Israele praticamente in guerra

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max/offspring
00martedì 18 luglio 2006 16:45
BEIRUT (Reuters) - Gli aerei da guerra israeliani hanno nuovamente colpito il Libano oggi provocando la morte di almeno 20 persone, mentre gli sforzi diplomatici non sono riusciti a fermare l'attacco di Israele sferrato in risposta al sequestro di due soldati israeliani e all'uccisione di altri 8 da parte degli Hezbollah.
Dopo i bombardamenti aerei, l'esercito israeliano non ha voluto escludere una massiccia invasione via terra nel sud del Libano, sei anni dopo la fine dell'occupazione dell'area, e il ministro degli Esteri israeliano ha dichiarato che i guerriglieri Hezbollah devono liberare i due soldati rapiti senza condizioni.
"A questo punto non pensiamo di dover attivare massicce forze di terra in Libano ma se dovremo farlo, lo faremo . Non lo escludiamo", ha detto a Radio Israele Moshe Kaplinsky, numero due dell'esercito.
"La lotta in Libano finirà entro poche settimane. Non ci vorranno mesi", ha aggiunto.

RILASCIO SOLDATI SENZA CONDIZIONI
Il ministro degli Esteri israeliano Tzipi Livni ha detto che gli Hezbollah devono liberare senza condizioni i soldati rapiti, parlando poche ore dopo che il ministro per la Sicurezza pubblica Avi Dichter aveva dichiarato che Israele potrebbe essere costretto a negoziare il rilascio di prigionieri libanesi per mettere fine alla crisi.
"Credo che alla fine porteremo i soldati a casa e se una delle vie passa per un negoziato sui prigionieri libanesi, penso che arriverà il giorno in cui dovremo considerarlo", aveva detto Dichter a Radio Esercito.
Sette civili, tutti membri di una famiglia inclusi dei bambini, sono stati uccisi e quattro feriti durante un raid aereo che ha distrutto un'abitazione nel villaggio di Aitaroun nel sud del Libano. Altre quattro persone hanno perso la vita in attacchi sempre nel sud.
Un raid su una importante caserma dell'esercito libanese a est di Beirut ha provocato la morte di 10 soldati e il ferimento di 30, riferisce una fonte militare libanese.
L'aviazione israeliana ha colpito i quartieri meridionali di Beirut e una postazione dell'esercito.
Intanto la polizia israeliana ha detto che diversi razzi lanciati da Hizbollah attraverso il confine hanno colpito Haifa. Non ci sono notizie di vittime al momento.

ANNAN, L'UE CONTRIBUISCA CON SOLDATI AD UNA FORZA ONU IN LIBANO
Mentre Israele va avanti con la sua operazione, migliaia di stranieri lasciano il Libano: chi via terra verso la Siria, altri a bordo di navi americane ed europee, dopo la chiusura dell'aeroporto internazionale di Beirut a causa degli attacchi israeliani.
Stanotte sono giunti a Fiumicino altri 182 italiani evacuati dal Libano. Ieri, assieme a 150 stranieri, erano stati trasferiti a Cipro a bordo del cacciatorpediniere della Marina militare "Durand de La Penne", salpato da Beirut.
Oggi il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha chiesto l'invio nel sud del Libano di una forza internazionale più ampia e meglio armata per stabilizzare l'area e dare tempo al governo di Beirut per disarmare Hezbollah.
Annan ha detto che si aspetto che gli Stati europei contribuiscano con soldati alla forza proposta perché si ponga fine agli scontri tra Israele ed Hizbollah e si eviti un conflitto più ampio.
"E' urgente, la comunità internazionale agisca per segnare una discontinuità sul campo", ha detto Annan.
Ha poi dichiarato ai giornalisti al termine di un incontro col presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, che la forza proposta dovrà essere più efficace dell'attuale missione dell'Onu in Libano, che non è stata in grado di mantenere la pace sul confine fra Libano ed Israele.
"La forza sarà più ampia, così la vedo, più grande degli attuali 2000 uomini che abbiamo lì", ha detto Annan. "Mi aspetto una forza che abbia un concetto nuovo e diverso di operare e con diverse capacità".
"Mi aspetto contributi militari dagli Stati europei e da Paesi di altre regioni", ha aggiunto.
Israele ha reagito al rapimento di due suoi soldati e all'uccisione di altri otto in un raid nel nord del Paese il 12 luglio da parte di Hezbollah, gruppo militante sostenuto da Siria e Iran e al governo in Libano.
La risposta israeliana ha provocato la morte di 215 persone, tutti civili ad eccezione di 14. Sono stati attaccati porti, strade, ponti, fabbriche e stazioni di rifornimento, con il più pesante bilancio degli ultimi vent'anni in termini di distruzione per il Libano.
Sabagod
00martedì 18 luglio 2006 16:54
bello Israele.
ingui
00martedì 18 luglio 2006 16:58
Re:

Scritto da: Sabagod 18/07/2006 16.54
bello Israele.

TheRainMaker
00martedì 18 luglio 2006 17:29
La cosa buffa - a mio modesto modo di vedere - è che in giro c'è ancora gente che giustifica - anche solo in minima parte - quei cani schifosi che lanciano missili sui poveracci.
Io credo che ogni persona di buongusto abbia tra le sue massime aspirazioni quella di entrare con una mazza chiodata ad una seduta del governo israeliano e massacrare quelle merde di mazzate.
max/offspring
00martedì 18 luglio 2006 19:58
Re:

Scritto da: TheRainMaker 18/07/2006 17.29
La cosa buffa - a mio modesto modo di vedere - è che in giro c'è ancora gente che giustifica - anche solo in minima parte - quei cani schifosi che lanciano missili sui poveracci.
Io credo che ogni persona di buongusto abbia tra le sue massime aspirazioni quella di entrare con una mazza chiodata ad una seduta del governo israeliano e massacrare quelle merde di mazzate.



Sai com'è. Son protetti dagli USA che a loro volta lanciano missili sui poveracci. Non hanno proprio un bell'esempio...
TheRainMaker
00martedì 18 luglio 2006 20:01
Re: Re:

Scritto da: max/offspring 18/07/2006 19.58


Sai com'è. Son protetti dagli USA che a loro volta lanciano missili sui poveracci. Non hanno proprio un bell'esempio...



Son due contesti diversi.
Cioè anch'io schifo molto più gli ameriCANI rispetto ad arabacci e terroristi vari/presunti, però quella è una situazione più difficile da decifrare secondo me.
max/offspring
00martedì 18 luglio 2006 20:03
Re: Re: Re:

Scritto da: TheRainMaker 18/07/2006 20.01
Son due contesti diversi.
Cioè anch'io schifo molto più gli ameriCANI rispetto ad arabacci e terroristi vari/presunti, però quella è una situazione più difficile da decifrare secondo me.



No si va benissimo. Sono d'accordo al 100%. Però capisci anche che se come esmpio di democrazia segui un paese che per difendersi lancia bombe preventive qua e la poi i risultati si vedono. Se poi ti metti pure a farlo in Medio Oriente dove non è che siano proprio tutti degli amiconi è logico che ti attiri ancora di più l'odio dei paesi confinanti. E' un circolo vizioso: più bombe laciano e più ne dovranno lanciare...
TheRainMaker
00martedì 18 luglio 2006 20:07


Io confido in lui.
Burn down Jerusalem!
Wayne - Fazione Zeta
00martedì 18 luglio 2006 20:34
Re:
Niente, edito, va.

[Modificato da Wayne - Fazione Zeta 18/07/2006 20.36]

DrSandmann
00martedì 18 luglio 2006 21:34
Come al solito evviva il populismo..
Se poi pensate che gli hezbollah siano dei "poveracci" partiamo proprio da un caposaldo di cultura..
E' inutile anche scrivere qualcosa di sensato perchè tanto le risposte sono sempre le stesse...

TheRainMaker
00martedì 18 luglio 2006 21:42
Re:

Scritto da: DrSandmann 18/07/2006 21.34
Come al solito evviva il populismo..
Se poi pensate che gli hezbollah siano dei "poveracci" partiamo proprio da un caposaldo di cultura..
E' inutile anche scrivere qualcosa di sensato perchè tanto le risposte sono sempre le stesse...




