King Crimson - Thrak

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mariusko
00venerdì 23 dicembre 2005 15:39


THRAK
(Virgin Records 1995)
Genere: Rock


Line-up
- Adrian Belew / guitar, voice, vocal
- Bill Bruford / acoustic & electronic percussion
- Robert Fripp / guitar, mellotron, soundscapes
- Trey Gunn / Stick, backing vocals
- Tony Levin / basses, backing vocals
- Pat Mastelotto / acoustic & electronic percussion


Track listing
1. Vrooom (4:37)
2. Coda: marine 475 (2:41)
3. Dinosaur (6:35)
4. Walking on air (4:34)
5. B'Boom (4:11)
6. THRAK (3:58)
7. Inner garden I (1:47)
8. People (5:53)
9. Radio 1 (0:43)
10. One time (5:21)
11. Radio 2 (1:02)
12. Inner garden 2 (1:15)
13. Sex, sleep, eat, drink, dream (4:48)
14. Vrooom Vrooom (5:37)
15. Vrooom Vrooom Coda (3:00)

Total Time: 56:02



Il rock dei veterani
Quali panorami preferite?
Gli esseri umani sono spesso attratti da esperienze, scenari ed immagini mozzafiato.
La banchisa polare, grandi iceberg, tempeste perfette, imponenti cascate, rupi impervie e gelide rischiarate dalla luna, deserti come oceani infiniti che si tingono di colori irreali al tramonto.
Io no. Per me il posto piu' attraente e' un bianco divano in un salotto che da' su un piccolo giardino, l'odore del mare non lontano che si spande: ebbene si, sono un pantofolaio.

Panorami sonori
Ma quando ascolto musica mi piace che questa entita', la musica appunto, incomba, mi soggioghi, mi trapassi da parte a parte, mi procuri le emozioni forti che non vivo nella realta' per consapevole e convinta indolenza.
E' la legge del contrappasso.
E piu' mi spingo in territori selvaggi piu' sono solo. La gente, musicalmente, si comporta piu' o meno come faccio io nella vita, vuole cose gradevoli, facili, comode, dissetanti, riposanti, di plastica.

Se mi sono sbagliato, allora proseguite nella lettura (e dopo con l'ascolto).

Siamo nel 1994 e Mr. Fripp annuncia la quinta incarnazione del Re Cremisi, il Doppio Trio, la più vitale che il gruppo abbia mai vissuto. Con Fripp ci sono gli stessi compagni del 1981/84: Adrian Belew: chitarra e voce; Tony Levin: bassi e stick; Bill Bruford: percussioni acustiche ed elettroniche; più due eccellenti musicisti come l'elegante e poderoso Trey Gunn, maestro dello stick e rivelazione della scuola di Fripp, il Guitar Craft, e il robusto Pat Mastelotto, già con gli XTC, i Mr. Mister e con Sylvian/Fripp a rinforzare la base ritmica assieme al "troppo" creativo Bruford, che qualche tempo prima, per la sua esuberanza, pare abbia avuto divergenze con il leader, ora rientrate.

Thrak mostra un vigore ed una carica straordinari. Ci precipita in uno stato di lucido e intenso turbamento psichico. Per materializzare cio' il gruppo lascia da parte le sofisticate composizioni dei 3 album precedenti per rinverdire le ardite atmosfere di "Red", coprendo a ritroso una distanza di ben 21 anni.
Si alternano brani duri e sinistri ("Vrooom", "B'boom", "Thrak", "Vrooom vrooom") e momenti rarefatti dallo straordinario coinvolgimento emotivo ("One time", "Walking on air"), ai quali si aggiungono come pulsanti "esternazioni", songs del calibro di "Dinosaur", "People", "Sex sleep eat drink dream" (quest'ultima usata in Inghilterra per la pubblicita' di un profumo), le eccellenti performances tecniche e le consuete pause strumentali. Un ritorno in grandissimo stile, poco altro da dire!

Citando Bruford: "Un album dei King Crimson non svela i tutti i suoi segreti immediatamente". Questo Thrak non fa eccezione , ad ogni ascolto ulteriore si possono cogliere differenti dettagli, sfuggiti all'ascolto precedente.

