31 DICEMBRE

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marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:14
1954

Elvis si esibisce allo "Eagle's Hall" di Houston, Texas.

CANZONI:
That's all right / Good rockin' tonight / Little mama / Blue moon of Kentucky / The Texas special / Hearts of stone / Milkcow blues boogie / I got a woman / Baby let's play house

«Sembra ormai definitivamente confermato che, in questa notte, Elvis si esibì allo 'Eagle's Hall' di Houston dove, tra le altre canzoni, cantò 'Little mama' dei 'Cloves' e 'The Texas special'».

Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".

marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:14
1956

Tra le 15 e le 16.30, Elvis appare allo show televisivo “Phillips' Pop Shop” di Dewey Phillips.

marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:15
1962

A Graceland si fanno i fuochi d’artificio. Segue una festa al Manhattan Club con 200 persone tra famiglia, amici e fans.

marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:15
1964

Elvis affitta il "Memphian Theater" per Capodanno.

marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:16
1965

Anche quest'anno, la festa di San Silvestro si svolge al Manhattan Club.

marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:16
1966

La canzone "If every day was like Christmas" è ottava in Inghilterra.

marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:17
1967

La festa di Capodanno si svolge in Adam's Street, al 'Thunderbird Lunge'.

marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:17
1969

La festa di fine anno si svolge al "T.J.'s" dove è presente anche Mark James, l'autore di "Suspicious minds".

marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:21
1975

Mercoledì 31 dicembre 1975, alle ore 23,00, Elvis si esibisce al Silverdome di Pontiac, Michigan.


Spettatori: 62.500.
Incasso: 816.000 dollari.
Durata del concerto: 84'.
Jumpsuits: Blue Rainfall e V-neck with puff sleeves.


Lo spettacolo fu pubblicato per la prima volta in un doppio LP nel settembre del 1985, intitolato CHANGING PANTS (etichetta "Pontiac"), in resa sonora pessima.

Nelle note all’interno del vecchio doppio disco bootleg troviamo un articolo di giornale dell’epoca di James B. Forrester. Ecco la traduzione:
“Elvis fa rabbrividire il pubblico col suo grande strappo.
Pontiac, Michigan. Elvis Presley ha rotto i suoi pantaloni, si è scusato ed è tornato a cantare “Auld lang syne” col più grande pubblico della sua carriera in un ultimo giorno dell’anno assordante nell’adorno stadio di Pontiac. L’unico incidente, dichiara la polizia, è stato l’arresto di un uomo di Pontiac accusato di minacce di morte verso Presley.
Più di 60.000 fans hanno acclamato il quarantunenne re del rock’n'roll. Durante uno spettacolo di 90 minuti, ha gettato dozzine di sciarpe blu fra il pubblico.
Presley ha lasciato per poco tempo il palcoscenico per fare poi ritorno qualche minuto dopo scusandosi. Ha detto di essersi rorro i pantalonim bianchi. Presley ha confessato al pubblico di esswere un po’ nervoso in quanto essi erano il più grande pubblico della sua ventennale carriera. La maggior parte dei fans ha pagato 15 dollari per sedersi per un incasso di poco inferiore al milione di dollari. Lo stadio è la casa del team professionistico di football dei Detroit Lions ed ha una capienza di 80.000 persone. Elvis non ha firmato autografi ma John Mole, un impiegato 26enne della Ford Motor Co. vestito da Elvis con tanto di jumpsuit decorata, ha formato dozzine di autografi passeggiando fra la folla. “Speravo che ciò attirasse abbastanza l’attenzione per incontrarlo” ha detto Mole “ma non è accaduto…”



Nel 2001 l'etichetta pirata "Quality Music Inc." emette un doppio CD con questo spettacolo dal quale sono state tratte le canzoni inserite in questa scheda), intitolato HAPPY NEW YEAR FROM PONTIAC 1975.


