Disordini in Francia!

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ingui
00sabato 5 novembre 2005 01:25



Bottiglia incendiaria su un bus con 50 passeggeri a bordo
Ancora disordini, dilagano gli scontri
519 macchine incendiate nei diversi sobborghi di Parigi e 27 autobus bruciati. Violenze anche a Digione

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Pompieri impegnati nella notte a Parigi (Ap)
PARIGI - Ancora una notte di violenze nelle periferie di Parigi, dove altre centinaia di veicoli sono stati dati alle fiamme e scontri hanno opposto le forze dell'ordine ai giovani in rivolta. Si conta che 519 macchine siano state incendiate nei diversi sobborghi della città, oltre ai 27 autobus bruciati in un deposito nel dipartimento di Yvelines, dove centinaia di agenti antisommossa sono stati dispiegati per cercare di contenere le violenze.

ATTACCO AL BUS - Emergono intanto dettagli su fatti avvenuti nei giorni scorsi. Mercoledì sera a Sevran, nella Seine-saint-denis, un centinaio di giovani ha accerchiato un autobus che stava ripartendo dopo una fermata nei pressi di una stazione ferroviaria. Dopo aver costretto il conducente a fermare il veicolo piazzando in mezzo alla strada dei contenitori in fiamme, i giovani hanno spaccato i vetri dell'autobus e hanno lanciato all'interno una bottiglia incendiaria. Il conducente ha allora ordinato ai passeggeri, circa cinquanta persone, di scendere dal veicolo, fermandosi poi ad aiutare una signora disabile sulla cinquantina. Secondo la testimonianza fornita dal conducente, mentre quest'ultimo aiutava la donna a scendere, un ragazzo sarebbe salito per aspergerli con benzina e successivamente, altri avrebbero lanciato degli stracci in fiamme all'interno dell'autobus. La donna ha riportato ustioni di 2/o e 3/o grado sul 20% del corpo e il conducente, uscito oggi dall'ospedale, è stato medicato per leggere ustioni al viso e altre più gravi alla mano. «I ragazzi - spiega la polizia - volevano bruciare delle persone. È un tentativo di omicidio». Dopo l'attacco all'autobus, i giovani responsabili hanno continuato la loro opera distruttrice dando alle fiamme il centro sociale di Sevran.

CONTINUI SCONTRI La violenza è scoppiata nonostante le speranze che le festività per la fine del Ramadan avrebbero riportato calma tra i rivoltosi, molti dei quali musulmani o nordafricani, che protestano contro quella che per loro è discriminazione razziale, che li costringe al ruolo di cittadini di serie B. Circa un migliaio di agenti hanno presidiato le zone povere della periferia, ma bande di giovani coi volti coperti hanno riempito le strade in tarda serata.: l'area maggiormente interessata è stata anche questa volta quella del Dipartimento di Seine-Saint-Denis, dove tre depositi sono stati distrutti dalle fiamme appiccate dai vandali. Danni sono stati registrati anche nei Dipartimenti di L'Essonne, Val d'Oise e Yvelines: oltre ai veicoli, al deposito di autobus, sono stati dati alle fiamme scuole, stazioni di polizia uffici governativi. La polizia antisommossa in alcuni casi è stata accolta a colpi di arma da fuoco, come testimoniano i segni lasciati dai proiettili su un'auto delle forze dell'ordine che pattugliava una delle banlieues di Parigi.
Tra gli agenti si registrano cinque feriti - colpiti dalle sassaiole ingaggiate dai giovani - mentre numerosi sono stati gli arresti. Gli scontri sono iniziati il 27 ottobre a seguito della morte accidentale di due giovani dopo un intervento della polizia. «Non tollereremo queste esplosioni di violenza, ma al tempo stesso porteremo avanti il dialogo per trovare soluzioni», ha assicurato ieri il primo ministro Dominique de Villepin, definendo prioritario il ripristino dell'ordine pubblico.
Stanotte per la prima volta i disordini si sono registrati fuori dalla regione parigina - gruppi di giovani hanno fuoco ad auto a Digione, a Rouen e nella zona del Bouches-du-Rhone, nel sud della Francia. Giovedì sera, gli amministratori locali delle zone luogo dei disordini hanno criticato apertamente l'incertezza e l'opportunismo politico di alcuni esponenti nazionali, dopo che il primo ministro Dominique de Villepin li ha informati su "piano d'azione per le periferie" che punta a presentare nelle prossime settimane. «Molti di noi gli hanno detto che questo non è il momento per l'ennesimo piano», dice Jean-Christophe Lagarde, sindaco di Drancy, comune dell'area dove si ripetono i disordini. «Ci basta solo un morto e la situazione andrà fuori controllo». Manuel Valss, sindaco di Evry, a sud di Parigi, dice: «Temiamo che quello che sta accadendo a Seine Saint Denis si diffonda. Dobbiamo dare a questa gente un messaggio di speranza».