E ancora, a soccorrermi nella descrizione di un disco non facile, le parole di Adrian Belew: "Io sono una sorta di ambasciatore: nel muro di suono aggressivo, io tendo la mano all'ascoltatore, portandolo dentro la nostra musica e rassicurandolo. Vorrei che i più giovani ascoltassero Thrak per capire quanto la nostra musica è fresca e tagliente; è densa, complessa, melodica e rabbiosa. Non se l'aspettano da questi vecchietti, ne sono certo".

Sul piano tecnico, la notevole esperienza dei musicisti gioca un ruolo determinante: non una singola sbavatura ne' un calo sono presenti, non una minima concessione all'indulgere in autocompiacimenti e patterns accattivanti. Tutto e' controllo e perfezione. Credo che in questo abbia avuto un ruolo importante il supporto offerto dai Real World Studios di Peter Gabriel, dove sono state effettuate le registrazioni, ed il tecnico del suono David Bottrill, che ha reso bene le caratteristiche proprie della musica. Interessante il fatto che Fripp faccia uso del Mellotron in diversi punti (archi, oboe) per conferire atmosfera a certi passaggi.
L'ascolto ovviamente si avvantaggia, e di molto, se l'impianto hi-fi e' di qualita' elevata.

Nonstante la scarsa immediatezza del lavoro, i King Crimson hanno detto di essersi divertiti molto ad incidere questo disco, suonando sempre tutti e sei insieme, senza sovraincisioni, "alla maniera jazz", fondendo le singole esperienze e basandosi su di esse.

Ultima curiosita' la non frequentissima commistione fra musicisti inglesi ed americani.
Bruford: "Nell'ambiente musicale si e' sempre detto che se gli europei avevano delle belle idee, gli americani sapevano suonare. Noi siamo riusciti a mettere insieme le due cose. Del resto, quando gli europei si mettono a discutere, gli americani se ne vanno a bere al bar; a loro importa principalmente di suonare, mentre gli aspetti, diciamo, filosofici spettano a noi. Ne segue quindi che Adrian scrive le melodie e i testi, io e Bob guidiamo la band dal punto di vista intellettuale, e gli americani suonano."

"56'39" di canzoni riguardanti l'amore, la morte, la redenzione e ragazzi maturi che hanno erezioni"

1. Vrooom
Appena percettibile, un violino accenna una malinconica nenia. Si e' portati ad alzare il volume per ascoltare meglio: non lo fate, o le vostre orecchie verranno travolte da li a poco da una tempesta martellante di batteria e suoni distorti, lingue di fuoco lancinanti, in avvitamento incontrollato su se stesse. Le brutali unghiate vengono a tratti addolcite da dolenti note di basso e arpeggi di chitarra come gocce d'acqua da stalattiti.

2. Coda: marine 475
Alcuni pezzi di questo disco hanno una coda. questa e' quella di Vrooom, estenuante come pagaiare controcorrente. Pesantissime rullate (doppie) di batterie rendono penoso l'incedere.

3. Dinosaur
Messe subito le cose in chiaro, veniamo ora al primo pezzo vero e proprio. Qualcuno dice che simboleggia la crisi dell'uomo di mezza eta', quello che da adolescente ha visto nascere un nuovo concetto di arte, emozionandosi all'ascolto del Magical Mistery Tour dei Beatles, poi ha seguito tutto il fluire, l'incattivirsi e lo svuotarsi di quella forma espressiva chiamata rock, "erudito idiota". Chiaramente autobiografica.
"I'm a dinosaur, somebody is digging my bones". Si, ma voi cosa siete?
Come gli elefanti, anche i dinosaursi si muovono e muoiono lentamente fra agghiaccianti lamenti.
Desolata e magnifica.

4. Walking on air
La redenzione arriva per fortuna a questo punto, e le preoccupazioni del giorno svaniscono sotto la coperta di evanescenti nuvole, mentre i sogni diventano realta ai nostri occhi.
Mistica.