Nel 2007, la Straight Arrow emette a sua volta un doppio CD con questo concerto, stavolta in forma completa poichè abbiamo anche il medley "Teddy bear/Don't be cruel". Il dischetto si intitola ROCK BACK THE CLOCK.


Undici minuti di filmati sono disponibili nel DVD pirata "The Bob Heis Footage".


Prima dello spettacolo, Elvis incontra il sindaco Holland Wallace e la scrittrice Jackie Kallen.



Lo spettacolo...
















Dal libro "Elvis in concert 1945-1977" di Sebastiano Cecere.

«I dettagli finali per questo mega concerto furono messi a punto nei primi giorni di novembre. Il 18 novembre Elvis mandò al Colonnello un telegramma con il quale si complimentava con l'ottima mossa che, oltre al risvolto di prestigio artistico, avrebbe permesso loro di guadagnare un mucchio di soldi in un colpo solo. Il telegramma si concludeva affermando: "Non vedo l'ora di cominciare. Per questo evento metteremo su uno dei nostri migliori spettacoli".
A fine serata furono contati oltre 816.000 dollari, dei quali (spese detratte) ne restarono in tasca ad Elvia ed al Colonnello circa 300.000. Fece segnare all'epoca, il record mondiale di incasso per una singola apparizione di una sera, cosa che il Colonnello non perse occasione di far notare ai numerosi giornalisti accorsi. Purtroppo alla fine, il grande successo di pubblico non coincise con un grande successo personale per Elvis che, tornando a Memphis subito dopo lo spettacolo, si lamentò per tutta la durata del viaggio. A sua insaputa si era trovato da solo su una piattaforma, lontano dai musicisti alloggiati su piani diversi e l'impianto audio non era stato all'altezza della situazione con una fortissima eco. Inoltre il freddo ed il fatto di essere in Michigan (un posto che amava pochissimo) contribuirono pesantemente alla sua insoddisfazione.
Lo show fu ufficialmente presentato mentre Elvis cantava a Las Vegas: ci sarebbe stato un grandioso concerto allo stadio dei Lions di Detroit, il secondo in quella struttura da 55 milioni di dollari. Il primo concerto aveva avuto luogo pochi mesi prima con i leggendari WHO.
I dettagli furono messi a punto dal Colonnello, insieme al direttore artistico Robert Rummell ed il responsabile della promozione del locale Gerry Brown. Una notizia che non abaiamo avuto la possibilità di approfondire, indica che per questa esibizione Elvis fu chiamato all'ultimo momento per sostituire lo spettacolo dei Rolling Stones e questo, in qualche modo, si sposerebbe effettivamente col solo mese di preavviso, dall'organizzazione all'esibizione.
Per assolvere a questo impegno, Elvis partì da Memphis a mezzanotte del martedì a bordo del Lisa Marie ed arrivò all'Hilton Hotel di Troy, nel Michigan, alle 4 del mattino. La serata aveva una grande importanza e per questo i musicisti arrivarono a Pontiac il giorno prima per le rituali prove. Naturalmente non mancarono le minacce di morte, che questa volta sembrarono essere più fondate che in passato, tanto è vero che la polizia arrestò un uomo che si aggirava intorno allo stadio con una pistola in tasca.
I biglietti furono venduti a sei, dieci, 11,50 e quindici dollari, con i posti migliori a trenta dollari. Alla fine intervennero circa 62.500 spettatori che fecero registrare un incasso di 816.000 dollari, il record mondiale per l'epoca.
L'affluenza di spettatori avrebbe potuto essere maggiore (lo si può dedurre dalle testimonianze riportate) ma il Colonnello decise di non mettere in vendita la fetta di biglietti che avrebbero posizionato i fans troppo lontani dal palcoscenico. Oltre a tutto ciò, l'organizzazione pensò un vero e proprio veglione di Capodanno. Furono infatti messi a disposizione 102 lussuose suite alberghiere ed un ristorante da 600 coperti. Con oltre 25 dollari, i fans che avevano già acquistato il bigietto avrebbero potuto cenare al ristorante prima dello spettacolo e poi esservi riportati (con un servizio di navette) per partecipare ad una festa che sarebbe andata avanti sino alle 4 del mattino.
Il clima (quello atmosferico) creò non pochi ostacoli agli organizzatori. Fin dal 29 dicembre diverse squadre di operai furono adibite alla rimozione della neve che continuò a cadere incessantemente. I quintali di neve rimossa furono accatastati in modo da facilitare il traffico automobilistico verso il parcheggio (che sarebbe stato aperto alle ore 17,30 del giorno dello spettacolo), verso il quale, nelle previsioni, avrebbero dovuto confluire circa 15.000 vetture. In largo anticipo con quanto accade oggi nel nostro paese, diversi autobus furono messi a disposizione per trasportare, a un dollaro a persona, i fans dal "park and ride" allo stadio. La polizia locale ebbe però un momento di panico quando fu chiaro che sarebbero arrivati oltre 125 autobus dalle aree circostanti e circa 40 dall'aeroporto, con i fans giunti dal Canada»
