L'importanza di votare

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squall.85
00martedì 5 giugno 2007 13:12
Nonostante il titolo da me scelto, vorrei parlare del nostro diritto di voto in maniera un po' critica.
So che ci sono topic in cui di certo l'argomento è stato già discusso, ma mi sembra significativo aprire un topic apposito (che non mi sembra ci sia).

Ultimamente mi trovo spesso a discutere con un mio amico del significato che ha il nostro voto.
Premetto che entrambi non ci sentiamo rappresentati a pieno dall'attuale politica. Lui è astensionista, io no.

Il suo discorso è: "se non ti senti rappresentato, perché dai il tuo voto a qualcuno?"
Io a questo rispondo che non potremo mai essere rappresentati a pieno da un'altra persona, nessuno la penserà ESATTAMENTE come noi. Quindi cerco il punto di vista più vicino al mio e al tempo stesso cerco attivamente di fare il possibile per convincere "la società" che il mio punto di vista è "il migliore", certamente cercando sempre di essere il più aperto e critico possibile, pronto ad accettare punti di vista prima mai considerati.

Ma il mio personale problema è che purtroppo, sebbene sia un sistema che garantisce più diritti al singolo, rispetto alla monarchia o ad altre "forme di governo", la democrazia è un sistema che trovo molto fallace e da un certo punto di vista, purtroppo, anche più ingannevole, dato che, come diceva spesso la mia professoressa di storia, sempre più frequentemente il nostro voto è solo una "carta bianca" che diamo ai poteri forti per fare e disfare a loro favore.
Sulla fallacità della democrazia vorrei anche rimandare a questi 2 link e invitare, se vi è possibile, a leggere il libro di Piergiorgio Odifreddi "C'era una volta un paradosso", in particolare il capitolo sui paradossi della democrazia. Di seguito il link:

Paradosso di Condorcet

Teorema di Arrow

Sebbene la sua soluzione di non votare seconde me non serva a molto, neanche come atto simbolico (basta pensare alla situazione degli USA, in cui votano in pochissimi e si arriva sempre più a un bipolarismo che sembra sempre più un UNIpolarismo (scusate l'obrobrio linguistico)), in ogni caso, a questo punto la mia tesi atta a sostenere l'importanza del voto vacilla molto.
Nonostante tutto, sarà perché sono cresciuto in una famiglia che mi ha insegnato il valore di questo diritto/dovere, continuo a voler votare.

Vorrei che esprimeste la vostra, aiutandomi anche a farmi chiarezza.
Ribadisco (se non era stato chiaro finora) che ho queste difficoltà perché io sono "a un estremo", ovviamente voi potreste essere ben rappresentati da questa politica "accentrante", ma vorrei che comunque vi metteste nei miei panni per cercare di avvalorare la vostra tesi.

Grazie! [SM=g27823]


EDIT: non riesco a fare il link per il secondo sito, qualcuno dei mod mi sa aiutare?



Gab vede e provvede. [SM=g27830]

[Modificato da El Gab 05/06/2007 13.32]

ivanspider82
00martedì 5 giugno 2007 20:26
premetto che non ho ancora guardato i link.
esprimo in sintesi il mio pensiero:votare è un atto importantissimo sia da un punto di vista ideologico che(anche se sempre meno)concreto;indipendentemente dal sistema elettorale e indipendetemente da cosa si vota esso è una delle massime espressioni di uno stato democratico.
al di la della sfiducia nella classe dirigente non si può avere sfiducia nel percorso millenario che si è fatto per arrivare all'acquisiozione di certi diritti che purtroppo appaiono scontati e della cui importanza sempre meno persone si rendono conto.
in caso specificherò meglio il mio pensiero successivamente.
[SM=x282956]
squall.85
00martedì 5 giugno 2007 22:29
Re:

Scritto da: ivanspider82 05/06/2007 20.26
premetto che non ho ancora guardato i link.
esprimo in sintesi il mio pensiero:votare è un atto importantissimo sia da un punto di vista ideologico che(anche se sempre meno)concreto;indipendentemente dal sistema elettorale e indipendetemente da cosa si vota esso è una delle massime espressioni di uno stato democratico.
al di la della sfiducia nella classe dirigente non si può avere sfiducia nel percorso millenario che si è fatto per arrivare all'acquisiozione di certi diritti che purtroppo appaiono scontati e della cui importanza sempre meno persone si rendono conto.
in caso specificherò meglio il mio pensiero successivamente.
[SM=x282956]