ingui
00sabato 5 novembre 2005 01:26

il1985
00sabato 5 novembre 2005 11:03
Strano che una parte così lunga parli delle reazioni di chi fa guerriglia mentre per i poliziotti dica solo "Gli scontri sono iniziati il 27 ottobre a seguito della morte accidentale di due giovani dopo un intervento della polizia". Come sempre c'è da pensarci un po' prima di decidere da che parte stare..
Certo è che le reazioni sono esagerate e che tuttavia senza manifestazioni forti non si raggiunge mai nessuno scopo
ingui
00sabato 5 novembre 2005 13:03
Giusto.


Vado ad incendiare anche io qualche automobile.
ingui
00sabato 5 novembre 2005 13:05
ATTACCO AL BUS - Emergono intanto dettagli su fatti avvenuti nei giorni scorsi. Mercoledì sera a Sevran, nella Seine-saint-denis, un centinaio di giovani ha accerchiato un autobus che stava ripartendo dopo una fermata nei pressi di una stazione ferroviaria. Dopo aver costretto il conducente a fermare il veicolo piazzando in mezzo alla strada dei contenitori in fiamme, i giovani hanno spaccato i vetri dell'autobus e hanno lanciato all'interno una bottiglia incendiaria. Il conducente ha allora ordinato ai passeggeri, circa cinquanta persone, di scendere dal veicolo, fermandosi poi ad aiutare una signora disabile sulla cinquantina. Secondo la testimonianza fornita dal conducente, mentre quest'ultimo aiutava la donna a scendere, un ragazzo sarebbe salito per aspergerli con benzina e successivamente, altri avrebbero lanciato degli stracci in fiamme all'interno dell'autobus. La donna ha riportato ustioni di 2/o e 3/o grado sul 20% del corpo e il conducente, uscito oggi dall'ospedale, è stato medicato per leggere ustioni al viso e altre più gravi alla mano. «I ragazzi - spiega la polizia - volevano bruciare delle persone. È un tentativo di omicidio». Dopo l'attacco all'autobus, i giovani responsabili hanno continuato la loro opera distruttrice dando alle fiamme il centro sociale di Sevran.



Aspetto la reazione di uno a caso di questo forum.
il1985
00sabato 5 novembre 2005 13:06
Re:

Scritto da: ingui 05/11/2005 13.03
Giusto.


Vado ad incendiare anche io qualche automobile.



Se leggi il mio post ho scritto che hanno esagerato.
ingui
00sabato 5 novembre 2005 13:09
lo capisco il tuo post, vuoi valutare bene il caso, fai ottimamente e mi pare giusto però mi sembra palese chi sia dalla parte del torto.
Sabagod
00sabato 5 novembre 2005 13:12
manganellate. e lo dice uno di centro-sinistra.
ingui
00sabato 5 novembre 2005 13:28
lo so Saba che il primo pensiero a queste cose sono le manganellate. io penso a ben peggio delle manganellate.


Perô pensandoci bene peggiorerebbe solo le cose una rivolta armata della polizia.


Quindi o si risolve ora quello che è andato sempre peggio negli ultimi decenni ( [SM=x760749] ) o si va a rastrellarli uno per uno.

Sperando che Parigi non venga presa da esempio in altre città.





