Autostrada come risarcimento?!?

TRIPOLI /ROMA (Reuters) - L'Italia si prepara a costruire un'autostrada attraverso la Libia nel quadro di un accordo di compensazione per il passato coloniale, che è in corso di negoziazione. Lo ha detto oggi l'agenzia di stampa libica Jana, il giorno dopo la visita a Tripoli del ministro degli Esteri Massimo D'Alema.
La Farnesina, senza negare che in discussione ci sia la costruzione della strada, respinge che si stia negoziando un'intesa per il risarcimento alla Libia, quanto piuttosto "un accordo vantaggioso per entrambe le parti".
Secondo Jana, D'Alema ha detto ieri al leader libico Muammar Gheddafi che l'Italia provvederà a costruire una strada che congiungerà i due estremi del paese, dalla frontiera con la Tunisia a quella con l'Egitto.
"Il ministro ha fatto una dettagliata presentazione delle prospettive di cooperazione tra i due paesi e del grande progetto che l'Italia presenterà al popolo libico, cioè la costruzione di un'autostrada da Ras Jdayr a Sallum, la quale costituisce una parte della compensazione per il periodo coloniale italiano", ha detto la Jana.
Per il portavoce del ministero degli Esteri italiano non si può parlare di una trattativa volta unicamente a compensare la Libia.
"Si tratta di un accordo di carattere globale, vantaggioso per entrambe le parti. Per definizione un accordo non è mai unilaterale", ha detto Pasquale Ferrara al telefono a Reuters.
"Si sta ancora lavorando, c'è stato ieri un passo avanti importante, ma c'è ancora molto da definire", ha aggiunto.
L'Italia, che ha governato la Libia dal 1911 al 1943, ha avuto relazioni difficili con Gheddafi da quando ha preso il potere nel 1969. Nel 1970 il leader libico ha espulso gli italiani residenti e confiscato i loro beni.
Ma i rapporti sono migliorati negli ultimi anni e Roma, che è il primo interlocutore diplomatico della Libia e il principale partner commerciale europeo, ha sostenuto gli sforzi di tripoli di sanare le fratture con l'Occidente.
Entrambi i paesi hanno cercato a lungo un accordo sulla compensazione per le politiche coloniali dell'Italia e l'austostrada costiera, di cui ha parlato Jana, è stata più volte menzionata come il perno di qualsiasi accordo bilaterale.

Vorrei lanciare un appello a tutti i generali di aviazione e marina eventualmente in ascolto:
domani mattina, sul presto, portate tutta la flotta e le aereomobili in vista delle coste libiche e fate un favore all'umanita...
FATECI UN PARCHEGGIO!

Sempre noi gli unici stronzi che restituiscono gli obelischi e costruiscono le autostrade. Spagna, Francia, Inghilterra e Portogallo siccome lo fanno sempre...