Sì all'uso dei profilattici quale "male minore" per contrastare l'Aids; prudenza nell'esprimere giudizi sulla fecondazione eterologa ed invito ad approfondire la strada per l'adozione di embrioni, anche da parte delle donne single, pur di impedirne la distruzione. Non ci sono dubbi che il dibattito tra scienza e fede che ha visto protagonisti il cardinale Carlo Maria Martini, uno dei componenti più autorevoli del Collegio Cardinalizio, ed il chirurgo di fama internazionale Ignazio Marino, farà discutere parecchio. All'indomani della contrapposizione tra laici e cattolici a seguito del referendum sulla fecondazione assistita, l'ecclesiastico getta, infatti, ponti importanti sottolineando il "compito formativo della Chiesa", che "é chiamata a formare le coscienze".
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