Portimao, Domenica 25 Ottobre 2009
Ben Spies campione del mondo Superbike 2009!
In un week end che ha visto 86.000 spettatori affollare lo splendido impianto di Portimao, il fuoriclasse texano ha vinto gara 1 e amministrato gara 2 con grande sagacia tattica e con il quinto posto ha conquistato un titolo meritato, che lo ha visto imporsi ben 14 volte nelle 28 gare disputate. Haga cade in gara 1 e lascia via libera al rivale. La Ducati si consola con la vittoria di Fabrizio in gara 2.
Gara 1
Gara dominata dall’inizio alla fine da Ben Spies (Yamaha), che ha centrato la sua 14esima vittoria ipotecando il titolo iridato. Il pilota texano, velocissimo al via, ha controllato con grande autorità prima i tentativi di Max Biaggi (Aprilia), quindi aumentando il ritmo ed andando a vincere in solitudine. Grazie al questo risultato, Spies è balzato al comando della classifica con 15 punti di vantaggio su Noriyuki Haga (Ducati), caduto nel corso del settimo giro mentre era quinto e stava rimontando. Sul secondo gradino del podio è salito un ottimo Jonathan Rea (Honda), che ha avuto la meglio nel finale su Biaggi dopo un bel duello. Miglior pilota Ducati al traguardo, quarto, è stato Shane Byrne, grande prova la sua, mentre quinto ha concluso quinto Michel Fabrizio (Ducati), che ha compromesso la sua gara partendo male. Di rilievo la sesta posizione di Leon Camier (Aprilia), ottavo Ruben Xaus con la prima BMW. Fuori gioco entrambe le Suzuki, con Yukio Kagayama caduto e Sylvain Guintoli costretto al ritiro.
Ben Spies: "E' stata davvero una gara difficile, al'inizio sono partito per vincere, stando davanti e non interessandomi a nient'altro. Poi quando ho saputo che Haga era caduto ho capito che dovevo vincere per recuperare piu' punti possibili per gara 2. Una volta che hai un vantaggio, non puoi permetterti di essere stupido e buttare tutto all'aria."
Jonathan Rea: "C'e' voluto un po' di tempo per sistemarmi con le gomme ma quando hanno iniziato a funzionare sono andate bene fino alla fine. La moto andava benissimo e il team ha fatto un ottimo lavoro, non posso che ringraziarli. E' la prima volta che riesco ad avere un risultato simile in gara 1 e sono sicuro di andare bene anche in gara 2."
Max Biaggi: "Forse non sono riuscito a settare la moto nel modo che volevo e ho avuto qualche problema e poi ho fatto anche qualche piccolo errore che mi ha fatto perdere dei decimi. Ma sono comunque contento di questo risultato anche se ho ancora qualche dolore dall'incidente di ieri e pensavo di non riuscire a completare la gara."
Risultati: 1. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 38'15.390 (158,442 kph); 2. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1.697; 3. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 2.113; 4. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 2.757; 5. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 14.753; 6. Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 20.044; 7. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 25.634; 8. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 31.104
Gara 2
Ben Spies (Yamaha) amministra gara 2 e con il quinto posto si laurea campione del mondo 2009.
Partito con l’obiettivo di conquistare almeno il sesto posto, il neo-iridato della SBK ha preferito tenere una posizione defilata, non accettando alcun confronto diretto. Alla fine si è piazzato quinto, posizione che unita al secondo posto di Noriyuki Haga (Ducati), gli ha permesso alla fine di aggiudicarsi il campionato con sei punti di vantaggio. La Ducati si è consolata con la terza vittoria stagionale di Michel Fabrizio, mentre sul terzo gradino del podio è salito Jonathan Rea (Honda). Ancora una grande prestazione per Shane Byrne (Ducati), nuovamente quarto al traguardo. Sesto posto invece per Max Biaggi (Aprilia), autore di una gara spettacolare m con qualche errore di troppo. Nuova prova convincente di Leon Camier (Aprilia), settimo, che ha preceduto Smrz (Ducati) e Troy Corser (BMW). In zona punti entrambe le Suzuki, con Sylvain Guintoli decimo e Yukio Kagayama undicesimo.