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«Lo spettacolo iniziò alle 20,45, con 15 minuti di ritardo. Aprì Jackie Kahane vestito in rosso, tanto che sembrava quasi un Babbo Natale. Seguì un modesto gruppo di bluegrass, i Boogie Mountain Express, uno dei pochi nomi che la Boxcar aveva partorito e che il Colonnello sperava di riuscire a far mettere sotto contratto con la RCA. Fu poi il momento di J.D. Sumner & The Stamps Quartet seguiti alle 23,10 da Elvis. Per garantirgli sicurezza, fu costruito un tunnel che attraversava tutto lo stadio, percorribile a bordo di un mezzo elettrico. Quando salì sul palcoscenico, non si sentì a proprio agio. La scena era stata costruita su due piani e lui si trovò in modo innaturale (per lui) da solo su una piattaforma sollevata da terra di oltre dieci metri. La cosa lo irritò non poco, ma comunque andò avanti con lo spettacolo. Quando ruppe i pantaloni dell'abito da scena sottolineò: "Molto bene... Così sessantamila persone adesso sanno che biancheria intima indosso".
Intorno alla mezzanotte scandì assieme al pubblico l'arrivo dell'anno nuovo e, allo scoccare dell'ultimo rintocco, ci fu una pioggia di palloncini colorati dall'alto.
Non appena terminata l'esibizione, Elvis filò diritto all'aeroporto per tornare a Memphis, dove avrebbe festeggiato l'arrivo dell'anno nuovo insieme a sua figlia, Linda Thompson ed il cantante T.G. Sheppard e la moglie.
"La notte di Capodanno a Pontiac è stata quella in cui ho avuto più freddo in vita mia" ricorderà John Wilkinson, uno dei chitarristi di Elvis. "Fuori al Silverdome c'era neve ovunque. La struttura non era ancora stata completata. All'interno non c'era riscaldamento e la disponibilità di elettricità era al minimo. Abitualmente, prima dello spettacolo, si andava agli stands dei concessionari per bere caffè o mangiare qualcosa ma Al Silverdome fu impossibile. Non riuscimmo ad avere neppure un hot dog. Ci piazzarono su una specie di piramide, dove Elvis era sulla punta e noi musicisti alla base. Faceva così freddo che gli strumenti a fiato s'incollavano sulle labbra e le chitarre si scordavano continuamente. Avevamo i nostri abiti da scena, ma dovevamo tenerci addosso quelli invernali che avevamo portato da casa. Se avessi potuto, avrei suonato con i guanti ma era impossibile, almeno per me. I ragazzi che suonano oggi, credo ne sarebbero capaci, ma non io... Ricordo anche che Parker rifiutò di vendere i posti sugli anelli più alti dello stadio. Da lì, i fans non avrebbero visto nulla. Credo sia stato un gesto molto carino nei lor confronti e di Elvis stesso".
Antonio Romanazzi, un italiano emigrato negli USA nel 1969, assistette allo spettacolo. Ecco la sua testimonianaza, raccolta dall'autore nel corso di una conversazione: "All'epoca abitavo in zona, al di là del lago. Elvis mi piaceva, ma non facevo pazzie per lui. Avevo un amico che, invece, stravedeva per lui. Nel corso degli anni aveva acquistato una vettura, praticamente un pezzo di ferro da rottamare che, a malapena, si metteva in moto. Il primo proprietario di quell'automobile era stato proprio Elvis e, per lui, quella macchina valeva più di qualsiasi cosa: non l'avrebbe scambiata neppure per una Ferrari nuova di fabbrica... Quando sapeva che sarebbe venuto a Pontiac, non riuscimmo più a tenerlo! Alla fine obbligò tutti noi ad accompagnarlo al concerto. Mi stavi dicendo che eravamo sessantamila persone all'interno dello stadio? Per quanto mi ricordo, posso dirti che quelli che restarono fuori senza biglietto erano almeno altrettanti! Elvis sembrava molto nervoso, ma quella sera spaccò tutto! Ruppe anche i pantaloni del suo vestito. È stata un'esperienza straordinaria"»
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RASSEGNA STAMPA.
Testata sconosciuta.
Dicembre 1975.
"Presley re degli incassi"
«Elvis Presley potrebbe far registrare il record mondiale di affluenza per lo spettacolo di un singolo artista, quando mercoledì sera si esibirà al 'Metropolitan Stadium' di Pontiac, nel Michigan. Ci si aspetta un incasso di oltre 800.000 dollari per il concerto che inizierà alle ore 20,30 e terminerà a mezzanotte. Lo stadio, capace di 80.399 persone, sarà adottato per il concerto a una sala di 60.00 persone. il Colonnello Parker, manager di Elvis, ha fatto sapere che i posti dietro al palco non saranno venduti. 'Vogliamo che tutti possano effettivamente vedere Elvis' ha detto.
Elvis porterà allo stadio di Pintiac il suo spettacolo di Las Vegas, con lo Stamps Quartet, le Sweet Inspirations, i Voice e la sua orchestra.
Lo spettacolo da ottocentomila dollari potrebbe essere l'operazione più grossa mai realizzata, ancora più imponente dello show dei Beatles allo 'Shea Stadium' di New York, circa dieci anni fa»
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Autore sconosciuto


