Gp di Sachsenring 08

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ti61no
00sabato 12 luglio 2008 09:10
Sachsenring: Stoner davanti a tutti



Cambia la pista ma il copione è sempre lo stesso. Anche al Sachsenring Casey Stonerfa segnare il miglior tempo già nella prima sessione di prove libere, come aveva fatto sia a Donington che ad Assen. Bene Valentino Rossi (Fiat Yamaha), terzo a tre decimi dal tempo dell’australiano e benissimo Alex de Angelis (San Carlo Honda Gresini Team) che nell’ultimo giro si piazza al secondo posto con il tempo di 1′22.582.

Il leader della classifica iridata Dani Pedrosa (Repsol Honda) è quarto, ma vicino ai tempi dei primi. Dietro di lui un’altra Honda, quella satellite del Team JiR Scot di Andrea Dovizioso, con Shinya Nakano (San Carlo Honda Gresini Team) a chiudere le prime sei posizioni.

Nella top ten provvisopria entra anche Jorge Lorenzo (Fiat Yamaha), ancora alla ricerca di fiducia in sella alla sua M1, preceduto da Nicky Hayden (Repsol Honda), Colin Edwards (Yamaha Tech3) e Randy de Puniet (Honda LCR). Ultimo il convalescente Loris Capirossi. Ancora in difficoltà Marco Melandri, terzultimo.
ti61no
00sabato 12 luglio 2008 09:15
FP2: Stoner alza ancora l'asticella. Resiste De Angelis. Inseguono le Yamaha. Arrancano le Honda factory
Poi si dice che non c’è battaglia, in questa MotoGP! Basta leggere i tempi. O meglio, basta saperli leggere questi crono di una prima giornata di prove che non dice tutto, ma dice molto. Quando si viaggia a certi livelli (Stoner su tutti, ma anche uno straordinario De Angelis) lo spettacolo è già nella “eccezionalità” della prestazione: da cornice sotto l’aspetto tecnico e agonistico.

Vuol dire che l’evoluzione non si ferma mai e che l’asticella si sposta sempre più in alto. E’ così da sempre, dagli albori delle corse del grande motociclismo. Tutto il resto è solo chiacchiericcio da bar sport. La MotoGP non è corrida. E’ scontro di evoluzione tecnica, tecnologica e agonistica. Il pilota migliore si afferma sempre, alla fine. E il migliore non è il più “matto” ma quello che sa interpretare meglio l’evoluzione.

E’ evidente che se un pilota su una moto fa il miglior tempo ha, almeno in quel momento, qualcosa di più degli altri. Sembra un ragionamento banale. Ma non per tutti, evidentemente.

Quindi: Stoner, anche qui nel toboga del Sachsenring, detta la legge del più forte. Mena duro, il canguro. Assecondato da una Ducati che dire meravigliosa è dire niente. 1′21.582 è un punto di riferimento di fronte al quale si possono frantumare le speranze e i sogni di grandi campioni.

Ed è proprio di fronte a uno stratosferico Stoner, che non perdona, che continua a sfoderare un martellante “più uno” (cioè lima e lima senza sosta decimi e decimi) che acquista valore l’exploit di De Angelis. L’unico, con 1′21.993 a scendere sotto il muro (una diga!) dell’1 e 23. Grande Alex e grande Gresini, la cui eccellenza è pari alla sua modestia.

Poi, onore alle Yamaha, in terza, quarta, quinta posizione con Edwards, Rossi, Lorenzo. La Casa dei tre diapason tenta di reggere l’urto. Ma solo in parte ci riesce, come denota lo scarto fra Stoner e i suoi piloti. Con Rossi che subisce un gap nei confronti dell’australiano di oltre un secondo e due. Un abisso, su un circuito come questo.

La novità non è né l’americano, sempre fortissimo in prova, né Rossi, sempre impegnatissimo a tirar fuori tutto quel che c’è da tirar fuori da se stesso e dal mezzo meccanico. Evidentemente Valentino ha capito bene l’aria che tira e quindi gioca tutte le carte che ha nel mazzo. Saranno sufficienti?