-------------------
Scritto da: yngwie87 01/02/2005 22.19
Cmq io non ascolto gente famosa, perchè voglio fare il finto intenditore.

-----------------

Save me Save me Save me

I can't face this life alone

Save me Save me Oh...

I'm naked and I'm far from home



Each night I cry, I still believe the lie

I'll love you 'til I die

[Modificato da ingui 05/11/2005 13.29]

smart82
00sabato 5 novembre 2005 13:35
esercito e ordine di sparare a vista...almeno non si riempiono le carceri di altri arabi.
ingui
00sabato 5 novembre 2005 13:36
[SM=g27836] I'm in love with you (cit.) [SM=g27836]
stefy82
00sabato 5 novembre 2005 13:41
Sparare a vista non è accettabile da una democrazia,ci vuole un'altra soluzione. [SM=g27818]
Sabagod
00sabato 5 novembre 2005 13:45
Re:

Scritto da: stefy82 05/11/2005 13.41
Sparare a vista non è accettabile da una democrazia,ci vuole un'altra soluzione. [SM=g27818]



sparare magari no...ma in uno stato civile e democratico non è accettabile nemmeno la guerriglia urbana.
ingui
00sabato 5 novembre 2005 13:48
O li si integra o li si sistema.

Se si integrano sarebbe meglio.






stefy82
00sabato 5 novembre 2005 14:09
A mio parere la colpa è del ministro degli interni,Nicolas Sarkozy,che è stato in grado solo di usare per anni la repressione,la tolleranza zero e le parole di odio nelle periferie,scatenando la rivolta.
ha fatto un cattivo uso del suo potere,e la polizia ha finito per essere odiata da tutti.

cmq gli autori non sono nordafricani,sono francesi figli di immigrati.non è un particolare da poco.
ingui
00sabato 5 novembre 2005 14:46
Re:

Scritto da: stefy82 05/11/2005 14.09
A mio parere la colpa è del ministro degli interni,Nicolas Sarkozy,che è stato in grado solo di usare per anni la repressione,la tolleranza zero e le parole di odio nelle periferie,scatenando la rivolta.
ha fatto un cattivo uso del suo potere,e la polizia ha finito per essere odiata da tutti.




Premetto che non conosco la storia francese degli ultimi anni, ma di sicuro il problema non è nato negli ultimi tempi, ma decenni addietro. Non lo so eh, perô dare la colpa solo a un uomo mi pare esagerato.







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Scritto da: yngwie87 01/02/2005 22.19
Cmq io non ascolto gente famosa, perchè voglio fare il finto intenditore.

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Save me Save me Save me

I can't face this life alone

Save me Save me Oh...

I'm naked and I'm far from home



Each night I cry, I still believe the lie

I'll love you 'til I die

[Modificato da ingui 05/11/2005 14.48]

ingui
00sabato 5 novembre 2005 14:48
Re:

Scritto da: stefy82 05/11/2005 14.09
cmq gli autori non sono nordafricani,sono francesi figli di immigrati.non è un particolare da poco.




È meglio parlare di loro con l'appellativo di Uomini comuni che vivono in Francia, senza etichettare nessuno con idelogie, religioni, razze.
stefy82
00sabato 5 novembre 2005 14:51
Re: Re:

Scritto da: ingui 05/11/2005 14.46


Premetto che non conosco la storia francese degli ultimi anni, ma di sicuro il problema non è nato negli ultimi tempi, ma decenni addietro. Non lo so eh, perô dare la colpa solo a un uomo mi pare esagerato.


[Modificato da ingui 05/11/2005 14.48]




no,ma io parlavo della rivolta scoppiata adesso [SM=g27814]
ingui
00sabato 5 novembre 2005 14:53
mi pare poco probabile che scoppi solo per una morte accidentale
TheRainMaker
00sabato 5 novembre 2005 16:30
Re:

Scritto da: stefy82 05/11/2005 13.41
Sparare a vista non è accettabile da una democrazia,ci vuole un'altra soluzione. [SM=g27818]



Uno dei punti deboli della democrazia, infatti.
smart82
00sabato 5 novembre 2005 16:34
[SM=x760752]
cmq quoto
ingui
00sabato 5 novembre 2005 17:00
Re: Re:

Scritto da: TheRainMaker 05/11/2005 16.30


Uno dei punti deboli della democrazia, infatti.