In fondo la penso come te, però si può facilmente obiettare che i sacrifici fatti per ottenere la democrazia non giustificano il fatto che abbia molte falle e purtroppo noi votiamo per eleggere l'attuale classe dirigente e non per rendere omaggio a coloro che hanno giustamente lottato per avere più diritti.
Zahk
00mercoledì 6 giugno 2007 20:00
Io fin'ora ho potuto votare solo alle politiche, e me ne sono pentito. Se potessi tornare non voterei.
Questo non perchè sono un astensionista. Alle elezioni universitarie mi sono interessato, e sono stato uno dei (relativamente) pochi ad andare a votare, perchè, dopo essermi infomato, mi sono accorto che a questo livello i "politicanti" (altri studenti) fanno qualcosa. Hanno fatto si che si avesse l'appello straordinario di Aprile, hanno allungato l'orario delle biblioteche, hanno proposto e propongono iniziative culturali, si mettono a disposizione delle matricole, organizzano incontri e quant'altro. Si fanno il mazzo. Io sento che il partito che ho votato (Sinistra Universitaria, non mi faccio problemi a dirlo) si fa il mazzo per gli studenti.

Poi guardo i nostri politici. Che scelta ho? Un mafioso del cazzo e la sua banda di leccaculo da una parte, un vecchio con le mani in pasta ovunque dall'altra. Un branco di buffoni ultrasettantenni (età media del senato: 74 anni, più alta d'Europa; aggiungiamoci che siamo lo stato europeo con più parlamentari, con lo stipendio più alto e con più privilegi, e nè destra nè sinistra hanno fatto nulla per cambiare questa cosa), sbattuti fuori dalla politica ai tempi di Mani Pulite e perlopiù rientrati della finestra. Da anni dicono le STESSE COSE, le stesse proposte, i soliti giochetti; la politica moderna è divetata un gioco delle parti, in cui l'importante non è migliorare il paese, ma contraddire l'altro. Patetico. Ridicolo.
La mia non è un mero astensionismo banale: io non accetto questa classe politica. La rifiuto. Non voto perchè non sono per questa politica.


Non ho aperto i link perchè sono di fretta, non mi sono spiegato benissimo per la stessa ragione, comunque questo thread mi interessa molto
stealthisnick
00venerdì 8 giugno 2007 13:04
sono d'accordo sull'importanza di votare e questo malgrado mi senta rappresentato a mala pena da me stesso (ne consegue che non mi riconosco in alcun partito politico e in realtà neanche nelle istituzioni democratiche)

rabbrividisco invece davanti ai tentativi di cercare dimostrazioni matematiche per situazioni sociali e in questo caso politiche
squall.85
00lunedì 11 giugno 2007 19:43
Re:

Scritto da: stealthisnick 08/06/2007 13.04
rabbrividisco invece davanti ai tentativi di cercare dimostrazioni matematiche per situazioni sociali e in questo caso politiche



Di certo non descrivono totalmente la realtà, ma sono una buona approssimazione, come tutta la matematica/fisica...
question90
00lunedì 11 giugno 2007 23:40
il voto è un diritto ed un dovere
ivanspider82
00martedì 12 giugno 2007 13:07
Re:

Scritto da: question90 11/06/2007 23.40
il voto è un diritto ed un dovere

la fica è bella e pelosa
montselles.com
00martedì 12 giugno 2007 13:37
Re: Re:

Scritto da: ivanspider82 12/06/2007 13.07
pelosa



beh, non proprio sempre...

e questo vale sia per il 'pelosa' sia per il 'dovere'.

Si potrebbe sapere perchè il voto è un 'dovere' oppure è solo una frase buttata lì a muzzo che non ha fondamento nel cervello di chi l'ha 'partorita'?
ivanspider82
00martedì 12 giugno 2007 13:40
Re: Re: Re:

Scritto da: montselles.com 12/06/2007 13.37


beh, non proprio sempre...

e questo vale sia per il 'pelosa' sia per il 'dovere'.

