanda, che in un accordo di risarcimento terriero a otto tribù locali - per complessivi 120 milioni - ha concesso a una di esse anche la proprietà intellettuale e i diritti commerciali della danza più famosa del pianeta. Quella a cui gli azzurri voltarono le spalle prima del match dei Mondiali 2007 a Marsiglia, e pagarono venendo seppelliti di mete. Il battito ritmato di piedi e mani di quindici giganti vestiti di nero, gli All Blacks del rugby, ha messo paura a decine di squadre avversarie e incantato milioni di tifosi e appassionati. 'Ka Mate-Ka Mate' è l'urlo iniziale, 'Io muoio-Io muoio', alternato a un 'Ka Ora-Ka Ora', 'io vivo - io vivo'.

E sebbene sia solo uno degli stili di danza maori, e non esclusiva della nazionale di rugby neozelandese (ne inscenano una, prima delle partite, anche le selezioni di Figi, Tonga e Samoa), la sua identificazione con lo spirito di fierezza degli All Blacks é totale. Impersonificata dallo spirito guerriero di Jonah Lomu, la stella degli All Blacks degli anni '90, il piu' giovane giocatore ad aver esordito con la maglia tutta nera della Nuova Zelanda, a 19 anni: gigante di 196 centimetri per 120 chili, veloce come il vento (i 100 in 10"98) e forte come una quercia, nel 2004 una pericolosissima nefrite lo costrinse prima alla dialisi poi a un trapianto di reni. I medici gli avevano diagnosticato il rischio di una sedia a rotelle, ma lui nel 2005 annunciò il ritorno in campo, sebbene a livello assai più basso che non fu quella della Capitolina, visto che la trattativa con il club romano del presidente Tinari (ex azzurro) non si concretizzò.

Racconta il mito maori che Tama Nui Tora, il dio Sole, avesse due mogli: una d'estate, Hine Raumati, e l'altra per l'inverno, Hine Takurua. Dalla prima nacque un figlio, Tane Rore, la cui danza rappresentava il tremore dell'aria nei giorni infuocati dalla calura estiva: di qui nacque la Haka, danza per soli uomini la cui "proprietà intellettuale" e i cui "diritti commerciali" sono stati attribuiti alla tribù Ngati Toa: la versione ora copyright degli All Blacks fu infatti inventata dal suo capo guerriero Te Rauparaha, che la eseguì per la prima volta all'inizio del XIX secolo, dopo esser scampato alla morte mentre era inseguito dai nemici. Il riconoscimento, che sana una disputa vecchia di 160 anni, prevede anche un indennizzo di 121 milioni di dollari neozelandesi (quasi 64 milioni di dollari Usa) e una parte del territorio che si trova tra la zona inferiore dell'isola settentrionale e quella superiore della meridionale. Negli ultimi 10 anni Ngati Toa aveva cercato più volte di imporre un diritto d'autore sulla Haka per limitarne gli abusi a fini commerciali, soprattutto nei casi in cui l'impiego per scopi pubblicitari ne mortificava il valore culturale.

Nel 2006 la Fiat aveva realizzato una pubblicità in cui la danza era eseguita da un gruppo di donne, mentre la Haka è consentita solo agli uomini. La cosa aveva mandato su tutte le furie i neozelandesi, e vennero chieste spiegazioni all'ambasciata italiana. In seguito venne fatta la pace con la grande azienda torinese, al punto che adesso l'Iveco è fra i più munifici sponsor dei Tutti Neri. Nel 2007 un panificio aveva realizzare un cartone animato in cui a ballare erano biscotti allo zenzero. Ora che la battaglia combattuta in nome del grande capo Te Rauparaha è vinta, il primo ministro John Key ha affermato di non aspettarsi che i Maori possano chiedere diritti di sfruttamento né imporre veti, in particolare nei confronti degli All Blacks.
lilly54
00sabato 14 marzo 2009 19:14
Rugby: Sei nazioni, Italia-Galles 15-20
ROMA - Il Galles ha battuto l'Italia 20-15 in una partita del quarto turno del Sei Nazioni di Rugby giocata allo Stadio Flaminio di Roma


ti61no
00sabato 14 marzo 2009 19:27
volevo vederla,ma non mi è stato possibile [SM=g28000]
dal punteggio sarà stata una bella partita [SM=g1658257]
ti61no
00sabato 21 marzo 2009 21:58
Sei Nazioni all'Irlanda
Italia, cucchiaio di legno [SM=g28000]

Nell'ultima giornata disfatta azzurra al Flaminio. Alla fine sono sette le mete dei transalpini con Chabal, Trinh-Duc, Medard, Heymans, Domingo, e Malzieu. Di Parisse e Marcato gli unici punti degli uomini di Mallett, riconfermato da Dondi. In Galles successo di O'Gara e compagni per il Grande Slam finale
ti61no
00sabato 21 marzo 2009 22:02








C'è anche un "Borat" sugli spalti che non passa inosservato. [SM=x1322616]
giugiu@
00mercoledì 25 marzo 2009 01:17
[SM=g1658258] ho visto l'ultima partita [SM=g27994] mamma mia che [SM=g1717264]
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