DETROIT FREE PRESS
1 gennaio 1976
"I fans in adorazione si esaltano per Re Elvis"
«Ha 40 anni ma i suoi fans lo chiamano ancora bambino. Lo cosniderano l'espressione del sesso, una leggenda vivente, parte del retaggio americano, il re del rock and roll.
Elvis Presley, con i capelli a cascata sulle orecchie, nel suo vestito bianco, sci è magistralmente esibito al centro dello Stadio di Pontiac per il concerto di fine anno, di fronte a sessantamila persone. Elvis stesso ha detto che questa è la più grande platea di fronte alla quale si sia mai esibito..
Per questo evento a Pontiac, la sicurezza non è mai stata così ferrea. La plizia ha dovuto mettere sotto custodia un ragazzo di 19 anni he aveva minacciato di voler uccidere Presley. Il giovane è stato prelevato presso la sua abitazione. Era già stato messo sotto sorveglianza per tre settimane, dopo che aveva ripetutamente parlato ai suoi amici del suo piano omicida. È stato trattenuto fino alla fine del concerto.
Al di là di questo episodio, comunque, l'atteggiamento della gente verso Presley è di pura adulazione. I giovani, che potrebbero essere suoi figli, erano mescolati con quelli più vecchi.
"Credo che ormai debba essere considerato parte del retaggio della nostra Nazione" ha detto Barbara Kliczeck, 20 anni, di Pontiac. Era solo un po' delusa per il fatto che, come per altri seduti sulle sedie del pavimento dello stadio, sentiva una grande eco provenire dal palcoscenico»
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marco31768
00mercoledì 30 dicembre 2015 20:27
1976

Elvis si esibisce alla Civic Center Arena di Pittsburgh, Pennsylvania, alle ore 21,30.
Il concerto dura 85 minuti ed Elvis indossa il White Suit with Black Phoenix, davanti a 16409 spettatori.



