Fallaci è pericolosa, semina odio

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vanni-merlin
00domenica 18 giugno 2006 13:07
BEN JELLOUN ATTACCA LA GIORNALISTA-SCRITTRICE NEL SUO ULTIMO LIBRO

Fallaci è pericolosa, semina odio

16/6/2006
di Susanna Marzolla



MILANO. Il nome compare solo verso la fine del libro, ma la pagina è decisamente tranchante: «Non voglio fare l’elogio del politicamente corretto, dico solo che ci sono libri pericolosi e che bisogna fare attenzione a non esserne contaminati; per esempio il libro di Oriana Fallaci. Questa persona non ama il mondo musulmano. E’ un suo diritto. Ma quando questo diritto si traduce in un libro venduto in milionidi copie allora bisogna diffidarne». E, più avanti: «L’odio non fa progredire il sapere. Al contrario, confonde le piste possibili».

Scrive così Tahar Ben Jelloun nel suo nuovo libro Non capisco il mondo arabo in uscita per Bompiani; dialogo tra sua figlia Mérième, 17 anni, e Lidia, un’immaginaria coetanea italiana. Bolognese, cattolica che, alla fine, innamorata di un leghista e toccata dalla «forza di convinzione» della Fallaci preferisce troncare la corrispondenza.

«Una mediatrice d’odio», così Ben Jelloun definisce la scritrice fiorentina durante la presentazione del libro. Un po’ forte... «Mi spiego. Io ritengo che Fallaci non faccia nulla per dare forza alla pace, alla convivenza tra i popoli. Anzi, eccita le paure, le diffidenze, l’intolleranza. Come dico nel libro, uno scrittore può essere razzista “in quanto individuo” ma non dovrebbe servirsi della letteratura per diffondere messaggi che incitano all’odio razziale».

E se lo fa la soluzione è non pubblicare il libro? «Assolutamente no. L’Italia, come la Francia, ha alla sua base la libertà d’espressione che deve essere garantita, per tutti. Il problema non è questo. Il problema è che un libro come quello di Oriana Fallaci vende un milione di copie, trova ascolto, convince. E’ questo che trovo choccante».

Ma se vende un motivo ci sarà... «Purtroppo certe idee hanno presa. E poi il libro della Fallaci ha trovato un sostegno, una pubblicità incredibili. So benissimo che io non potrei mai vendere un milione di copie. Ma se il Corriere della Sera dedica alla presentazione del libro di Fallaci quattro pagine non sarebbe logico chiedere che ne dedichi altrettante a chi la pensa diversamente? Non un solo autore, ovviamente, ma più autori, più voci che trovino lo spazio necessario. E poi, non solo agli scrittori mi riferisco». A chi? «Un ruolo fondamentale lo possono avere i movimenti per la pace; è da qui che può partire la diffusione di idee antirazziste che sole possono permettere la tolleranza e la convivenza».

Intanto Ben Jelluon ci (ri)prova in prima persona. Nel suo libro affronta di petto tutte le questioni più spinose, anche più imbarazzanti per un arabo-musulmano (l’oppressione femminile, il fanatismo religioso, il terrorismo). Si è documentato leggendo giornali, guardando la tv, anche le trasmissioni più futili o più trash che possono influenzare i giovani. «E’ stato necessario porre, attraverso Lidia, le domande che molti italiani si pongono, forse dopo aver letto e magari apprezzato le tesi esposte con violenza da una affondatrice del mondo arabo e islamico», scrive nella prefazione. A chi si riferisce non è difficile capirlo; e quando deve rispondere su Oriana Fallaci all’immaginaria Lidia lo fa con un’immaginaria e-mail firmata in prima persona.




da: www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200606articoli/6506gi...

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com