Euro: anniversario e accuse per il caro-prezzi

L'euro compie cinque anni. E continua a dover fronteggiare le accuse di chi gli addossa la responsabilità del caro-prezzi percepito dai cittadini europei che, ancora adesso, continuano a rimpiangere le vecchie monete: in Germania ad esempio, il 58% della popolazione - in base ad un recente sondaggio - tornerebbe volentieri al marco, mentre un francese su due (52%) lo ritiene un fatto negativo. Ed anche in Italia sono in molti coloro che continuano a pensare in lire ed a sentirne la mancanza, reputando l'euro il capro espiatorio del caro-vita e, soprattutto, della perdita del loro potere d'acquisto ridottosi, secondo le associazioni dei consumatori, del 35-40%.

Gli arrotondamenti al rialzo avvenuti durante il change-over hanno - secondo i consumatori - alleggerito le tasche dei consumatori italiani di ben 70 miliardi di euro, che sono stati trasferiti "ingiustamente" in quelle dei commercianti. La colpa è da ricercare - spiegano le associazioni -, almeno in Italia, anche nell'elevato numero di monete: non abituati a spiccioli di valore gli italiani, almeno inizialmente, hanno fatto confusione e non sono riusciti a dare il vero valore alle monete, anche per scarsa abitudine. Il cambio 1 euro-1.936,27 lire non ha agevolato il passaggio, rendendo quasi automatico pensare che un euro valesse 2.000 lire. "Al mercato mi rendo conto di quanto costano frutta e verdura, e soprattutto di quanto sono aumentate, trasformando il prezzo in lire: per me un euro vale 2.000 lire", dice Marcellina, pensionata ed ex ristoratrice romana.

"Quando avevo ancora il ristorante, il passaggio dalla lira all'euro ha fatto i salire i prezzi, un po' per arrotondare a cifra tonda - aggiunge - ed un po' perché la frutta, la verdura e tutti i prodotti di base sono aumentati". La nostalgia per la vecchia lira ha spinto alcuni esercizi commerciali italiani ad accettarla anche una volta scaduto il termine della doppia circolazione (28 febbraio 2002): ancora nel 2003 alcuni punti vendita Sma e Cityper di Milano hanno accettato le lire cambiandole in buoni spesa, mentre a in provincia di Salerno, a San Rufo, la farmacia consentiva di pagare le medicine in lire, anche se il resto veniva rigorosamente dato in euro. Pensare nella vecchia moneta per percepire realmente se un prodotto è costoso o meno è ancora un'usanza diffusa fra gli europei.

"Per evitare confusione i francesi ragionano ancora in franchi", afferma Richard, giornalaio parigino, convinto che "era meglio prima" dell'arrivo dell'euro. L'introduzione della moneta unica "ha cambiato molto le cose: tutto è aumentato, siamo diventati più poveri: si lavora di più per guadagnare lo stesso di prima", spiega invece Thomas, titolare di un negozio di scarpe vicino alla Madeleine. Thomas, così come Richard, preferisce alla lunga la vita prima, quando c'era il franco, perché "ci sentivamo più ricchi, anche se era solo una sensazione".

"L'entrata in vigore dell'euro è stata pessima per gli spagnoli perché i prezzi sono quasi raddoppiati. L'aumento è stato del 66% e poi con l'arrotondamento si è arrivati quasi al doppio dei prezzi di prima", denuncia Fidela Peralta, parrucchiera del centro storico di Madrid, che comunque ammette di "aver arrotondato i prezzi del negozio quando l'euro è entrato in vigore: ora però sono due anni che non li aumento".

Secondo Helga Schoppa, proprietaria di un chiosco nel quartiere Kreuzeberg di Berlino, con l'euro "le cose vanno peggio perché la gente ha perso il rapporto con i soldi ed è diventata più prudente prima di spendere. Inoltre, tutto è diventato più caro: i giornali costano almeno il 30% in più e cosi via".


Io non so cosa pensare. I rincari ci sono stati in tutta Europa, ma perchè si guadagna rigorosamente la stessa somma, ma i prezzi sono aumentati - in taluni casi raddoppiati - ?
Parte dei rincari era evitabile? E perchè dopo cinque anni la situazione non è cambiata?

