Re:
campiglia, 30/06/2011 17.12:
Si Sposito lo conosco bene, e' un' ottima persona capace anche di mettersi a lavorare e portare gabbie come ad Ercolano. All' assemblea non ha parlato di sesso degli angeli , ma di problemi legali estremamente attuali ed importanti per l' attivita' degli allevatori e delle associazioni. Ma forse Giuseppe pensa che i problemi si risolvano con le bacchette magiche... e che tutti siano li ad ascoltare noi...
Guido
Ma Guido, mi meraviglio nessuno pensa abbiano la bacchetta magica, figuiriaomoci, il fatto ineludibile, è che danno sempre precedenza a quello che più fa comodo a loro e non agli allevatori. E, come in tutte le cose, fino a quando, non prendi in considerazione un problema MAI lo risolverai.
Cari Dirigenti della FOI ( so bene che leggete Avifauna) venite incontro a noi allevatori è anche vostro interesse. Pensate ad una giostra: si mette il gettone, inizia a girare; i bambini si divertono e giocano; le mamme si rilassano, parlando fra loro; i venditori di dolciumi lavorano; il giostraio guadagna e via così. Ma tutto questo circolo virtuoso da cosa è stato causato? Dal gettone che la mamma ha inserito nella giostra. Il gettone nella nostra F.O.I. siamo noi allevatori che alleviamo e portiamo i canarini in mostra. Ci fermiamo noi, si ferma tutto. Ecco perché le priorità dovrebbero essere ben altre.
Il vento anche nel nostro settore, grazie a Internet e a qualche presidente di Associazione è cambiato c'è voglia di riforme, innovazione, formazione, ricerca, di professionalità. Quello che è andato bene (o si è andato far bene) per 62 anni non è detto che vado ancora bene per altri 62. E' in corso un cambiamento epocale. Il livello culturale medio degli allevatori non è più la quinta elementare. E nessuno ha più le fette di salame sugl'occhi. Non si può più fare finta di niente. Il desiderio di cambiare è inarrestabile, soprattutto tra le nuove leve. C'è grande fermento nel nostro settore.
Noi allevatori F.O.I. del popolo di Internet siamo come la peste nera nel Medioevo: tutti negavano che ci fosse, mettevano gli "infetti" in quarantena, ma il contagio non si fermava.