Ma sarò malato?

Nichilista errante
00lunedì 4 febbraio 2008 17:47
Vi racconto un preoccupante sintomo che si ripresenta ogni qual volta entro in libreria e mi appropinquo alla sezione "Poesia": mi dirigo risoluto verso tale sezione con l'intenzione di comprare un bel libro di poesia contemporanea (chessò un Penna, una Spaziani, qualcosa del genere), prendo in mano vari esemplari, li studio, li giro e li rigiro, ma alla fine non resisto e mi butto su un ultra classico del romanticismo inglese, su un decadente russo di metà ottocento, su un realista tedesco di inizio '900. Contate che tale sintomo si presenta da 2 anni tutti i sabato pomeriggio... ma secondo voi sono grave? aiutatemi! [SM=g27819] ave

kerianseray
00martedì 5 febbraio 2008 09:49
[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Mio caro Nichi indubbiamente sei gravissimo, ma siamo tutti qui per darti una mano, non preoccuparti ne verrai fuori.

Il primo consiglio che posso darti è di non andare in libreria il sabato pomeriggio... [SM=g27828]


[SM=g27838] [SM=g27838]
flo.
00martedì 5 febbraio 2008 13:12
Niki....un piccolo suggerimento ce l'avrei....

Perchè non partecipi a qualche corso di ballo ....latino, caraibico, tango...insomma ce n'è quanti ne vuoi...
Vedi un po' tu [SM=g27823]

Baci
flo
tiro stt
00martedì 5 febbraio 2008 15:14

sono malato anch'io!tutti i sabato pomeriggio da oltre due anni
lavoro dalle 4:30 all'una,una e mezzo...preferirei scegliere un
ultraclassico in libreria...(ahahahahah...)
porta a spasso una ragazza e finisce il problema...

altrodase
00martedì 5 febbraio 2008 20:22

Nichi non dare retta a queste voci di sirene profane:
come vedi ti avevo già inserito pur non sapendo del tuo male oscuro tra gli scaffali di una libreria Feltrinelli...quindi continua a girovagare tra le mensole...non si sa mai...prova a pagare i libri a qualche lettrice
...e poi pubblica il tuo "Scontrino di poeta"...non farmi sentire un isolato!

***

Linea A Metropolitana Roma

Direzione Laurentina

Rebibbia
(girare alla larga, non scendere)

Ponte Mammolo
S.M. soccorso
Pietralata
(un anno in periferia con la scuola di Barbiana)

Monti Tiburtini
Qunitnilliani
Tiburtina
(parcheggio auto per gita fuoriporta
o imboscamento per sveltina)

P.zza Bologna
Policlinico
Castro Pretorio
Termini
(tour in libreria Feltrinelli alla ricerca
del libro perduto segnalato dal nichilista
)

Cavour
Colosseo
(contemplazione dei Fori Romani,
gattoni sornioni e gladiatori mascherati)

Circo Massimo
Piramide
(spettacolo serale con donzella appassionata
al teatro omonimo per spettacolo off)

Garbatella
Basilica S. Paolo
Marconi
Eur Magliana
(visita al laghetto e giro di giostra)

Eur Palasport
Eur Fermi
Laurentina
(qualcuno da giovane ha fatto il militare in zona,
qualcuno ci batte ancora)

Posto a sedere riservato agli anziani.


***



Nichilista errante
00giovedì 7 febbraio 2008 07:11
Marilena: ma come faccio a stare lontano dalla libreria [SM=g27825] ?

Flo: non mi è mai piaciuto ballare, però mi piacciono le donne che ballano, perchè mi ispirano... noblesse obligé.

Tiro: io lavoro già tutta la settimana e a volte pure il sabato mattina, per cui almeno il sabato pomeriggio lasciami far quello che voglio [SM=g27822] In più la mia ragazza è sempre con me quando vado in libreria (ha una malattia simile alla mia).

Nando: mi piace questa tua geografia del rimorchio; i libri li devo già pagare alla mia diletta metà, mi sà che sarebbe controproducente pagarli contemporaneamente ad un altra donna [SM=g27828]

nessuno mi ha ancora dato una buona soluzione per il mio problema, sono proprio incurabile? ave



kerianseray
00giovedì 7 febbraio 2008 12:54
Re:
Nichilista errante, 07/02/2008 7.11:

Marilena: ma come faccio a stare lontano dalla libreria [SM=g27825] ?





Beh Nichi, basta che tu non ci vada [SM=g27828]

clodine.
00giovedì 7 febbraio 2008 21:00
Re:
Nichilista errante, 04/02/2008 17.47:

Vi racconto un preoccupante sintomo che si ripresenta ogni qual volta entro in libreria e mi appropinquo alla sezione "Poesia": mi dirigo risoluto verso tale sezione con l'intenzione di comprare un bel libro di poesia contemporanea (chessò un Penna, una Spaziani, qualcosa del genere), prendo in mano vari esemplari, li studio, li giro e li rigiro, ma alla fine non resisto e mi butto su un ultra classico del romanticismo inglese, su un decadente russo di metà ottocento, su un realista tedesco di inizio '900. Contate che tale sintomo si presenta da 2 anni tutti i sabato pomeriggio... ma secondo voi sono grave? aiutatemi! [SM=g27819] ave




Secondo me è normale scegliere buone letture ultra classiche, l'unica cosa grave è il fatto che per te sia il sintomo di qualcosa che non va [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833]
[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] Rassegnati: non ci sono cure!
odiosa
00sabato 9 febbraio 2008 18:59
concordo il pensiero di clodine

Nichi quando sarà il momento dei contemporanei verdai che li compri [SM=g27823] [SM=g27838]
Nichilista errante
00domenica 10 febbraio 2008 21:37
Grazie amiche per la vostra visione consolante, che dimostra la vostra dimestichezza nel curare l'umor nero dei rispettivi compagni. ave [SM=g27811] [SM=g27811]

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