Per TITTI75...Buona lettura!!!!!!
Carissima TITTI75,
hai posto proprio una bella domanda! Ti risponderò in base alla mia personale esperienza, senza pretendere che essa sia la verità assoluta. Sorvolo sugli aspetti dottrinali di questo culto, così distante dal cattolicesimo ed intriso di rimembranze massoniche, per concentrarmi sugli aspetti, per così dire, “oggettivi” che ho rilevato. Ma prima. Permettimi di farti un po’ la storia di come sono venuto in contatto con i
“Santi degli Ultimi Giorni”. Tutto comincia un pomeriggio di circa 10 anni fa quando per la via vengo avvicinato da una coppia di giovani ragazzi con evidente accento statunitense che mi salutano; ricambio il loro saluto ed ecco stabilito il contatto! Mi chiedono cosa penso di Gesù e se lo prego nella mia vita (classico inizio di discorso). In sostanza mi invitano a nozze, visto che sono cattolico praticante (seppur, molto fallace) e responsabile di coro della mia parrocchia. Dopo un po’ l’Anziano Maxwell (ricordo ancora il cognome) mi porge l’invito di andare nella loro chiesa per poter pregare Gesù insieme. Ad una cortesia non potevo rispondere che con un’altra cortesia: accettai. Salvo, poi, farmi prendere da comprensibili dubbi di opportunità e da qualche ombra di timore nei confronti di un culto a me poco conosciuto.
Riferii l’accaduto al mio parroco che mi spinse ad accogliere l’invito in quanto un cristiano (ad ancor più, un cattolico) è aperto ad ogni tipo di confronto senza timore alcuno. Semmai avessi avuto qualche dubbio, ne avremmo parlato insieme. Forte di quel sostegno, iniziai a frequentare la chiesa del Ramo di Salerno, a due passi da casa. Quando il Ramo fu soppresso per scarso numero di fedeli (ricordo la commozione che provai, invece di sfregarmi le mani e pensare:
Benone, un “concorrente” in meno!), proseguii gli incontri frequentando il Ramo di Battipaglia. Quello che mi ha meravigliato di più è che questa comunità (ma, ritengo, tutte le comunità Mormoni, visto che ho rilevato la stessa cosa anche presso i Rami di Santa Maria di Castellabate e di Portici) porta scolpito in sé quello che io chiamo
“Il segno di Abramo” cioè, coltiva l’attenzione per
l’accoglienza (da non confondere col
“love bombing” dei TdG). I Mormoni non ti soffocano con la gentilezza, la cortesia, l’amore di facciata;
ti accolgono e ti accettano per quello che sei.
Quando ti ascoltano non lo fanno per pura cortesia o formalità e quando ti pongono delle domande sulla tua fede non stanno ad ascoltarti per compiacerti, ma si vede che vogliono veramente conoscere e capire le dottrine delle altre fedi. Che enorme differenza con altre comunità cristiane che, in teoria, dovrebbero essere molto più vicini di loro a noi cattolici...mi riferisco ad una deludente esperienza avuta con una comunità evangelica di Reggio Emilia. Lì non fu persa occasione da parte di diversi membri di ricordarmi che sono un cattolico, che la mia è la religione che tradisce il Vangelo, che sono intriso di sciocche superstizioni e culti formali, che adoro statue e che seguo dottrine di uomini (il solito cliscè!). Per i Mormoni io sono: Alfredo o
“fratello Alfredo”.
E basta”! Non sono mai stato denigrado, offeso, vilipeso a causa del mio credo e lo stesso vale per la mia famiglia; siamo stati accolti con amore, stima ed amicizia. Abbiamo condiviso occasioni sacre (li ho fatti cantare anche nel coro parrocchiale a Natale) e mondane (compleanni, gite, gare a bowling...); abbiamo riso insieme e pianto insieme; sono stati spesso ospiti a casa nostra così come noi lo siamo stati e lo siamo tutt’ora da loro. Né io né la mia famiglia abbiamo ricevuto pressioni di alcun tipo volte a farci abbracciare la loro religione. Sono rispettosissimi verso chi professa una diversa fede e verso la fede professata (ci siamo scambiati numerosi opuscoli e compendi su diversi temi religiosi e di attualità); non hanno usato su di noi metodi coercitivi o di plagio delle menti. Loro punti di forza sono: Dio, la famiglia, la comunità, il rispetto verso il prossimo, la moralità sostanziale (tutt’altra cosa che moralismo). Qualcuno crede ancora che siano poligami, in realtà sono monogami (solo una frangia ultraortodossa pratica la poligamia..nell’entroterra dello Utah). Certo, la poligamia ha accompagnato parte della loro storia. Ma tant’è, anche nella storia del cattolicesimo ci sono stati casi di papi con figli a carico!!!!!).