La novità è Lorenzo. Troppo presto, in troppi, fino a stamattina, lo davano quasi per “spacciato”, quanto meno impacciato, addirittura impaurito dai voli precedenti. Ripetiamo: un fuoriclasse non può che tornare sui propri ritmi e Jorge è oramai pronto per tentare di nuovo l’assalto al podio. E, forse, di più.

Bravo anche Nakano, davanti alle due Honda factory di Pedrosa e Hayden. Nono Dovizioso, dodicesimo il rientrante Capirossi. Sugli altri, vedremo meglio domani. Ma non c’è molto da aspettarsi. Specie da Melandri, davvero una pena.



MotoGP - Sachsenring - FP2

01 Casey STONER - AUS - Ducati Marlboro Team - Ducati - 1′21.582
02 Alex DE ANGELIS - RSM - San Carlo Honda Gresini - Honda - 1′21.993
03 Colin EDWARDS - USA - Tech 3 Yamaha - Yamaha - 1′22.463
04 Valentino ROSSI - ITA - Fiat Yamaha Team - Yamaha - 1′22.796
05 Jorge LORENZO - SPA - Fiat Yamaha Team - Yamaha - 1′22.894
06 Shinya NAKANO - JPN - San Carlo Honda Gresini - Honda - 1′22.922
07 Dani PEDROSA - SPA - Repsol Honda Team - Honda - 1′22.974
08 Nicky HAYDEN - USA - Repsol Honda Team - Honda - 1′22.975
09 Andrea DOVIZIOSO - ITA - JiR Team Scot MotoGP - Honda - 1′23.093
10 Randy DE PUNIET - FRA - LCR Honda MotoGP - Honda - 1′23.116
11 Sylvain GUINTOLI - FRA - Alice Team - Ducati - 1′23.209
12 Loris CAPIROSSI - ITA - Rizla Suzuki MotoGP - Suzuki - 1′23.274
13 Toni ELIAS - SPA - Alice Team - Ducati - 1′23.366
14 Chris VERMEULEN - AUS - Rizla Suzuki MotoGP - Suzuki - 1′23.411
15 Anthony WEST - AUS - Kawasaki Racing Team - Kawasaki - 1′23.452
16 Marco MELANDRI - ITA - Ducati Marlboro Team - Ducati - 1′23.698
17 James TOSELAND - GBR - Tech 3 Yamaha - Yamaha - 1′23.864

anto.73
00sabato 12 luglio 2008 11:31
al Sachsenring: così in TV


sabato 12 luglio

Eurosport
ore 13:45 - Grand Prix di Germania, Sachsenring Qualifiche GP

Italia 1
ore 13:50 - PROVE G.P. DEL SACHSENRING - MOTOGP
ore 15:05 - PROVE G.P. DEL SACHSENRING - CLASSE 125 SINTESI
ore 15:20 - PROVE G.P. DEL SACHSENRING - CLASSE 250

domenica 13 luglio

Eurosport
ore 09:45 - Grand Prix di Germania, Sachsenring Warm-Up
ore 10:15 - Grand Prix di Germania, Sachsenring Introduzione
ore 10:45 - Grand Prix di Germania, Sachsenring 125cc
ore 12:00 - Grand Prix di Germania, Sachsenring 250cc
ore 13:15 - Grand Prix di Germania, Sachsenring Moto GP

Italia 1
ore 10:45 - G.P. CATALUNJA - 125
ore 12:10 - G.P. CATALUNJA - 250
ore 14:00 - G.P. CATALUNJA - MOTOGP
ore 15:00 - GRAND PRIX FUORI GIRI

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ti61no
00domenica 13 luglio 2008 23:42
MotoGP qualifiche: Stoner, sempre lui!
Qualifiche da “superpole”, se non altro per la tensione, in una MotoGP sempre più in mano a Casey Stoner e alla Ducati. Ripetiamo quanto già scritto a Doningtont e ad Assen: l’australiano gioca al gatto col topo. Che non significa “facili prestazioni” e giri con “una mano”. Ma dimostrazione di una performance raggiunta da un pilota e da una moto capaci in questa fase di esprimersi con una superiorità indiscutibile, che non perdona.