Ben Spies: "Come prima cosa devo ringraziare Yamaha per avermi fornito tutti i mezzi necessari per vincere. E' stato fantastico, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare e non e' stato facile perche' il passo di gara era molto veloce e ho visto un paio di piloti che stavano per sorpassarmi. Sapevo che se Nori vinceva dovevo essere almeno sesto cosi ho cercato di evitare situazioni pericolose. E' stato davvero meraviglioso, non potro' mai ringraziare abbastanza la Yamaha e tutti coloro che mi sono stati vicino in questo mio primo anno qui. Me ne rendero' conto nei prossimi giorni!"
Michel Fabrizio: “Abbiamo fatto vedere che io e Jonathan ci saremo il prossimo anno, e che faremo parecchie gare con queste battaglie. Volevo la vittoria, Johnny ha sbagliato qui all’ultima curva, forse gli è scappata la marcia e per me tutto OK. Meno male perché altrimenti sarebbe stato difficile passarlo.”
Noriyuki Haga: "Questo weekend abbiamo avuto problemi con la gomma dietro e nella prima gara abbiamo sbagliato a scegliere la gomma e sono caduto. La seconda gara e' andata abbastanza bene, ero preoccupato per la tenuta delle gomme ma ho iniziato a spingere molto e sono contento del secondo posto. Peccato per oggi per il titolo mancato ma cerchero' di fare del mio meglio il prossimo anno. Complimenti a Ben per il mondiale."
Jonathan Rea: "Con Michel ho lottato per la mio posizione del campionato ed e' stata una bella battaglia e dovevo fare qualcosa nell'ultimo giro, vincere la gara e arrivare quarto in campionato. Ci ho provato in tutti i modi ma ho commesso un errore che ha permesso a Michel di sorpassarmi. Con questo doppio podio e' il mio miglior weekend della stagione."
Risultati: 1. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 38'19.654 (158,148 kph); 2. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1.195; 3. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1.494; 4. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 5.553; 5. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 5.842; 6. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 7.374; 7. Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 9.658; 8. Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 10.434; 9. Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 17.010; 10. Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R 1000 K9 24.509; 11. Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 27.195; 12. Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 34.825; 13. Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 35.135; 14. Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1'01.842; 15. Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1'09.782; 16. Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R 1'30.818
Classifica campionato: 1. Spies 462; 2. Haga 456; 3. Fabrizio 382; 4.Biaggi 319; 5.Rea 315; 6. Haslam 241; 7.Checa 209; 8. Byrne 192; 9. Sykes 176; 10. Smrz 169
Classifica costruttori: 1. Ducati 572; 2. Yamaha 505; 3. Honda 431; 4. Aprilia 329; 5. Suzuki 173; 6. Bmw 141; 7. Kawasaki 76
Noriyuki Haga (2° in classifica, 456 punti)
“E’ tutto il weekend che non siamo totalmente soddisfatti del set up della moto, soprattutto con le gomme, che non mi hanno dato mai un buon feeling. Di solito abbiamo un buon bilanciamento su ogni circuito ma qui, pur non cambiando molto il setting qualcosa non ha funzionato bene. In gara 1 abbiamo montato gomme dure e non hanno funzionato come speravamo, non mi davano il grip necessario per cui è stato difficile frenare e purtroppo sono caduto anche se non stavo forzando tanto. Abbiamo cambiato moto per la seconda manche, per sicurezza, cambiando ovviamente anche le gomme. Abbiamo trovato quindi più grip e ho potuto fare una bella gara. Purtroppo la seconda posizione in gara non è stata sufficiente per conquistare il titolo, ed è un vero peccato, ma devo dire che ho vissuto un bellissimo primo anno con questa mia fantastica squadra che mi ha sempre fornito una buona moto. Ringrazio tutti i miei tecnici, la Ducati, gli sponsor e la Clinica Mobile per tutto il supporto che mi hanno dato in questa stagione. Complimenti a Ben, è stato un rivale fortissimo e anche se l’anno prossimo andrà in MotoGP, sono sicuro che rimarremo amici. Adesso cominceremo subito i test in preparazione 2010. Quest’anno è stata una nuova avventura con la Ducati e continueremo a dare il 100% anche nel 2010.”