Perché continuo a frequentarli, pur rimanendo cattolico, oltre i motivi su ricordati? Me lo sono chiesto molte volte e ho trovato al riguardo diverse risposte maturate in differenti circostanze come quando mi fu rivolta la stessa domanda da un membro del Ramo, ora defunto, che viveva la propria fede con semplicità e passione. Mi chiese perché ero lì se non intendevo convertirmi; la risposta che diedi fu: perché lì si cantavano e lodavano le meraviglie di Dio e si pregava nel nome di Gesù. E, di colpo, mi ricordai due passi del Vangelo che sono stati per me (e lo sono tutt’ora) punti di riferimento della mia scelta. Il primo è tratto da
Lc.9,49-50, quando Giovanni riferì a Gesù che c’era un tale intento a scacciare demoni in suo nome senza essere dei
“loro” e gli apostoli glielo avevano impedito. Ma Gesù risponde di non farlo perché:
“...Chi non è contro di voi, è per voi” . Il secondo brano è tratto da
Mt.18,20:
“Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” . Qui si parla di essere riuniti nome di Gesù, non nel concetto che si ha di lui; ed i Mormoni si riuniscono nel nome di Gesù pur avendo di lui un concetto diverso da quello di noi cattolici. Questo brano lo ricollego ad un altro che si trova in
Mt.16,13-16; dove Gesù chiede agli apostoli cosa dicesse la gente riguardo la sua figura e chi credeva che egli fosse. Pur lodando Simon Pietro per la splendida professione di fede espressa (
“Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”), Gesù non si adira né resta deluso né si lancia in rimproveri verso coloro che lo credono Giovanni il Battista redivivo, Elia, Geremia o qualcuno dei profeti. Anzi, continua a stare tra la gente insegnando e compiendo meraviglie pur sapendo che buona parte di loro aveva un concetto sbagliato sul Figlio di Dio. Concludo col confessare che sono diversi mesi che suono l’organo durante le loro Riunioni Sacramentali; la cosa si è svolta più o meno così: la figlia del Presidente del Ramo, organista ufficiale della comunità, è partita per frequentare l’Università a Teramo. In conseguenza di ciò si sono trovati privi della base musicale che accompagna i loro inni. Evidentemente, il Signore ha voluto
“incastrarmi” una seconda volta (la prima è avvenuta circa 26 anni fa, quando fu il coro dei ragazzi della mia parrocchia a trovarsi senza organista) spingendomi a dare un aiuto ad accompagnare con la musica le preghiere di una comunità di credenti, anche se di fede diversa dalla mia. Ora mi ritrovo a suonare la domenica mattina dai Mormoni alle 11.30 e la sera alle 19.00, nella mia parrocchia! In verità, faccio questo anche perchè ritengo che i cattolici sono debitori nei loro confronti per un evento occorso nel lontano 1883 a St. Gorge, nello Utah; a tal fine, intendo ricambiare un gesto di straordinario altruismo ed amore verso il prossimo compiuto dalla comunità Mormone nei confronti dei cattolici di allora. Questo episodio fa parte della storia dei Santi degli Ultimi Giorni e l’ho scoperta quando, all’inizio della mia frequentazione, compii delle ricerche per documentarmi circa il loro credo e capire meglio la loro dottrina. Già in precedenza, nel 1866, Brigham Young (il Mosè americano) aiutò il reverendo Edward Kelly, uno dei primi sacerdoti cattolici entrati nello Utah, ad ottenere un titolo giuridico valido per acquisire il terreno per una cattedrale (quale esempio di rispetto religioso! Oggi ci sono diversi
“cristiani” che si oppongono alla costruzione di moschee e in spregio alla religione islamica fanno passeggiare allegramente sui terreni scelti per l’edificazione drappelli di maiali!!!!). Successivamente, il reverendo Lawrence Scanlan (vescovo cattolico di Salt Lake City fino al 1915) nel 1873 fu addirittura invitato dai leader mormoni a St. Gorge ad usare il loro tabernacolo come luogo di culto. Timoroso che una parte della Messa cantata avrebbe dovuto essere soppressa in quanto necessitava di un coro capace di cantare in latino, Scanlan apprese meravigliato che il direttore del coro del tabernacolo di St. Gorge si era procurato la musica adatta, e che in due settimane il coro si era messo in condizione di cantare in latino. Il 18 maggio 1883 una Messa solenne cattolica fu cantata da un coro mormone nel tabernacolo di St. Gorge a testimoniare il dialogo esistente tra cattolici e mormoni!!!!
Qualcosa di simile è accaduta il giorno del mio matrimonio; non potendo essere in due luoghi contemporaneamente, il coro fu diretto e le musiche furono suonate all’organo da un mio amico metodista. Così avvenne che un protestante suonò musiche cattoliche nel giorno del mio “Sì!” (compresa l’Ave Maria...). Per queste ragioni io sono un cattolico con forti convinzioni ecumeniche ed un convinto assertore del dialogo interreligioso.
Carissima TITTI75, spero di aver risposto adeguatamente alla tua domanda nella consapevolezza di aver composto ...il classico ”lenzuolo”. Certo, ci sono cose in cui difettano un pò...ma questo potrebbe essere argomento di un successivo post. Per ora mi fermo qui con buona pace tua e di chi coraggiosamente sia riuscito a leggere fino in fondo il mio intervento!!!!
Un fraterno saluto.
Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.