I bagnanti sulle spiagge son dei poveracci.
I profughi sulle strade pure.
Non puoi difendere i missili lanciati contro di loro.
Sabagod
00martedì 18 luglio 2006 21:43
vabbè, allora fa bene a bombardare obbiettivi civili se gli hezbollah (quindi non le milizie di stato, ma dei corpi alternativi, per altro fomentati e finanziati da altri paesi) gli rapiscono 3 soldati del cazzo. certo. VIVA.
max/offspring
00mercoledì 19 luglio 2006 01:31
Re:

Scritto da: DrSandmann 18/07/2006 21.34
Come al solito evviva il populismo..



Populismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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La parola populismo può avere numerosi campi di applicazione ed è stata usata anche per indicare movimenti artistici e letterari, ma il suo ambito principale rimane quello della politica.

Il largo uso che i politici e la stampa fanno del termine "populismo" ha contribuito a diffonderne un’accezione fondamentalmente priva di significato: è rilevabile infatti la tendenza a definire populiste parti politiche dal linguaggio poco ortodosso e aggressivo; così come è evidente che la parola viene usata tra avversari per denigrarsi a vicenda – in questo caso si direbbe che "populismo" venga considerato dai politici una sorta di sinonimo di "demagogia".
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Origini del termine

Il termine nasce come traduzione di una parola russa: il movimento populista è stato infatti un movimento politico e intellettuale della Russia della seconda metà del XIX secolo, caratterizzato da idee socialisteggianti e comunitarismo rurale che gli aderenti stimavano legate alla tradizione delle campagne russe.

Allo stesso modo il termine può essere considerato legato al People’s Party, un partito statunitense fondato nel 1892 al fine di portare avanti le istanze dei contadini del Midwest e del Sud confliggenti con le pretese delle grandi concentrazioni politiche industriali e finanziarie, e anch’esso caratterizzato da una visione romantica del popolo e delle sue esigenze.
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Il populismo per la scienza politica

Regimi come quello di Juan Domingo Perón sono stati spesso definiti populisti in quanto costruiti sul rapporto diretto fra il leader e le masse.
Ma al di là di questo e di alcune caratteristiche retoriche, la definizione di populismo è rimasta estremamente vaga, facendone per lungo tempo una comoda categoria residuale, buona per catalogare una grande varietà di regimi difficili da classificare in maniera più precisa ma nei quali era possibile ritrovare qualche elemento comune. Questi elementi erano la retorica nazionalista ed anti-imperialista, l’appello costante alle masse, uno sviluppato potere personale e carismatico del leader. Questa concezione nebulosa del populismo è stata utile durante la seconda metà del Novecento per inserire in una categoria comune vari regimi del Terzo Mondo, come Egitto e India, che non potevano essere definiti democrazie liberali né socialismi reali.

Un’altra accezione di populismo (neanche questa tenta di dare al termine una definizione precisa) è quella che lo rende un “contenitore” per movimenti politici di svariato tipo (di destra come di sinistra, reazionari come progressisti, e via dicendo) che abbiano però in comune alcuni elementi nella retorica utilizzata: attacco alle oligarchie politiche ed economiche e magnificazione delle virtù naturali del popolo (anch’esso mai definito con precisione, e forse indefinibile), le quali sarebbero la saggezza, l’operosità e la pazienza. Il populismo guadagna perciò consensi nei momenti di crisi della fiducia nella "classe politica". Il politologo Marco Tarchi, in "L'Italia populista", ricostruisce le vicende del populismo in Italia, dove i momenti di minima fiducia nella politica (e nei politici) si sono avuti con la Seconda Guerra Mondiale e con lo svelamento della corruzione del sistema politico (le inchieste di Mani Pulite). Si sofferma soprattutto sui due movimenti più schiettamente populisti: l'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini (l'"uomo qualunque" contro l'"uomo politico") e la Lega Nord (il "popolo del nord" contro "Roma ladrona"). Ravvisa elementi di populismo anche nel Partito Radicale, in Forza Italia, nel Movimento Sociale Italiano, nell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, ex magistrato, uomo-simbolo di Mani Pulite.
max/offspring
00mercoledì 19 luglio 2006 01:37
Re:

Scritto da: DrSandmann 18/07/2006 21.34
Se poi pensate che gli hezbollah siano dei "poveracci" partiamo proprio da un caposaldo di cultura..