Si potrebbe sapere perchè il voto è un 'dovere' oppure è solo una frase buttata lì a muzzo che non ha fondamento nel cervello di chi l'ha 'partorita'?

infatti la fica non sempre è pelosa così come non sempre il voto viene considerato un dovere....hai ragione(una volta tanto anche tu [SM=g27821] ).
ho la mia toeria su questo(sul dovere non sul pelo della fissa)....presumo però la tua domanda fosse rivolta a question.
stealthisnick
00martedì 12 giugno 2007 14:52
Re: Re:

Scritto da: squall.85 11/06/2007 19.43

Di certo non descrivono totalmente la realtà, ma sono una buona approssimazione, come tutta la matematica/fisica...



au contraire
la matematica e la fisica sono scienze esatte
al massimo la loro applicazione è un'approssimazione

il problema è che, volendola mettere in termini diversi, le variabili del comportamento umano sono troppe perchè si possa applicare un ragionamento matematico per affrontarle
squall.85
00giovedì 14 giugno 2007 01:47
Re: Re: Re:

Scritto da: stealthisnick 12/06/2007 14.52
au contraire
la matematica e la fisica sono scienze esatte
al massimo la loro applicazione è un'approssimazione

il problema è che, volendola mettere in termini diversi, le variabili del comportamento umano sono troppe perchè si possa applicare un ragionamento matematico per affrontarle



Beh, sì, intendevo che la fisica/matematica sono un'approssimazione della realtà, che invece è molto più complessa.
Anche le variabili del meteo, o quelle per calcolare l'evoluzione del gas interstellare sono troppe, eppure si approssima...

Cmq mi dispiace ma per ora non mi sto facendo molta chiarezza. Steal, tu hai detto che credi nell'importanza del voto, in ogni caso. Perché?

[Modificato da squall.85 14/06/2007 1.47]

question90
00giovedì 14 giugno 2007 19:38
chi ha aperto 'sto topic duceva che era favorevole al voto...

e io lo appoggio..perchè ormai è l'unico mezzo ,anke se poi, alla fine quasi insignificante di democrazia diretta....ormai siamo in una democrazia indiretta...dove le opinioni del popolo contano sempre di meno....( e non so sinceramente se qst forma passiva sia utile o no, io credo di no...

dite la vostyra [SM=x282957]
stealthisnick
00domenica 17 giugno 2007 14:57
Re:

Scritto da: question90 14/06/2007 19.38

è l'unico mezzo ,anke se poi, alla fine quasi insignificante di democrazia diretta....ormai siamo in una democrazia indiretta...dove le opinioni del popolo contano sempre di meno....( e non so sinceramente se qst forma passiva sia utile o no, io credo di no...




[SM=g27820]:
l'italia è una democrazia rappresentativa e non è mai stata una democrazia diretta (che da quello che ne so non si vede dai tempi dell'antica grecia)



Scritto da: squall.85 14/06/2007 1.47

Beh, sì, intendevo che la fisica/matematica sono un'approssimazione della realtà, che invece è molto più complessa.
Anche le variabili del meteo, o quelle per calcolare l'evoluzione del gas interstellare sono troppe, eppure si approssima...

Cmq mi dispiace ma per ora non mi sto facendo molta chiarezza. Steal, tu hai detto che credi nell'importanza del voto, in ogni caso. Perché?



la fisica e la matematica non sono approssimazioni della realtà, ma servono soltanto a descriverla
dove la realtà è troppo complicata sono necessarie delle approssimazioni

le variabili del meteo sono molte soprattutto nelle previsioni a lungo termine, che infatti vengono regolarmente sbagliate
molte di più sono le variabili quando si vuole descrivere un comportamento sociale
se poi ci aggiungi che in teoria l'uomo è capace di ragionare (anche se spesso non utilizza questa sua peculiarità) cercare di descrivere questi fenomeni matematicamente non ha molto senso

il voto è, comunque la si voglia vedere un'opportunità di scegliere, per questo sono sempre andato a votare fino ad oggi quando sono stato chiamato