Michel Fabrizio (3° in classifica, 382 punti)
“La prima manche è stata molto difficile per me. Ho sbagliato la partenza e ho cominciato a spingere subito per recuperare. Poi, seguendo Nori, ho visto la sua caduta ed ho perso concentrazione per un attimo. Ho fatto di tutto per arrivare vicino al gruppo davanti ma non avevo tanta fiducia nella gomma anteriore e poi, a otto giri dalla fine, anche il pneumatico posteriore ha cominciato a calare. In Gara 2 invece ho fatto una bella lotta con Rea, l’ultima volta che abbiamo corso insieme così, a Misano, è stato lui a vincere, oggi è toccato a me. Jonathan ha fatto un piccolo errore all’ultima curva che mi ha permesso di superarlo e vincere la gara. Mi dispiace molto per Nori, comunque abbiamo dimostrato di essere forti, e secondo me, sia Ben che Nori sono i vincitori perché insieme ci hanno regalato una stagione fantastica, lottando fino alla fine.”
Mondiale Supersport – Missione compiuta per Cal Crutchlow (Yamaha). Grazie al quarto posto, il pilota inglese ha conquistato il titolo iridato alla sua stagione d’esordio nel Mondiale Supersport. La corsa è stata un monologo del suo rivale per il titolo, Eugene Laverty (Honda), che ha fatto alla perfezione il suo dovere ma Crutchlow è stato impeccabile, portando a casa un successo finale meritato. Per quel che riguarda la gara, sul secondo gradino del podio è salito Kenan Sofuoglu (Honda), che ha chiuso il campionato al terzo posto, approfittando anche del ritiro del suo avversario diretto Joan Lascorz (Kawasaki). Giornata importante per la Triumph, che ha visto Garry McCoy salire per la seconda volta sul podio e Chaz Davies piazzarsi settimo. Al quinto posto si è piazzato il sempre concreto Mark Aitchison (Honda), che ha avuto la meglio su Michele Pirro (Yamaha), al suo miglior risultato stagionale. Giornata deludente invece per Massimo Roccoli (Honda), costantemente nelle retrovie, che è caduto nelle fasi finali della gara. La Honda, grazie al successo di Laverty, ha conquistato il titolo costruttori.
Risultati: 1. Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 35'17.044 (156,173 kph); 2. Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 3.443; 3. McCoy G. (AUS) Triumph Daytona 675 13.874; 4. Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R6 15.144; 5. Aitchison M. (AUS) Honda CBR600RR 16.608; 6. Pirro M. (ITA) Yamaha YZF R6 20.008; 7. Davies C. (GBR) Triumph Daytona 675 22.007; 8. Foret F. (FRA) Yamaha YZF R622.034
Classifica campionato: 1. Crutchlow 243; 2. Laverty 236; 3. Sofuoglu 189; 4. Lascorz 163; 5. Foret 123; 6. Pitt 119; 7. West 117: 8. Mccoy 98; 9. Aitchison 93; 10. Fujiwara 73
Classifica costruttori: 1. Honda 297; 2. Yamaha 284; 3. Kawasaki 186; 4. Triumph 114; 5. Suzuki 30.
