John Keats

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vanni-merlin
00giovedì 8 marzo 2007 00:19
John Keats
(1795-1821)



Figlio di un domestico in una locanda di Londra, frequenta la scuola a Entfield ma, rimasto orfano all'età di 15 anni, è mandato come apprendista presso un chirurgo di Edmonton. Nel 1815 si trova a Londra per visitare gli ospedali. Poco entusiasta della professione medica, dopo essere entrato in contatto con alcuni tra i maggiori poeti del tempo, come Leigh Hunt, Hazlitt e Shelley, si rivolge con passione e devozione alla letteratura. La sua prima produzione, alcuni sonetti, appaiono con l'appoggio di Hunt sulla rivista Examiner e il primo libro, "Poems", che esce nel 1817, è considerato già una prova di bellezza e musicalità, nonstante una certa incompletezza e approssimazione. "Endimion", ambizioso poema mitologico in quattro volumi che compone durante un soggiorno sull'isola di Wight e pubblica nel 1818, viene violentemente attaccato sulle riviste letterarie Blackwood e Quarterly Review. Le feroci critiche non inibiscono però la fiducia di Keats nel proprio talento e il desiderio di raggiungere l'immortalità tramite la poesia. Per attenuare i sintomi della tubercolosi ereditaria che lo colpisce precocemente, decide di trascorrere qualche tempo nella regione dei Laghi e in Scozia. In questo periodo alcune sciagure turbano il suo spirito: la morte tragica del fratello Thomas e l'irrequieta passione per Fanny Brawne. Nel 1820 pubblica "Lamnia e altri poemi", una raccolta che contiene le poesie "Isabella", "La vigilia di Santa Agnes", "Hyperion" e le odi "A un usignolo" e "Sopra un'urna greca", quest'ultima composta nel corso di 18 mesi. Questa volta il libro è vivamente apprezzato sul Edinburgh Review. In quegli anni, con la salute già del tutto compromessa, è tormentato anche dalla ristrettezza economica e dall'amore non corrisposto. Nel 1821 decide quindi di partire, insieme all'amico Severn, per quel viaggio in Italia dal quale non è mai tornato. Dopo molte sofferenze, muore infatti a Roma ed è seppellito nel cimitero protestante. Keats è probabilmente il maggior rappresentante del gruppo della seconda generazione dei Romantici inglesi, di quei poeti che sbocciavano precocemente e morivano giovani. Tra gli elementi più sorprendenti che caratterizzano Keats vi sono l'indipendenza con la quale ha intrapreso la propria fomazione poetica, la straordinaria maturità che ha raggiunto in breve tempo grazie all'intensa attività guidata da un'autodisciplina con cui domina i sentimenti e la febbrile intensità creativa. Mentre le sue prime poesie sono pervase da un'immaginazione lussureggiante e da uno straordinario sovrapporsi di imaggini, colori e contrasti, nelle odi Keats supera l'emotività romantica e si appropria dei temi della storia medievale, dell'immortalità e dell'eternità, del rapporto tra arte e vita, dolore e piacere. Anche l'epistolario, in cui esprime liberamente il proprio pensiero sulla poesia e sull'estetica, costituisce una grande ricchezza per la storia della letteratura.


da: www.logoslibrary.eu/pls/wordtc/teatro.w6_home_author.home?code_author=16434...

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