ARGH! [SM=x760752]
stefy82
00sabato 5 novembre 2005 18:22
Re: Re:

Scritto da: TheRainMaker 05/11/2005 16.30


Uno dei punti deboli della democrazia, infatti.



direi un punto di forza,quello che distingue una democrazia ben funzionante da una sanguinaria dittatura e la rende infinitamente superiore a qualunque governo di questo tipo,a priori.
stefy82
00sabato 5 novembre 2005 18:34
no cmq questa è una cosa seria,uno stato che uccide io suoi cittadini appena il problema gli sfugge di mano è uno stato dove si vive indiscutibilmente male.Tecnicamente un'azione del genere è "terrorismo di stato",mi dissocio assolutamente da idee di questo genere,e ringrazio in cuor mio il fatto di non essere nato in uno stato di questo tipo.Per carità,io in democrazia non ci sto poi così male,andate a vivere nell'IraQ di Saddam o a Cuba,se credete che là sia meglio.
-----------------------------------------

"Quando lo Stato si prepara ad uccidere si fa chiamare Patria" (Friedrich Dürrenmatt)

Fecondazione eterologa: Maria disse "SI".

[Modificato da stefy82 05/11/2005 18.38]

Bingo.Bongo
00sabato 5 novembre 2005 18:36
Parlare di sparare e bastonare sono stupidaggini, così come lo è pensare che tutto sia partito con un morto, di sicuro non accidentale.

Ogni situazione di forte disagio economico e sociale è una polveriera e questo non dipende né dalla religione né dall'etnia, come a qualcuno piacerebbe dire.
La tolleranza zero non ha mai la stessa efficacia di una stragegia ben mirata alla soluzione dei problemi ma assume troppo spesso la funzione propagandistica e repressiva per accontentare il cittadino smanioso di sicurezza, che avrà l'impressione di essere stato soddisfatto.
Eliminare la miseria, livellare le differenze e far rispettare le regole sono la ricetta giusta.
Peccato che si debba fare prima che le cose accadano. Dopo sono cazzi...
TheRainMaker
00sabato 5 novembre 2005 18:53
Re:

Scritto da: stefy82 05/11/2005 18.34
no cmq questa è una cosa seria,uno stato che uccide io suoi cittadini appena il problema gli sfugge di mano è uno stato dove si vive indiscutibilmente male.Tecnicamente un'azione del genere è "terrorismo di stato",mi dissocio assolutamente da idee di questo genere,e ringrazio in cuor mio il fatto di non essere nato in uno stato di questo tipo.Per carità,io in democrazia non ci sto poi così male,andate a vivere nell'IraQ di Saddam o a Cuba,se credete che là sia meglio.

[Modificato da stefy82 05/11/2005 18.38]




Non dico che bisogna ammazzare al gente, ma colpi a salve sì.
Lo Stato si deve far rispettare, non può tollerare in nessun modo questo genere di attacchi, secondo me.
TheRainMaker
00sabato 5 novembre 2005 18:56
Re:

Scritto da: Bingo.Bongo 05/11/2005 18.36
Parlare di sparare e bastonare sono stupidaggini, così come lo è pensare che tutto sia partito con un morto, di sicuro non accidentale.

Ogni situazione di forte disagio economico e sociale è una polveriera e questo non dipende né dalla religione né dall'etnia, come a qualcuno piacerebbe dire.
La tolleranza zero non ha mai la stessa efficacia di una stragegia ben mirata alla soluzione dei problemi ma assume troppo spesso la funzione propagandistica e repressiva per accontentare il cittadino smanioso di sicurezza, che avrà l'impressione di essere stato soddisfatto.
Eliminare la miseria, livellare le differenze e far rispettare le regole sono la ricetta giusta.
Peccato che si debba fare prima che le cose accadano. Dopo sono cazzi...