Superstock 1000 - Xavier Simeon (Ducati) ha suggellato nel migliore dei modi la conquista del titolo a Magny Cours andando a vincere con autorità l’ultima gara a Portimao. Per il pilota belga, che è sempre salito sul podio, si è trattato della quinta vittoria su dieci gara, segnale chiaro della netta supremazia di Simeon e della Ducati. Grande prova di Claudio Corti (Suzuki), che ha fatto il massimo possibile per contrastare il passo del neocampione, prima di dover alzare bandiera bianca a due giri dalla fine e accontentarsi del secondo posto. Sul terzo gradino del podio è salito Javi Fores (Kawasaki), che ha bruciato René Mahr (Suzuki) in volata. Gara sottotono per Maxime Berger (Honda) che, scattato dalla pole, ha commesso un errore non riuscendo poi più a trovare il ritmo. Ha concluso comunque quinto davanti ai francesi Loris Baz (Yamaha) e Sylvain Barrier (Yamaha). Gara da dimenticare per Daniele Beretta (Ducati) che, scivolato nelle fasi iniziali, non è riuscito a conservare il quinto posto in campionato. Altri quattro italiani in zona punti: Fabio Massei (Yamaha), Andrea Antonelli (Yamaha), Federico Sandi (Aprilia) e Denis Sacchetti (Honda).
Risultati: 1. Simeon X. (BEL) Ducati 1098R 21'26.494 (154,198 kph); 2. Corti C. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 3.594; 3. Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 4.566; 4. Mähr R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 4.779; 5. Berger M. (FRA) Honda CBR1000RR 11.496; 6. Baz L. (FRA) Yamaha YZF R1 12.115; 7. Barrier S. (FRA) Yamaha YZF R1 12.166; 8. Jezek O. (CZE) Honda CBR1000RR 16.196
Classifica campionato: 1. Simeon 225; 2. Corti 168; 3. Berger 138; 4. Fores 132; 5. Barrier 92; 6. Beretta 85; 7. Jesek 76; 8. Baz 61; 9. Mahr 48; 10. Giugliano 43
Classifica costruttori: 1. Ducati 225: 2. Honda 172; 3. Suzuki 170; 4. Kawasaki 132; 5. Yamaha 126; 6. Mv Agusta 26; 7. Aprilia 15
Superstock 600 Finale mozzafiato nell’Europeo Superstock 600. Grazie al terzo posto in gara, Gino Rea ha fatto suo il titolo per un solo punto nei confronti di Marco Bussolotti (Yamaha), vincitore davanti a Vincent Lonbois (Yamaha), terzo nella classifica finale di campionato. La gara è vissuta tutta sul duello tra questi tre piloti, che si sono scambiati ripetutamente le posizioni, con un arrivo in volata. Subito fuori dai giochi per il titolo Danilo Petrucci (Yamaha), che non è riuscito ad agganciarsi al terzetto di testa. Buona la prestazione di Nico Morelli (Honda) che ha chiuso all’ottavo posto dietro al francese Florian Marino (Honda). Tra gli italiani a punti anche Riccardo Cecchini (Honda), 12esimo. Da segnalare la caduta nel giro di ricognizione di Eddi La Marra (Honda), che aveva fatto segnare la pole position.
Risultati: 1. Bussolotti M. (ITA) Yamaha YZF R6 18'07.948 (151,948 kph); 2. Lonbois V. (BEL) Yamaha YZF R6 0.455; 3. Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 0.507; 4. Karlsen F. (NOR) Yamaha YZF R6 12.942; 5. Petrucci D. (ITA) Yamaha YZF R6 13.069; 6. Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 13.304; 7. Marino F. (FRA) Honda CBR600RR 13.314; 8. Morelli N. (ITA) Honda CBR600RR 13.630
Classifica campionato: 1. Rea 154; 2. Bussolotti 153; 3. Lonbois 151; 4. Petrucci 146; 5. La Marra 104; 6. Guarnoni 104; 7. Guittet 78: 8. Kerschbaumer 76; 9. Karlsen 43; 10. Morelli 42