@Il messo@
00venerdì 3 maggio 2013 00:59
Mor Vecchia.
*Rullano i tamburi.
Una fila composta da una cinquantina di figure in tabarro, non tutte umane, con dei trombettieri al seguito, marcia verso la piazza e si dispone tutt'intorno. Al centro aspettano alcuni blocchi di pietra.
Quando il rullo di tamburi si interrompe, dai convenuti si distacca un gruppo di militi, alcuni orchi e alcuni umani, che trascinano delle figure lacere e spezzate, sanguinanti e talmente peste da essere quasi irriconoscibili.
Queste vengono assicurate a degli anelli di ferro che vanno dai loro collari ai blocchi di pietra e poi i militi si allontanano, facendo avvicinare verso il centro della piazza un banditore e degli orchi allampanati dallo sguardo colmo di aspettativa: uno per ciascuno dei prigionieri.*
Per ordine di Crash dal Poggio, per aver violato le sue specifiche direttive e aver gettato il discredito sul suo onore di negoziatore nonchè averlo messo in cattiva luce senza motivo operando misfatti in suo nome in Terra di Treon, questi disgraziati bravacci sono condannati senza appello a morte.
*L'araldo torna tra gli altri.
Gli orchi ai blocchi, davanti alle vittime, sguainano delle mannaie da macellaio, sorridendo quando queste iniziano ad urlare, conoscendo la loro sorte prossima e si posizionano mentre i tamburi riprendono a rullare.
I boia iniziano così a macellare vivi i sicari, tagliandoli un pezzo dopo l'altro a partire dai piedi mentre urlano in modo disumano e una litania che si alza dalla folla testimonia l'incantesimo dello sciamano che li sta mantenendo in vita durante il supplizio.
Quando arrivano all'altezza del torace danno un ultimo colpo conficcando le mannaie nel cranio dei condannati, uccidendoli finalmente.
A questo punto le trombe squillano e la processione si dilegua di nuovo oltre la penombra della piazza di Mor Vecchia, verso il buio totale delle strade che la circondano.*