Io sò soltanto che lo stipendio in euro non mi permette di risparmiare come facevo con con la stessa cifra in lire, porca p.....

prima delle elezioni del 2001 berlusconi si mise d'accordo con confcommercio per lasciarle mano libera sul cambio euro-lira, infatti poi le commissioni di controllo prezzi già istituite dal governo precedente non vennero usate e così roba che costava mille lire ha iniziato a costare 1 euro

Si, ma ora?
I piccoli risparmiatori non esistono più; si incentiva a pagare a rate od a chiedere prestiti.
Comprare una casa equivale ad una utopia, non vedo che futuro possano avere per esempio le giovani coppie.
I ricchi però sono sempre ricchi.
c'è una disparità sociale paurosa, mi sembra quasi la Francia del re sole...

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Scritto da: Hareios 07/01/2007 14.28
Si, ma ora?
I piccoli risparmiatori non esistono più; si incentiva a pagare a rate od a chiedere prestiti.
Comprare una casa equivale ad una utopia, non vedo che futuro possano avere per esempio le giovani coppie.
I ricchi però sono sempre ricchi.
c'è una disparità sociale paurosa, mi sembra quasi la Francia del re sole...

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bhe, l'indebitamento è copa dei singoli...
se ti prendi un TV a cristalli liquidi da 2500€ solo perchè lo puoi pagare a rate, ma guadagni 800€ al mese sei un imbecille, e meriti di morire di fame!

è anhe persò sbagliato consentire di rateizzare tutto, perfino cellulari da 200€ a rate..
io le cose le compro se ho i soldi, non mi vado certo a indebitare, se non per la casa e per la macchina!

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Scritto da: Lpoz 07/01/2007 15.18


meriti di morire di fame!

è!

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si,mentre ci sono i negozianti che speculano sull'euro indisturbati e un evasione fiscale spaventosa è un poveraccio che non può avere una tv che deve morire di fame
prima facciamo a pezzi questi parassiti e poi parliamo di chi deve o non deve soffrire la fame

I commercianti però non vogliono essere considerati evasori...non si può fare di tutta un'erba un fascio.
Ma di certo non sono i dipendenti a stipendio fisso a poter evadere...Quindi i "piccoli evasori", che evadono tanti soldi da potercene fare 3 di finanziarie, non sono effettivamente i commercianti?
E un partito che vuole combattere l'evasione fiscale seriamente, non si troverà secondo voi contro una buona parte dell'elettorato?
Non sorprende dunque la presenza di partiti che per voti non solo non combattono, ma favoriscono anche l'evasione fiscale...

Ma lasciamo perdere le TV al plasma...io, mettiamo, ho una bella ragazza con la quale voglio mettere su famiglia (qualcuno di recente aveva ribadito che la famiglia è alla base della nazione). Vorrei quindi dei figli, e, magari, una casa in cui abitare.
Dunque o io mi fidanzo con Paris Hilton, oppure la casa me la scordo, perchè costano troppo, senza ma e però!
Mia nonna col duro lavoro e con la pensione di mio nonno (reduce) è riuscita a comprare una casa più che dignitosa, ma io non ho nemmeno questa possibilità, la casa o la pago in affitto o in rate di 100 anni!
Altro che Tv al plasma!

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Scritto da: Pius Augustus 07/01/2007 15.31


si,mentre ci sono i negozianti che speculano sull'euro indisturbati e un evasione fiscale spaventosa è un poveraccio che non può avere una tv che deve morire di fame
prima facciamo a pezzi questi parassiti e poi parliamo di chi deve o non deve soffrire la fame

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ti puoi comprare un tv 15 pollici a tubo catodico..
con 100€ lo prendi, senza necessità di indebitarsi!

Ripeto che non sono certo questi i veri problemi...un tempo si risparmiava su mesi di lavoro per comprare un televisore, ora io in camera mia c'ho un apparecchio da 70€ che non da problemi, tuttavia un tempo il piccolo risparmiatore, pur compiendo grandi sacrifici, poteva coglierne il frutto, ora invece il piccolo risparmiatore è, praticamente, scomparso.