Scritto da: question90 11/06/2007 23.40
il voto è un diritto ed un dovere



solo io ho la convinzione che se una cosa è un diritto non può essere anche un dovere?
squall.85
00domenica 17 giugno 2007 15:20
Re: Re:

Scritto da: stealthisnick 17/06/2007 14.57
il voto è, comunque la si voglia vedere un'opportunità di scegliere, per questo sono sempre andato a votare fino ad oggi quando sono stato chiamato



Lasciamo perdere la discussione su fisica e matematica, va! [SM=g27822]

La mia questione era proprio su questo però: voglio capire, se la scelta fosse tra 2 mafiosi, tu sceglieresti uno dei 2 o sceglieresti invece di non votare?? Anche quella è una scelta! Capisco che è un esempio estremo (neanche troppo, invero..), ma allora deduco che in fondo l'attuale classe politica non ti delude abbastanza.
Per me vale quest'ultima affermazione, credo, dato che anche io sono andato sempre a votare, finora.
ivanspider82
00domenica 17 giugno 2007 15:21
il voto E' uno strumento di democrazia diretta.
la forma dello stato italiano è una democrazia indiretta.
stealthisnick
00domenica 17 giugno 2007 15:31
Re:

Scritto da: ivanspider82 17/06/2007 15.21
il voto E' uno strumento di democrazia diretta.
la forma dello stato italiano è una democrazia indiretta.



il voto che serve ad eleggere i tuoi rappresentanti è lo strumento della democrazia indiretta



Scritto da: squall.85 17/06/2007 15.20

Lasciamo perdere la discussione su fisica e matematica, va! [SM=g27822]

La mia questione era proprio su questo però: voglio capire, se la scelta fosse tra 2 mafiosi, tu sceglieresti uno dei 2 o sceglieresti invece di non votare?? Anche quella è una scelta! Capisco che è un esempio estremo (neanche troppo, invero..), ma allora deduco che in fondo l'attuale classe politica non ti delude abbastanza.
Per me vale quest'ultima affermazione, credo, dato che anche io sono andato sempre a votare, finora.



la discussione sulla matematica e la fisica era la cosa più interessante

il resto l'ho già espresso più volte in questo forum
comunque
se i due mafiosi fossero uguali in tutto e per tutto sarebbe inutile andare a votate visto che nulla cambierebbe dall'esito del voto
ma se uno fosse meno mafioso dell'altro, per esempio, andrei a votare, considerando il fatto che uno dei due verrebbe comunque eletto indipendentemente dal fatto che io o la maggior parte della gente vada o non vada a votare
ivanspider82
00domenica 17 giugno 2007 15:42
Re: Re:

Scritto da: stealthisnick 17/06/2007 15.31

il voto che serve ad eleggere i tuoi rappresentanti è lo strumento della democrazia indiretta


ho sbagliato nel non specificare la risposta:il voto "può" essere,anche all'interno di una democrazia indiretta,uno strumento di democrazia diretta/partecipativa(come nel caso del referendum).
per le elezioni dei rappresentanti hai ragione tu

[Modificato da ivanspider82 17/06/2007 15.43]

stealthisnick
00domenica 17 giugno 2007 15:47
Re: Re: Re:

Scritto da: ivanspider82 17/06/2007 15.42
ho sbagliato nel non specificare la risposta:il voto "può" essere,anche all'interno di una democrazia indiretta,uno strumento di democrazia diretta/partecipativa(come nel caso del referendum).
per le elezioni dei rappresentanti hai ragione tu



ok il referendum è una forma di democrazia diretta, anche se poi i risultati dei referendum contano meno di tubera in questo forum, visto che vengono regolarmente aggirati
ma da quello che avevo capito quando si parlava di voto s'intendeva le elezioni
ivanspider82
00domenica 17 giugno 2007 15:51
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: stealthisnick 17/06/2007 15.47


ok il referendum è una forma di democrazia diretta, anche se poi i risultati dei referendum contano meno di tubera in questo forum, visto che vengono regolarmente aggirati
ma da quello che avevo capito quando si parlava di voto s'intendeva le elezioni

sul fatto del tipo di voto trattato in questo topic hai ragione tant'è che ti ho detto che ho sbagliato a non specificare ciò che volevo dire.
per il resto io ragionavo semplicemente a livello di principio...è naturale che i risultati vengono aggirati.....come per esempio la formula LA SOVRANITA' APPARTIENE AL POPOLO stia diventanto una mera enunciazione formale
Benny404
00domenica 17 giugno 2007 17:34
Re: Re:

Scritto da: stealthisnick 17/06/2007 15.31
il voto è, comunque la si voglia vedere un'opportunità di scegliere, per questo sono sempre andato a votare fino ad oggi quando sono stato chiamato

se i due mafiosi fossero uguali in tutto e per tutto sarebbe inutile andare a votate visto che nulla cambierebbe dall'esito del voto
ma se uno fosse meno mafioso dell'altro, per esempio, andrei a votare, considerando il fatto che uno dei due verrebbe comunque eletto indipendentemente dal fatto che io o la maggior parte della gente vada o non vada a votare

quoto
question90
00domenica 17 giugno 2007 23:00
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: ivanspider82 17/06/2007 15.51
sul fatto del tipo di voto trattato in questo topic hai ragione tant'è che ti ho detto che ho sbagliato a non specificare ciò che volevo dire.
per il resto io ragionavo semplicemente a livello di principio...è naturale che i risultati vengono aggirati.....come per esempio la formula LA SOVRANITA' APPARTIENE AL POPOLO stia diventanto una mera enunciazione formale




quello che volev o dire io ...ma devo sempre imparare ad esprimermi mewjo... [SM=x282946] [SM=x282946] [SM=x282946] [SM=x282946] [SM=x282946]
belzebu87
00lunedì 18 giugno 2007 01:49
ogni tanto vi tengo d'occhio...mi permetto di intromettermi in questa ghiotta discussione.
Visto che dite più o meno tutti le stesse boiate (ironico&sarcastico) faccio la voce fuori dal coro.
La prof che diceva che oramai votare è sinonimo di dare carta bianca aveva ed ha ragione. Il problema sono i partiti, la loro struttura e la mentalità delle persone che vi sono dentro. Le mie sono generalizzazioni, conosco persone dentro a partiti che non sono poi così male, ma sono una minoranza e non hanno posizioni di rilievo. I partiti sono intrinsecamente mafiosi, la loro gerarchia è dominata dalla sete di potere ed arrivare al vertice fa ovviamente accrescere il potere. Per quanto siano potenzialmente giuste le motivazioni di base portate avanti da un qualsiasi partito, la sua politica finale è fino ad ora risultata quanto meno incongruente con gli ideali di partenza. Credo che questa semplice osservazione sia applicabile a qualsiasi partito con più dello 0,2% di voti su scala nazionale.
Dare un voto ad un partito, ora come ora in Italia, equivale a permettere ai politici ai vertici di tale partito di usarli come meglio crede. Non so quanti di voi che hanno votato a sinistra abbiano approvato il rifinanziamento in Afghanistan o peggio in Iraq, ma quanti deputati e senatori (se avete votato anche per loro) hanno espresso un parere contrario al vostro su questo ed altri temi?
Questo è un esempio pratico, ma anche sulla linea teorica si può dire altro.
Non si tratta di trovare il partito o la persona che la pensi esattamente come te, si tratta di capire come funziona la logica partitica. Purtroppo spesso la parola politica viene usata come sinonimo di partitocrazia e oramai tutti facciamo questo errore quando parliamo. Non dimenticatevi che politica ha significati molto diversi, il più bello, a mio avviso è quello di Don Milani, ovvero individuare un problema e trovare insieme una maniera per risolverlo. Ma questa pratica è evidentemente in disuso. Io non do il mio voto a persone che fanno partitocrazia invece che politica, non do il mio voto a persone che creano problemi invece di risolverli.
Ho votato alle ultime elezioni politiche, ed ho visto che è stato un grande sbaglio. Proprio un grande sbaglio. Mi hanno preso per il culo dall'inizio alla fine. Avevo un motivo serio per votare il partito che ho votato, per una volta ho rinnegato il mio spirito anarchico e mi sono asservito al sistema. Vi giuro, non lo farò più. Votare è un diritto, così come non votare. Io riconosco in pieno che andare a votare significa accettare questo sistema, queste regole. Non credo che sia possibile cambiarle dall'interno, non è bastato tangentopoli e non basteranno altre inchieste, la mafia e la malafede di questi orrendi personaggi e di quelli che verranno dopo di loro non è un gene recessivo. Io scelgo di non accettare il ruolo di consumatore elettorale a cui ci hanno relegato. Mi impegno nel fare politica nel quotidiano e nel privato, nelle piccole cose, conscio del fatto che così otterò più risultati che non facendo una X su un foglio di carta e poi facendomi i cazzi miei per 5 penosi anni. La vera politica sta nella gente, nella consapevolezza di ciò che ci succede attorno.
Come si può fare politica se non si sa nemmeno che cosa succede realmente alle persone che dovremmo andare a votare? Come si può dargli fiducia se magari metà di loro hanno sulla fedina penale reati pendenti come "cospirazione mafiosa" "truffe" o... "falso in bilancio"?
Rispetto la vostra fede nel voto, che in linea di massima potrebbe essere un compromesso accettabile per la civile e pacifica convivenza. Ma non posso fare a meno di farvi notare quello che io vedo.
Poi come al solito, ognuno ha le sue opinioni. Spero che il mio messaggio possa far riflettere qualcuno. Mi sembra che in questo paese ci sia proprio un disperato bisogno di gente che si ferma a pensare...non importa se le vostre conclusioni sono diverse dalle mie...basta che vi fermiate a pensare.