Mi complimento con te, con questa mi ricredo anche sul clone.
Benvenuto, credo tu non avrai alcuna difficoltà ad inserirti nel forum. [SM=g27811]


Bingo.Bongo
00sabato 5 novembre 2005 19:04
Re: Re:

Scritto da: TheRainMaker 05/11/2005 18.53


Non dico che bisogna ammazzare al gente, ma colpi a salve sì.
Lo Stato si deve far rispettare, non può tollerare in nessun modo questo genere di attacchi, secondo me.



Non capisco come si ammazzi la gente a salve...

Forse intendi proiettili di gomma?

Non credo che il punto sia far rispettare lo Stato quanto garantire un buon tenore di vita ai cittadini. Ma se ghettizzi una grossa fetta di popolazione disagiata ti ritroverai sempre dei disordini e questa è Storia.
In Francia da tempo c'è un aumento di violenza e criminalità, colpa anche la forte immigrazione e le politiche sbagliate.
Adesso che scoppia il casino sparare e reprimere non è la cosa più intelligente ma solo la cosa che può rendere la sommossa veramente catastrofica.

P.S.
Grazie per il benvenuto e per esserti ricreduto.
TheRainMaker
00sabato 5 novembre 2005 19:09
Re: Re: Re:

Scritto da: Bingo.Bongo 05/11/2005 19.04


Non capisco come si ammazzi la gente a salve...






[SM=x760752] [SM=x760752] [SM=x760752]

Comunque ovviamente intendevo dire che non vanno ammazzati i "ribelli", ma devono comunque essere tenuti sotto controllo i più esagitati ed impedir loro di creare danni.
Poi ovviamente come dici tu bisognerebbe prevenire, ed io onestamente della politica francese degli ultimi anni non ne so una cippa, quindi evito di dar un'opinione a riguardo.
ingui
00sabato 5 novembre 2005 19:14
Re:

Scritto da: Bingo.Bongo 05/11/2005 18.36

Eliminare la miseria, livellare le differenze e far rispettare le regole sono la ricetta giusta.
Peccato che si debba fare prima che le cose accadano. Dopo sono cazzi...




Ed è esattamente quello che credo io!


Ma è possibile farlo? Come ho detto, son cose che probabilmente sono iniziate decenni di anni fà e quindi non basta spolverare con uno straccettino per risolvere il problema. Bisogna eliminare il problema alla radice.

Questo pattume umano è residente in Francia. Dispone quindi di nazionalità, visto, permessi etc...a meno che non siano clandestini. Quindi hanno diritti come tutti gli essere viventi che vivono in Francia! Gli sono state chiuse le scuole? Gli ospedali? le università? Non possono andare ai collocqui di lavoro? Gli dicono di no nel caso siano di colore perchè in francia sono tutti razzisti? N O ! Poi magari mi sbaglio, ma fondamentalmente è cosi. Hanno le stesse opportunità di tutti.

Non basta schioccare le dita per creare posti di lavoro, benessere e ricchezza.

Quindi a meno che un genio arrivi e si metta a risolvere quello che è un problema crescente dei paesi occidentali (economia, lavoro,...) rimane la soluzione dell'intervento armato, che deve essere rapido e potente. Essendo il suddetto pattume gente che non ha niente da perdere ed emarginato, di fronte ad intervento armato prolungato si sentiranno ben + galvanizzati a compiere atti di guerriglia.

Ricordo che nel Ghetto di Varvasia nella seconda guerra Mondiale i nazisti hanno preso sotto gamba gli ebrei.
Ci hanno messo 4 settimane di combattimenti per finirli completamente. perchè eran di fatto duri a morire. Pure reparti speciali delle SS han dovuto chiamre.

Non bisogna scherzare con queste cose. Sembrano forse cose da niente, ma è dalle piccole cose che maturano le grandi cose! Ribadisco la mia preoccupazione nel caso altre organizzazioni del genere comincino la guerra in altre città.





Ripristino linea ferroviaria Dachau-Birkenau. [SM=x760749]
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