Non mi sembra che qualcuno abbia detto "poveri terroristi", mi sembra piuttosto che qualcuno si sia lamentato per il fatto che 9 missili su 10 piovano in testa a gente che non centra un cazzo con questa guerra tipo che ne so, donne e bambini.

Che poi a fare così devo dire che Israele si attira proprio le simpatie del mondo medio orientale... [SM=x760749]

E tra l'altro sarebbe l'ora di finirla di risolvere i problemi in una delle zone più calde del mondo a suon di bombe e morti ammazzati.

Che poi non eri proprio te quello che aveva detto che grazie alle guerra in Iraq la situazione si andava normalizzando???
Abbiamo l'Iran che ha praticamente l'atomica, in Iraq 50 morti civili al giorno (tipo oggi), Israele che si pitizza con tutti gli staterelli vicino... Alla faccia della normalizzazione sembra di essere tornati nel '75!!!
max/offspring
00mercoledì 19 luglio 2006 01:38
Re:

Scritto da: TheRainMaker 18/07/2006 20.07

Io confido in lui.
Burn down Jerusalem!



Se mi fa un favore tira tre atomiche belle precise: la prima su Gerusalemme, la seconda su Washington e la terza se la fa esplodere sui cieli di Teheran...
DrSandmann
00mercoledì 19 luglio 2006 09:03
Non capisco cosa vuoi dimostrare con la definizione di populismo. Di fatto nel linguaggio comune populismo sta ad indicare la politica di piazza e degli slogan.

Secondo ancora non capisco cosa c'entri l'Iran e l'atomica. Lì ancora una volta l'errore è dell'Onu ma sicuro c'entrano gli stati uniti. Con gli americani al confine bastava una qualsiasi pressione onu per fermare dall'inizio il progetto iraniano. Ma l'onu è una barzelletta e l'ha dimostrato più volte, partendo da una certa Sbrebenica.

Non ho neanche detto che la reazione israeliana non sia stata esagerata dico solo che è troppo facile giudicare così da lontano perchè tanto Israele è l'unico stato democratico di quella zona.

Israele è in guerra dal 1948 con tutti gli stati arabi. La sua colpa è quella di esistere. La guerra per quanto non sia ufficiale è continua. L'unico motivo per il quale non si vedono più grandi azioni di guerra dall'82 è perchè gli stati arabi non sono in grado di reggere il confronto, perchè per 50 anni hanno solo rimediato batoste. Se avessero ancora gli aiuti sovietici ci sarebbe una guerra dei 6 giorni ogni settimana. Ora si affidano al terrorismo e ad organizzazioni tipo gli Hezbollah.
Ora per quanto alcune reazioni possano essere spropositate forse dovresti anche ragionare nell'ottica di uno stato che è accerchiato, che ha missili iraniani puntati addosso e che subisce offensive terroristiche finanziate direttamente dagli stati vicini. Con gli hezbollah la guerra è iniziata una ventina di anni fa ed è sempre andata così.
Il libano ha ben poco da lamentarsi. E' ovvio che riceva attacchi israeliani se non fa nulla per impedire (anzi incoraggia) che gli hezbollah piazzino batterie missilistiche al confine.
E se c'è una cosa che Israele ha capito in 60 anni di guerra è che gli arabi capiscono solo le maniere forti. Non c'è mai stata nessuna possibilità di negoziato se non da posizioni di disparità. L'unico momento in cui gli arabi hanno trattato è stato quando erano con le spalle al muro. per fare disinstallare i missili dal Libano hanno dovuto, durante la guerra dello Yom Kippur, invadere il sud del libano per poi renderlo in cambio dello smantellamento.

