Blatta lateralis, rapporti nella colonia

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entomologo89
00giovedì 2 dicembre 2010 11:54
Finalmente sono arrivate le mie prime blatte (grazie a paulvern!).
Volevo chiedervi se vi siano vaghi rapporti sociali in una colonia di blatte di questa specie, oppure se ognuno "si faccia gli affari suoi" interagendo con gli individui del sesso opposto solo per la riproduzione...

Chiedo venia se la domanda è già stata posta, ma con la funzione "cerca" usando le chiavi "rapporti sociali blatte" e "socialità blatte" non ho trovato nulla..se esiste già una discussione a riguardo vi prego di segnalarmela e di chiudere pure questa.
+Tommy+L
00giovedì 2 dicembre 2010 13:59
Potresti dare un occhio alla scheda di allevamento.. In ogni caso la mia personale esperienza non mi ha mai fatto notare nulla che facesse pensare ad una socialità, se non ovviamente per l'accoppiamento. Ho inoltre notato (e qui mi interesserebbe una eventuale conferma "dall'alto") che esemplari di questa specie, in situazioni di stress, dimostrano la spiccata capacità di riconoscere propri simili, sia vivi che morti, ed inoltre tendono a raggrupparsi tra di loro finchè la situazione non si è fatta più tranquilla. Comunque, per tornare alla tua domanda, la mia risposta è sì, "si fanno i fatti loro", volendo ovviamente escludere l'accoppiamento e casi di carenza proteica in cui potrebbero rosicchiarsi ali ed esoscheletri vicendevolmente. Ah, dimenticavo, mi è anche sembrato di notare (nulla di scientifico comunque) che le neanidi tendano ad essere più intrepide, se vogliamo incoscienti, e che con l'età acquisiscano un'esperienza ed una prudenza. Gli adulti stanno a guardare le neanidi più giovani mentre si avvicinano per prime al cibo, poi quando credono di potersi fidare del fatto che non si avvicini nuovamente "la grande mano" vanno anche loro a mangiare. Poi, dopo alcuni mesi di allevamento della stessa colonia, mi è sembrato che le nuove blatte avessero "imparato a fidarsi"... In effetti tutto questo mi sa molto di effetto Pavlov... al contrario... [SM=x1221920]
entomologo89
00giovedì 2 dicembre 2010 14:10
La scheda l'ho letta e in effetti non ho trovato niente a riguardo...grazie mille.
paulvern
00giovedì 2 dicembre 2010 15:16
Mah, in riferimento a quanto osservato da Tommy, mi permetto di dissentire. Le B. lateralis sono a mio avviso una delle specie più drammaticamente 'meccaniche' che abbia mai allevato, un po' come le formiche. E' dura 'insegnare' qualcosa a insetti che campano nella migliore delle ipotesi un anno e da adulti sono al massimo gregari (come tutte le blatte) e non presentano comportamenti sociali (come quasi tutte le blatte).
Trovo invece piuttosto interessanti i comportamenti 'sociali' (ma permettetemi di affermare che nelle blatte di realmente sociale c'è ben poco) delle blatte che hanno una vita molto più lunga. Interessanti i rituali di Gromphadorhina e le cure parentali di Nauphoeta ed altre specie (per quanto limitate).
Tra le cose più interessanti che mi è capitato di notare è stato poter osservare i 'Bullet roaches' (specie non identificata del Kenia) che scavano piccole gallerie (se allevate su substrato umido) nelle quali si nascondono due o tre individui (apparentemente sempre gli stessi).
Interessanti poi i rituali di accoppiamento della maggior parte delle specie alate con il maschio che apre le ali e la femmina che lo 'monta' (ma in questi casi pare che la femmina vada a ricercare una particolare secrezione ghiandolare prima dell'accoppiamento).
Notevole, infine, l'incapacità di molti maschi di discriminare la femmina della propria specie se allevati assieme ad altre specie. In pratica tendono ad accoppiarsi con la maggior parte delle femmine anche se di generi diversi (a volte anche di dimensioni drammaticamente diverse). Mi fa pensare che la speciazione non abbia influito particolarmente sul corredo ferormonale ma soprattutto sulle caratteristiche morfologiche. Il fatto poi che parecchie specie dello stesso genere siano interfertili mi fa pensare che la speciazione sia estremamente recente e un'analisi genetica sarebbe necessaria per mettere ordine nella nomenclatura scientifica di molte delle specie (o forse endemismi?) comunemente allevate.
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