ciao a tutti belli!
squall.85
00lunedì 18 giugno 2007 10:26
Belzebu, ti ringrazio della risposta. [SM=x282973]

Posso dirti che mi fai riflettere ulteriormente. Però ti chiedo, e chiedo a chiunque altro: premesso che io sono per cambiare il sistema ed in generale "le cose", passando, come dici tu, anche, e forse soprattutto, per le piccole azioni quotidiane, a questo punto cos'è il "non voto" se non un mero atto dimostrativo, rivolto tra l'altro a chi, in particolare?

Io resto convinto, anche se con le idee sempre poco chiare, che il voto possa comunque servire a spostare determinati equilibri politici o ad eleggere persone di cui comunque possiamo avere fiducia o rispetto, per quanto questo ci sia sempre più impedito da leggi elettorali volte a ridurre progressivamente la nostra REALE possibilità di scegliere (vedi l'ultima in cui i candidati da eleggere erano scelti dai partiti! Inconcepibile...).
=storto=
00giovedì 21 giugno 2007 18:20
Re: Re:

Scritto da: stealthisnick 17/06/2007 15.31
ma se uno fosse meno mafioso dell'altro, per esempio, andrei a votare, considerando il fatto che uno dei due verrebbe comunque eletto indipendentemente dal fatto che io o la maggior parte della gente vada o non vada a votare



dal punto di vista teorico il tuo discorso non fa una piega.
a mio parere pero',esiste una "questione morale" che non mi permette di votare 2 mafiosi.
pensare di delegare persone che non hanno i requisiti minimi per decidere del mio futuro(non per una questione di capacità ma di integrità morale),mi obbliga ad astenermi dal voto.
belzebu87
00venerdì 22 giugno 2007 17:04
caro storto...
purtroppo pare che siamo rimasti in pochi a considerare ancora importante la morale quando si va a votare. E tra questi io non annovero quelli che votano in nome di una morale per poi utilizzarla solo a fini personali o di partito. Chi ha orecchie per intendere intenda.
D'altronde il voto è per la maggior parte delle persone l'unica possibilità di avere l'illusione che contano qualcosa.
L'ho detto poco sopra, contiamo solo in quanto consumatori, in questo caso consumatori di voti. I nostri punti di vista, da quel poco che ho avuto modo di confrontarmi con te in passato, non sono proprio coincidenti, per cui avremo diverse conclusioni sulla medesima base. La mia è che questo modo di agire della " classe politica" va estirpato. Abbiamo bisogno di ritrovare un metodo attraverso il quale i nostri problemi vengano ascoltati e non posti in secondo piano, quando non vengono assolutamente considerati. Abbiamo bisogno di un sistema che non si dica democratico mentre in realtà si fonda sulla mafia dei partiti e sulle oligarchie dei pochi che contano. Per fare questo, ognuno può prendere la strada che preferisce, chiaramente in più si è e maggiore risulterà la forza dell'azione intrapresa. Ma per me non si cambia un sistema partitico votando un partito, e siccome al momento il voto non può che essere dato ad un partito, io non voto.
Dicono che siamo all'anti-politica. La ritengo una parola orrenda ed un concetto aberrante, ma se questa parola significasse rifiuto dei partiti, allora non posso che dire di essere da questa parte. Altrimenti, per me, la politica è un evento alla base della socializzazione, il cui opposto è l'individualismo anarcoide (e non l'anarchia, badate bene); ritrovare fiducia nella politica non significa dare fiducia ad un partito, significa prendersi le proprie responsabilità, rimboccarsi le maniche e cominciare da noi e dal nostro piccolo a fare una vera rivoluzione: saper prendere sul serio i problemi di chi ci sta accanto e farli propri per trovare una soluzione. Per fare questo i partiti sono irrilevanti, l'unica cosa riolevante è il buon senso...ma anche questo pare che ultimamente scarseggi.
Prendere, come al solito, queste righe come vaneggiamenti in libertà...
=storto=
00venerdì 22 giugno 2007 19:23
Re: caro storto...