Poi ti ripeto è molto più facile dire "Israele merda, chi cazzo lo difende, hanno ucciso dei civili". Certo Israele ha usato spesso un pugno troppo pesante ma io so per certo che non vorrei essere nei loro panni perchè hanno una situazione troppo difficile da gestire. Avranno sempre l'opinione pubblica contro, perchè si va sempre contro gli stati civili mai contro i dittatori, avranno sempre contro i giudizi dei capi di stato che da lontano guardano e criticano perchè tanto non devono sporcarsi le mani. Una certa Francia ad esempio che quando aveva da difendere suoi interessi c'ha messo poco ad intervenire, tanto che gli aerei arabi sono stranamente Mirage di produzione francese..

Non dico che Israele faccia bene ad usare troppa forza, dico che la situazione è molto più complessa. Questi discorsi si sono fatti anche ai tempi della guerra dei sei giorni, ora a distanza di anni si vede che tanto torto gli israeliani non ce l'avevano. E l'azione era stata ben più pesante..

Ah, le bombe sono l'unico modo di risolvere le cose in medioriente da quando la questione mediorientale è nata. Trovami un solo esempio di quando la soluzione pacifica ha funzionato.

[Modificato da DrSandmann 19/07/2006 9.04]

Min3rv@
00mercoledì 19 luglio 2006 12:15
Re:

Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03
Non capisco cosa vuoi dimostrare con la definizione di populismo. Di fatto nel linguaggio comune populismo sta ad indicare la politica di piazza e degli slogan.

Secondo ancora non capisco cosa c'entri l'Iran e l'atomica. Lì ancora una volta l'errore è dell'Onu ma sicuro c'entrano gli stati uniti. Con gli americani al confine bastava una qualsiasi pressione onu per fermare dall'inizio il progetto iraniano. Ma l'onu è una barzelletta e l'ha dimostrato più volte, partendo da una certa Sbrebenica.

Non ho neanche detto che la reazione israeliana non sia stata esagerata dico solo che è troppo facile giudicare così da lontano perchè tanto Israele è l'unico stato democratico di quella zona.

Israele è in guerra dal 1948 con tutti gli stati arabi. La sua colpa è quella di esistere. La guerra per quanto non sia ufficiale è continua. L'unico motivo per il quale non si vedono più grandi azioni di guerra dall'82 è perchè gli stati arabi non sono in grado di reggere il confronto, perchè per 50 anni hanno solo rimediato batoste. Se avessero ancora gli aiuti sovietici ci sarebbe una guerra dei 6 giorni ogni settimana. Ora si affidano al terrorismo e ad organizzazioni tipo gli Hezbollah.
Ora per quanto alcune reazioni possano essere spropositate forse dovresti anche ragionare nell'ottica di uno stato che è accerchiato, che ha missili iraniani puntati addosso e che subisce offensive terroristiche finanziate direttamente dagli stati vicini. Con gli hezbollah la guerra è iniziata una ventina di anni fa ed è sempre andata così.
Il libano ha ben poco da lamentarsi. E' ovvio che riceva attacchi israeliani se non fa nulla per impedire (anzi incoraggia) che gli hezbollah piazzino batterie missilistiche al confine.
E se c'è una cosa che Israele ha capito in 60 anni di guerra è che gli arabi capiscono solo le maniere forti. Non c'è mai stata nessuna possibilità di negoziato se non da posizioni di disparità. L'unico momento in cui gli arabi hanno trattato è stato quando erano con le spalle al muro. per fare disinstallare i missili dal Libano hanno dovuto, durante la guerra dello Yom Kippur, invadere il sud del libano per poi renderlo in cambio dello smantellamento.

Poi ti ripeto è molto più facile dire "Israele merda, chi cazzo lo difende, hanno ucciso dei civili". Certo Israele ha usato spesso un pugno troppo pesante ma io so per certo che non vorrei essere nei loro panni perchè hanno una situazione troppo difficile da gestire. Avranno sempre l'opinione pubblica contro, perchè si va sempre contro gli stati civili mai contro i dittatori, avranno sempre contro i giudizi dei capi di stato che da lontano guardano e criticano perchè tanto non devono sporcarsi le mani. Una certa Francia ad esempio che quando aveva da difendere suoi interessi c'ha messo poco ad intervenire, tanto che gli aerei arabi sono stranamente Mirage di produzione francese..