Poi sarà la gara a dire la sua. E, come sempre, tutto può accadere. Ma oggi la scala dei valori è data da queste qualifiche di non difficile interpretazione. In cima, dopo un “passo” ammazza tutti, Stoner con la frustata dell’1’21. 067. Poi Pedrosa (1’21.420) che si ripete al massimo livello confermando che non è un caso la sua leadership in classifica. Quindi Edwards 1’21.519 (sempre straordinario in qualifica), e, magnifico quarto, un Dovizioso (1’21.656) oramai in grado per qualsiasi prodezza. Bel ritorno di Lorenzo,(1’21.795) quinto, e bravo davvero Randy De Puniet, (1’.21.821) sesto, davanti a Valentino Rossi (1’21.845) solo settimo, costretto domani a partire dalla terza fila e, ce lo aspettiamo, a un inseguimento che renderà infuocata la gara.

Quindi Hayden, poi Nakano e De Angelis, al di sotto delle aspettative. Non bene, ancora, Capirossi, 13esimo. Si ripete la storia negativa e senza più senso di Melandri, 16esimo a oltre due secondi dal suo caposquadra Stoner. Corsa a rischio pioggia, con tutto quel che ne consegue.
ti61no
00domenica 13 luglio 2008 23:46
Trionfo di Stoner, canguro anfibio
La gara: diluvio “bollente”. Voto 8. Più che corsa bagnata è stata una corsa sotto il diluvio, ricca di colpi di scena, specie per le cadute che hanno eliminato gente dal calibro di Lorenzo, Pedrosa, Hayden, Edwards ecc. Ma una corsa che, proprio per le avverse condizioni meteo, esalta su tutti Stoner e Rossi. I due, in qualsiasi condizione, dimostrano di avere una marcia in più. E’ mancato il corpo a corpo per la vittoria. Ma non sono mancati i sorpassi e i duelli che fanno onore alla MotoGP (con tutti i suoi limiti) e ai suoi piloti. Oggi le moto (e le diavolerie elettroniche) contavano poco: questione di manico!

Casey Stoner: canguro anfibio. Voto 10. Quarta vittoria del campione del mondo, ottenuta dopo quattro pole consecutive. Il pilota della Ducati dimostra di essere un vero fuoriclasse in qualsiasi condizione e in circuiti molto diversi fra loro. Martella in prova, martella in qualifica, martella in corsa. Il gran botto di
Pedrosa esalta ulteriormente le qualità dell’australiano (e di Rossi), l’intelligenza tattica e il passo da dominatore anche in condizioni avverse, oggi quasi proibitive. A ogni attacco di Valentino Casey ha risposto con contrattacchi che vanificavano ogni speranza dell’alfiere della Yamaha (voto 9). Un’altra giornata radiosa per il binomio campione del mondo, un altro passo verso il titolo: l’aggancio alla testa è oramai cosa fatta. Stoner-Ducati (voto 10)-Bridgestone (voto 10) sono in una condizione magnifica.

Valentino Rossi: maiuscolo. Voto 9 +. Peccato per il modesto tempo in qualifica e per la “solita” partenza stentata. Rossi ha fatto una corsa di eccezionale livello, una rincorsa stupenda, con magnifici sorpassi e un passo notevolissimo per tutta la gara. Di più, il pesarese, non poteva e non ce ne aveva. Con uno Stoner così, il secondo posto vale tanto. E la riconquista della testa della classifica iridata aiuta anche psicologicamente. Certo è che l’ombra di Stoner è sempre più vicina

Chris Vermeulen: conferma. Voto 8 +. Un bel podio, meritatissimo dopo una gara ineccepibile sotto tutti i profili. Addirittura, nella fase più calda della rincorsa, sembrava possibile l’aggancio con Rossi. Bello il corpo a corpo con De Angelis. Con la pista in queste condizioni Vermeulen è pilota da podio. Non è poco.