5. B'Boom
Parte un pattern di batteria, come un pugile che si riscalda e saltella. Poi il match ha inizio.
Ecco una bella descrizione di Bruford, tratta da una intervista:
" (Domanda)e' difficile capire quello che state facendo; sembra allo stesso tempo intellettuale ed istintivo.
(Bruford)Benissimo! E' esattamente l'effetto che volevamo ottenere. Per quanto riguarda "B Boom" e le ritmiche africane, direi che si tratta di un esercizio di improvvisazione. Pat suona la linea ripetitiva in 6/8, mentre io improvviso sulla sua base, ma sulla metrica piuttosto che sui timbri. Quindi la metrica cambia costantemente, 6/8, 5/8, 5/16, 7/16, 9/16, 3/8, 6/8 e cosi' via. L'effetto e' quello di un cerchio ritmico che ruota all'interno di un altro. La parte successiva del pezzo e' interamente ritmica."

6. THRAK
Continua sulla traccia di B'Boom. I King Crimson si lasciano andare all'improvvisazione e spettrali suoni nascono, lamiere d'acciaio cozzano violentemente, e un'onirico oscuro scenario si apalanca davanti a noi.
Durissima.

7. Inner garden I
La scena si rischiara e, in una calma innaturale, aria gelida riempie lo spazio, "dipinge gli alberi, di vuoto. Quante cose cadono come foglie dagli alberi....."
Rassegnata.

8. People
Uno dei pezzi piu' rappresentativi e originali del disco. Forse l'unico pensiero positivo. La vita e' una molla straordinaria. L'energia vitale si emana da noi fino all'ultima goccia del nostro sangue.
"Guardami scrutami
vestimi cullami
telefonami faxami
ospitami spiami dammi fuoco;
la gente: è la molla
che fa girare il mondo
la gente è la molla
che fa girare e rivoltare il mondo."
Ispirata, indimenticabile.

9. Radio 1
Immersi per alcuni secondi nelle onde elettromagnetiche.

10. One time
Palpitante song. Le alterne fortune della vita conducono gli uomini ad attendere e sperare. Sperare in una mano aperta. Almeno una volta.

11. Radio 2
Ancora esperimenti di trasmissione in onde corte.

12. Inner garden 2
Stessa musica. Le parole invece fanno intendere confuse memorie di remote vacanze romane, di una donna che intratteneva: "sweet is the voice from far away that speaks sotto voce..... "
Nostalgica.

13. Sex, sleep, eat, drink, dream
Le attivita' maggiormente "utili" per l'essere umano in una visione rabbiosa ed alterata.
Vorticosa.

14. Vrooom Vrooom
Ritorna la disciplina, madre dell'improvvisazione (parole di Belew). Con essa, Vroom, un'accellerazione ancora piu' devastante e selvaggia della precedente.
Intrecci di stick bass in progressioni che elevano (o abbassano) a sublimi stati dissociati della mente.

15. Vrooom Vrooom Coda
Fripp uccide il Dinosauro senza pieta', come San Giorgio il drago.


"Tra i ricami delle chitarre e dei bassi si sciolgono note dolcissime incastonate come perle all'interno di un ruvido gioiello; i due batteristi creano un effetto dirompente."
(da una recensione di Alessandro Staiti pubblicata su "Chitarre")

In conclusione un disco ciclopico, smaliziato, denso. Un disco che chiude un ciclo, durato 26 anni, di musica dei King Crimson. Probabilmente il magistrale atto finale di un'era gloriosa.

[SM=x125595] [SM=x125595] [SM=x125595] [SM=x125595] [SM=x125595]

[Modificato da mariusko 24/12/2005 8.38]

Prof V
00sabato 24 dicembre 2005 00:57
[SM=x125585]
Asgeir Mickelson
00lunedì 26 dicembre 2005 00:52
BRAVO, MARIUSKO!
Ho cosumato il doppio cd "B'Boom Live in Argentina", quindi conosco a memoria alcune tracce di questo disco (1, 5, 6, 8, 10, 13, 14, 15) e devo dire che mi bastano [SM=x125629]
mariusko
00lunedì 13 febbraio 2006 01:57
Asgeir Mickelson
00martedì 14 febbraio 2006 22:20
Re:

Scritto da: mariusko 13/02/2006 1.57

che formazione mostruosa! [SM=x125658]
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