Scritto da: belzebu87 22/06/2007 17.04
ritrovare fiducia nella politica non significa dare fiducia ad un partito, significa prendersi le proprie responsabilità, rimboccarsi le maniche e cominciare da noi e dal nostro piccolo a fare una vera rivoluzione: saper prendere sul serio i problemi di chi ci sta accanto e farli propri per trovare una soluzione. Per fare questo i partiti sono irrilevanti, l'unica cosa riolevante è il buon senso...ma anche questo pare che ultimamente scarseggi.
Prendere, come al solito, queste righe come vaneggiamenti in libertà...


è giusto questo il problema....si potrebbe analizzare la causa( o le cause ) che ci hanno portato a questa sistema.
a mio parere la causa principale è la mancanza di conoscienza(dovuto alla disinformazione volontaria ed involontaria) e di spirito di lotta.
non voglio passare per un 68ino(anzi non sono un rivoluzionario di carattere)ma quello che è venuto a mancare col tempo è la voglia di farsi rispettare come persone e come popolo:guardate cos'è successo in francia per la legge 30(una pseudo legge biagi):studenti in rivolta(e gia..il movimento studentesco in italia che fine ha fatto? sti giovani tutto sesso e xbox [SM=x282969] ),partecipazione popolare e la proposta di legge è stata cancellata.
da noi???? qualche movimento dei sindacati e niente piu...la legge biagi è passata.
i nostri politici si sentono al sicuro xke sentono che le conseguenze di ogni loro azione non si riperquioteranno mai su di loro,visto che i primi che dovrebbero controllarli(i loro elettori)o non sannno o al limite si indignano leggendo il corriere della sera.
ovviamente pensare che il problema è solo questo è piuttosto limitante,credo pero che trovare dentro di noi la forza di reagire servirebbe per destabilizzare questo sistema che ci umilia e ci prende in giro.
nella speranza che intanto si propongano UOMINI e non burattini in mano a chissa chi. [SM=g27823]
ivanspider82
00venerdì 22 giugno 2007 21:42
Re: Re: caro storto...

Scritto da: =storto= 22/06/2007 19.23
(anzi non sono un rivoluzionario di carattere)

chi?!?!?!TU!!!! [SM=g27825] Ma se tifi inter!!!!più rivoluzionario di te!!!! [SM=g27821]
=storto=
00venerdì 22 giugno 2007 21:52
Re: Re: Re: caro storto...

Scritto da: ivanspider82 22/06/2007 21.42
chi?!?!?!TU!!!! [SM=g27825] Ma se tifi inter!!!!più rivoluzionario di te!!!! [SM=g27821]


avanti popolo alla riscossa bandiera nerazzurra trionfera!!!
effettivamente poi.. ecco perche recoba è il pupillo di moratti!!!



[Modificato da =storto= 22/06/2007 21.54]

ivanspider82
00venerdì 22 giugno 2007 21:55
[SM=x282946] [SM=x282946] [SM=x282946] [SM=x282946]
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