Non dico che Israele faccia bene ad usare troppa forza, dico che la situazione è molto più complessa. Questi discorsi si sono fatti anche ai tempi della guerra dei sei giorni, ora a distanza di anni si vede che tanto torto gli israeliani non ce l'avevano. E l'azione era stata ben più pesante..

Ah, le bombe sono l'unico modo di risolvere le cose in medioriente da quando la questione mediorientale è nata. Trovami un solo esempio di quando la soluzione pacifica ha funzionato.

[Modificato da DrSandmann 19/07/2006 9.04]




:notw:
ingui
00mercoledì 19 luglio 2006 12:36
Sabagod
00mercoledì 19 luglio 2006 13:11
Re:

Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03
Non capisco cosa vuoi dimostrare con la definizione di populismo. Di fatto nel linguaggio comune populismo sta ad indicare la politica di piazza e degli slogan.

Secondo ancora non capisco cosa c'entri l'Iran e l'atomica. Lì ancora una volta l'errore è dell'Onu ma sicuro c'entrano gli stati uniti. Con gli americani al confine bastava una qualsiasi pressione onu per fermare dall'inizio il progetto iraniano. Ma l'onu è una barzelletta e l'ha dimostrato più volte, partendo da una certa Sbrebenica.

Non ho neanche detto che la reazione israeliana non sia stata esagerata dico solo che è troppo facile giudicare così da lontano perchè tanto Israele è l'unico stato democratico di quella zona.

Israele è in guerra dal 1948 con tutti gli stati arabi. La sua colpa è quella di esistere. La guerra per quanto non sia ufficiale è continua. L'unico motivo per il quale non si vedono più grandi azioni di guerra dall'82 è perchè gli stati arabi non sono in grado di reggere il confronto, perchè per 50 anni hanno solo rimediato batoste. Se avessero ancora gli aiuti sovietici ci sarebbe una guerra dei 6 giorni ogni settimana. Ora si affidano al terrorismo e ad organizzazioni tipo gli Hezbollah.
Ora per quanto alcune reazioni possano essere spropositate forse dovresti anche ragionare nell'ottica di uno stato che è accerchiato, che ha missili iraniani puntati addosso e che subisce offensive terroristiche finanziate direttamente dagli stati vicini. Con gli hezbollah la guerra è iniziata una ventina di anni fa ed è sempre andata così.
Il libano ha ben poco da lamentarsi. E' ovvio che riceva attacchi israeliani se non fa nulla per impedire (anzi incoraggia) che gli hezbollah piazzino batterie missilistiche al confine.
E se c'è una cosa che Israele ha capito in 60 anni di guerra è che gli arabi capiscono solo le maniere forti. Non c'è mai stata nessuna possibilità di negoziato se non da posizioni di disparità. L'unico momento in cui gli arabi hanno trattato è stato quando erano con le spalle al muro. per fare disinstallare i missili dal Libano hanno dovuto, durante la guerra dello Yom Kippur, invadere il sud del libano per poi renderlo in cambio dello smantellamento.

Poi ti ripeto è molto più facile dire "Israele merda, chi cazzo lo difende, hanno ucciso dei civili". Certo Israele ha usato spesso un pugno troppo pesante ma io so per certo che non vorrei essere nei loro panni perchè hanno una situazione troppo difficile da gestire. Avranno sempre l'opinione pubblica contro, perchè si va sempre contro gli stati civili mai contro i dittatori, avranno sempre contro i giudizi dei capi di stato che da lontano guardano e criticano perchè tanto non devono sporcarsi le mani. Una certa Francia ad esempio che quando aveva da difendere suoi interessi c'ha messo poco ad intervenire, tanto che gli aerei arabi sono stranamente Mirage di produzione francese..