Una registrazione amatoriale è stata pubblicata per la prima volta su vinile pirata del 1977 ROCKIN' WITH ELVIS-NEW YEAR'S EVE, su etichetta "Spirit Of Amrica".


Sempre con la medesima label, il concerto fu riproposto nel CD del 1989 dallo stesso titolo.


Nel 1995, la "Live Archives" lo ripubblica, con audio nettamente migliorato, nel doppio CD intitolato AULD LANG SYNE.


La "Crown", nel 2002, a sua volta lo emette in PITTSBURGH '76-RAGS TO RICHES.


Finalmente, sempre nel 2002, la FTD lo pubblica a livello ufficiale nel doppio CD dal titolo ELVIS: NEW YEAR'S EVE. Da notare che la resa sonora è sempre amatoriale anche se molto valida.


A tal proposito pare che esista anche un'incisione soundboard ma essa sarebbe nele mani di un collezionista che, quindi, non avrebbe intenzione di condividerla con altri.

Una ripresa video del concerto, anche in questo caso amatoriale ma di ottima qualità, gira da tempo fra i filmati del circuito pirata di Elvis. Al "grosso" pubblico è stata pubblicata, assieme alla registrazione audio dello spettacolo, nel doppio CD con DVD e libro di 120 pagine del 2014, FINAL COUNTDOWN TO MIDNIGHT, edito dalla fantomatica etichetta "Backdraft".


Sempre nel 2014, poiché la prima edizione è andata sold out immediatamente, la Backdraft ripubblicò il set separatamente, in un doppio CD (2014197677-CD) ed in un DVD.



«Lo spettacolo fu aperto dalle Sweet Inspirations seguite dagli Stamps e poi da Jackie Kahane.
Elvis andò in scena alle ore 23,25 ed esiste un filmato amatoriale che riprende, praticamente, l'intera esibizione. Le immagini, estremamente importanti dal punto di vista storico, dimostrano il particolare stato di grazia fisico e vocale di Elvis in quelle settimane. Letteralmente come ai tempi d'oro. Purtroppo, solo sei mesi dopo, Elvis verrà impietosamente ripreso dalla CBS per un programma televisivo che lo mostrerà in forma fisica letteralmente agli antipodi. Che cosa sia accaduto in quei mesi rimane un mistero... O forse, è fin troppo chiaro a tutti.
Si trattò di uno dei migliori spettacoli dell'intera carriera di Elvis. Dopo 'You gave me a mountain' Jim Curtin, un ammiratore, gli regalò la Campana Della Libertà (Liberty Bell).
Un fan riportò: "Fu tutto così perfetto, che è così difficile dire che è stato meglio in questo o in quel momento. L'energia era tutta lì, all'interno di quell'edificio".
Elvis sorprese comunque il pubblico, con brani come 'Big Boss Man' (da molto tempo fuor dal suo repertorio), 'Rags To Riches' e 'Unchained Melody' sui quali si accompagnò da solo al piano.
Poco prima di mezzanotte cantò 'Auld Lang Syne' (il "Valzer Delle Candele") e disse: "Desidero augurarvi un felice e ricco anno nuovo. E salute e felicità per tutto il 1977".
Presentò al pubblico la figlia Lisa Marie e suo padre Vernon.
Terminato il concerto, Vernon informò il figlio che, qualche giorno prima, suo suo cugino Bobbie Mann era morto a soli 38 anni per un'overdose di farmaci. Elvis, i suoi famigliari e i pochi amici, tornarono a Memphis alle oqe 6,30 del mattino»
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Dal libro "Elvis in concert 1945-1977" di Sebastiano Cecere.









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