Alex De Angelis: c’è. Voto 8 +. Bravo, davvero bravo il sanmarinese. Una gara senza sbavature e portata a termine con saggezza ma con grande determinazione. Virtualmente merita il podio, a pari merito, con Vermeulen. De Angelis sarà una dei protagonisti nella parte finale del campionato.

Andrea Dovizioso: certezza tricolore. Voto 8+. Non sbaglia, non teme nessuno, lotta come un leone, sa gestire le situazioni. Con Alex e Andrea l’Italia della MotoGP può guardare al futuro con grandi speranze. Sono già entrambi realtà.

Loris Capirossi: ritrovato. Voto 7+. Un rientro alla grande per il vecchio, indomito leone. L’imolese non ha mai tirato i remi in barca, non si è risparmiato nella bagarre, ha dimostrato (se ce ne fosse stato ancora bisogno) che in questa MotoGP può ancora dire la sua.

Dany Pedrosa: ko. Voto 4 -. Un errore madornale fa perdere allo spagnolo gara e testa della classifica. Non ci sono scusanti. Pioveva per tutti. E la differenza fra i “grandi” sta proprio nel saper tenere il passo vincente senza strafare e senza volar via. Per Pedrosa una giornata da dimenticare. Anzi un vero disastro che potrebbe addirittura costargli il titolo mondiale.

Jorge Lorenzo: ko ripetuti. Voto 3. Non trova più la misura giusta e continua a inanellare cadute su cadute lo spagnolo. E a rimanere a becco asciutto in classifica. Peccato: partito con grandi velleità e prove maiuscole, Jorge rischia di portare a casa solo un pugno di foglie secche. Urge il colpo d’ala.

Marco Melandri: batte un colpo. Voto 5+. Una caduta che ha tarpato le ali a una corsa promettente. Marco ha inanellato buoni giri con buoni tempi. Non è fuori dal tunnel ma forse è rientrato in “corsa”. In Usa, ultima cianche.
anto.73
00lunedì 14 luglio 2008 20:42
Melandri: "mi sentivo veloce, contento e positivo"


Marco Melandri è davvero sfortunato. Ieri al Sachsenring avrebbe potuto (o dovuto) portare a casa un buon risultato. Autore di una bella rimonta che lo ha visto passare la 16a posizione in griglia fino alla settima posizione è scivolato, tradito dalla pioggia battente.



“Stavolta sono arrabbiato per il mancato possibile risultato, non deluso per non essere stato veloce come è successo altre volte. - ha dichiarato Macio a fine gara - Questa caduta è davvero un peccato perché se è vero che con la pioggia c’è sempre la possibilità d’errore, in quel momento mi sentivo molto bene, le gomme si erano scaldate, la moto stava funzionando bene e stavo risalendo velocemente.”



Ci piace pensare, concedetecelo, che Marco si sia ripreso. Probabilmente se ci fosse stato il sole non l’avremmo visto in rimonta, ma la testa dei piloti è complicata, lo abbiamo scritto più volte. A volte bastano pochi giri per far scattare qualcosa nella testa dei pilota. Speriamo sia accaduto ieri nella testa del ravennate. Se Stoner, in futuro, avrà mai bisogno di uno scudiero, ci piacerebbe che fosse “uno come Melandri“. Il Melandri della rimonta di ieri, o quello della Cina.



Non so quanti piloti avevo superato, sicuramente non pochi, e mi sentivo veloce, contento e positivo e, anche se il gruppo davanti non era molto vicino, vedevo che continuavo a migliorare. Di fatto anche sull’asciutto, sul passo di gara, avevamo fatto dei progressi, quindi adesso vedremo come andrà in America. E’ una bella pista, speriamo di riuscire a partire bene fin da subito”. - ha poi concluso il ravennate.

leggi articolo.....

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ti61no
00martedì 13 gennaio 2009 19:45
Casey Stoner GP Sachsenring 2008
ti61no
00martedì 13 gennaio 2009 19:53
Casey Stoner GP Sachsenring 2008
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