Non dico che Israele faccia bene ad usare troppa forza, dico che la situazione è molto più complessa. Questi discorsi si sono fatti anche ai tempi della guerra dei sei giorni, ora a distanza di anni si vede che tanto torto gli israeliani non ce l'avevano. E l'azione era stata ben più pesante..

Ah, le bombe sono l'unico modo di risolvere le cose in medioriente da quando la questione mediorientale è nata. Trovami un solo esempio di quando la soluzione pacifica ha funzionato.

[Modificato da DrSandmann 19/07/2006 9.04]




ok. riformulo la domanda: perchè bombardare obbiettivi civili con un'altissima probabilità di colpire innocenti?
Nettare
00mercoledì 19 luglio 2006 13:11
Re:

Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03


Israele è in guerra dal 1948 con tutti gli stati arabi.

[Modificato da DrSandmann 19/07/2006 9.04]





da quel poco che so i conflitti israeliani hanno radici ben + lontane no? tipo dall'abbattimento del tempio no? [SM=g27818]
Min3rv@
00mercoledì 19 luglio 2006 13:13
Re: Re:

Scritto da: Nettare 19/07/2006 13.11



da quel poco che so i conflitti israeliani hanno radici ben + lontane no? tipo dall'abbattimento del tempio no? [SM=g27818]



penso che intendesse una dichiarazione di guerra ufficiale [SM=g27819]

credo [SM=g27824]
Sabagod
00mercoledì 19 luglio 2006 13:14
Re: Re:

Scritto da: Nettare 19/07/2006 13.11



da quel poco che so i conflitti israeliani hanno radici ben + lontane no? tipo dall'abbattimento del tempio no? [SM=g27818]



non direi. il tempio l'ha abbattuto Tito nel 70 d.C., mica si può dare la colpa agli Arabi, eh.
Nettare
00mercoledì 19 luglio 2006 13:17
Ok scusate la mia ignoranza allora [SM=g27817]

però è dalle elementari che studio che la questione israeliana di oggi ha origini ben lontane [SM=g27835]

mi informerò meglio cmq! [SM=x760835]
max/offspring
00mercoledì 19 luglio 2006 23:10
Re:

Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03
Non capisco cosa vuoi dimostrare con la definizione di populismo. Di fatto nel linguaggio comune populismo sta ad indicare la politica di piazza e degli slogan.



Di fatto stava ad indicare che hai usato una parola che in quel contesto è praticamente priva di significato.


Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03
Secondo ancora non capisco cosa c'entri l'Iran e l'atomica. Lì ancora una volta l'errore è dell'Onu ma sicuro c'entrano gli stati uniti. Con gli americani al confine bastava una qualsiasi pressione onu per fermare dall'inizio il progetto iraniano. Ma l'onu è una barzelletta e l'ha dimostrato più volte, partendo da una certa Sbrebenica.



Una sola parola: petrolio. Gli USA avevano paura di essere lasciati a secco in caso di guerra contro l'Iran. Diciamo che gli è convenuto così. Per ora...
L'ONU è una barzelletta in mano agli USA, che questo sia chiaro.


Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03
Non ho neanche detto che la reazione israeliana non sia stata esagerata dico solo che è troppo facile giudicare così da lontano perchè tanto Israele è l'unico stato democratico di quella zona.



Democraticissimo...


Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03
Israele è in guerra dal 1948 con tutti gli stati arabi. La sua colpa è quella di esistere. La guerra per quanto non sia ufficiale è continua. L'unico motivo per il quale non si vedono più grandi azioni di guerra dall'82 è perchè gli stati arabi non sono in grado di reggere il confronto, perchè per 50 anni hanno solo rimediato batoste. Se avessero ancora gli aiuti sovietici ci sarebbe una guerra dei 6 giorni ogni settimana. Ora si affidano al terrorismo e ad organizzazioni tipo gli Hezbollah.
Ora per quanto alcune reazioni possano essere spropositate forse dovresti anche ragionare nell'ottica di uno stato che è accerchiato, che ha missili iraniani puntati addosso e che subisce offensive terroristiche finanziate direttamente dagli stati vicini. Con gli hezbollah la guerra è iniziata una ventina di anni fa ed è sempre andata così.
Il libano ha ben poco da lamentarsi. E' ovvio che riceva attacchi israeliani se non fa nulla per impedire (anzi incoraggia) che gli hezbollah piazzino batterie missilistiche al confine.
E se c'è una cosa che Israele ha capito in 60 anni di guerra è che gli arabi capiscono solo le maniere forti. Non c'è mai stata nessuna possibilità di negoziato se non da posizioni di disparità. L'unico momento in cui gli arabi hanno trattato è stato quando erano con le spalle al muro. per fare disinstallare i missili dal Libano hanno dovuto, durante la guerra dello Yom Kippur, invadere il sud del libano per poi renderlo in cambio dello smantellamento.



E tutto quello che hanno fatto dal 1948 ad oggi è stato praticamente inutile in quanto la situazione è la stessa... Forse gli arabi capiranno solo le maniere forti ma non è mai stato fatto nient'altro se non usarle. E naturalmente chi è che ci rimette? I civili, dall'una e dall'altra parte... Il Libano poi mi sembra proprio l'ultimo degli stati da incolpare, fino a ieri era controllato dalla Siria...


Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03
Poi ti ripeto è molto più facile dire "Israele merda, chi cazzo lo difende, hanno ucciso dei civili". Certo Israele ha usato spesso un pugno troppo pesante ma io so per certo che non vorrei essere nei loro panni perchè hanno una situazione troppo difficile da gestire. Avranno sempre l'opinione pubblica contro, perchè si va sempre contro gli stati civili mai contro i dittatori, avranno sempre contro i giudizi dei capi di stato che da lontano guardano e criticano perchè tanto non devono sporcarsi le mani. Una certa Francia ad esempio che quando aveva da difendere suoi interessi c'ha messo poco ad intervenire, tanto che gli aerei arabi sono stranamente Mirage di produzione francese..



Forse in parte è proprio a causa della sua condotta eccesivamente dure che, a mio parere, si trova in queste condizioni. Appena c'è un morto, un sequestro o una bomba partono missili, bulldozzer e carri armati senza tanti complimenti...
Poi sulla vendita delle armi lasciamo stare, i Francesi hanno anche aiutato Israele per costruire l'atomica, al resto c'han sempre pensato gli amici USA...


Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03
Non dico che Israele faccia bene ad usare troppa forza, dico che la situazione è molto più complessa. Questi discorsi si sono fatti anche ai tempi della guerra dei sei giorni, ora a distanza di anni si vede che tanto torto gli israeliani non ce l'avevano. E l'azione era stata ben più pesante..



Non è cambiato niente con l'uso della violenza. Il fatto che Israele stia conducendo l'ennesima guerra ne è la prova. Forse non avevano torto ma così facendo si sono ritrovati punto e a capo pochi anni dopo...


Scritto da: DrSandmann 19/07/2006 9.03
Ah, le bombe sono l'unico modo di risolvere le cose in medioriente da quando la questione mediorientale è nata. Trovami un solo esempio di quando la soluzione pacifica ha funzionato.



Nessuno c'ha mai provato. Ci sono stati solo pochi tentativi a cui sono stati tagliati le gambe da entrambe le parti.

Il torto in questa guerra non stà da una parte sola.
TheRainMaker
00giovedì 20 luglio 2006 00:02
Sandy ma che gazz dici, eddai, non puoi giustificare manco per il cazzo la loro politica, è come tirare un calcio in faccia ad un portatore di handicap che ti ha sputato addosso.
Gli arabacci son gente di merda, sostanzialmente ignoranti, per certi aspetti fermi al medioevo etc., ma sai meglio di me che basterebbe qualche concessione da parte dei cani per far cessare qualsiasi violenza.
Poi che il problema principale sia l'esistenza stessa di Israele mi pare lampante, però ormai è lì e queste azioni non porteranno a risolvere alcun problema, concedere agli arabacci mezza gerusalemme invece sì, solo che non lo fanno.

[Modificato da TheRainMaker 20/07/2006 0.02]

TheRainMaker
00sabato 29 luglio 2006 19:30
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