[ALL] Just Cause 3

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bistrascio
00martedì 17 novembre 2015 19:38



Genere: Azione
Sviluppatore: Avalanche Studios
Distributore: Square Enix
Data uscita: Dicembre 2015










Anteprima di Just Cause 3
spaziogames


ASPETTATIVE

- Tamarro come piace a noi
- Ottima ambientazione
- Gameplay molto divertente
- Personaggi ben caratterizzati






Sono colui che dà vita ai problemi, l’istigatore al teppismo. Sono assuefatto alla paura, sono il pericolo illustrato. Sono l’incendiario, il folle incendiario.

Just Cause 3 inizia nel migliore dei modi. Una versione malata di una vecchia canzone dei Prodigy in sottofondo, Rico Rodriguez in piedi sull’ala di un’aereo mentre scarica un lanciarazzi su dei siti di missili terra-aria, per poi gettarsi nel vuoto col paracadute, atterrare in una grotta e fare fuori altra gente con un mitra. Sudore, sangue e testosterone si mescolano creando una miscela esplosiva: i primi secondi del gioco sono una dichiarazione d’amore nei confronti di chi da anni attendeva il ritorno di questa saga.





Benvenuti a Medici

Per il terzo episodio della serie, Rico è approdato su Medici, isola mediterranea sotto la dittatura del temibile generale Di Ravello, un uomo le cui fattezze e movenze ricordano un inquietante ibrido tra Mussolini, Stalin, Gheddafi e Francisco Franco, un essere spietato, capace di gustarsi un’oliva ripiena mentre un suo sottoposto si spara in bocca con una pistola automatica. Di Ravello è spregevole, e occorrono appena pochi minuti al giocatore per capire il motivo della visita a Medici e la ragione per cui si combatte.

Come è sempre avvenuto nella saga di Just Cause, lo scopo del gioco risiede nel liberare l’isola dalla dittatura zona dopo zona, rovesciare il governo, liberare la popolazione dal controllo e dalla violenza delle truppe agli ordini di Di Ravello. Nella nostra avventura, dunque, incontriamo personaggi vecchi e nuovi che ci fanno da spalla nel corso della vicenda, guidandoci missione dopo missione alla conquista di Medici.

Al fianco di Rico Rodriguez fa la sua comparsa un vecchio amico del nostro eroe, Mario Frigo, meccanico ribelle dal marcato accento italiano, decisamente meno macho del protagonista ma con molto coraggio e determinazione. Mario svolge inizialmente il ruolo di guida e intelligence per Rico, spingendolo a completare le prime missioni e a fare la conoscenza degli altri personaggi, tra cui spicca la scienziata Dima, dal volto orribilmente sfigurato e con qualche rotella fuori posto, che fornisce a Rico tutti i nuovi gadget presenti in Just Cause 3.

Anche se la storia ha luogo su di un’isola inedita per la serie, Medici è una sorta di patria per Rico. Il nostro eroe, nato in Messico, è infatti cresciuto nell’isola mediterranea e ha amicizie di lunga data. Anche se i personaggi che si incontrano sono nuovi per il giocatore, l’intera vicenda per Rico sarà una sorta di tuffo nel passato, con amici vecchi e nuovi che si alternano sullo schermo, di cui sappiamo poco e la cui storia ci viene in parte tenuta nascosta dagli sviluppatori.

Nonostante l’evidente esagerazione nei caratteri e nell’aspetto dei personaggi che sfociano spesso nello stereotipo, gli sviluppatori sono riusciti ad introdurre qualche elemento davvero esilarante. Confessiamo di esserci messi a ridere quando abbiamo assistito a una litigata tra Mario Frigo e la sua anziana nonna che gli urlava di venire a cena, riconoscendoci in parte. Al posto del consueto stereotipo italiano visto dagli americani, infatti, abbiamo con piacere notato che gli stereotipi sembrano essere messi in scena da un’italiano che prende in giro se stesso. Di certo può avere influito la presenza tra le figure chiave del team di Francesco Antolini, lead designer del gioco e pistoiese di nascita, il cui contributo nella caratterizzazione dei personaggi potrebbe davvero rivelarsi provvidenziale per la credibilità dei personaggi.

Medici, in ogni caso, è un’isola che prendere molti elementi tipici dei paesaggi del Mediterraneo e li mescola con sapienza, creando un luogo che sembra a metà strada tra la Liguria, la Toscana, Malta e le isole del Dodecaneso. Anche la lingua del posto è stata saggiamente scelta: su Medici si parla l’Interlingua, un idioma artificiale realmente esistente che è stato utilizzato per tutte le scritte presenti nel gioco, ma che non si ode mai nel doppiaggio. Il gioco è interamente localizzato in italiano, ma nel corso del nostro test abbiamo preferito giocarlo in inglese con i sottotitoli. In lingua italiana, infatti, tutto il lavoro legato alla creazione e umanizzazione dei personaggi con i loro accenti particolari si perde, mentre in inglese si possono apprezzare le varie sfaccettature degli amici e nemici di Rico (l’accento texano di Sheldon, in particolare, è sempre una garanzia).





Armi, veicoli, esplosioni

Come da tradizione, Just Cause 3 ci porta in un mondo fatto di intensi combattimenti, fughe a bordo di veicoli e tante, tantissime esplosioni. Il sistema di combattimento con le armi da fuoco funziona molto bene: non vi è un sistema di copertura (l’unico aspetto che, forse, ci lascia un po’ di amaro in bocca), ma le armi danno un’ottima sensazione e un feedback davvero eccellente se paragonate alla piattezza di Just Cause 2.

I veicoli fungono sia da mezzo di trasporto che da vera e propria arma: vi sono veicoli corazzati, auto, moto, scooter e, naturalmente, barche e velivoli. Gli aerei questa volta sono più utilizzabili che in passato: al costo di un po’ di realismo, infatti, gli sviluppatori ci danno la possibilità di utilizzare caccia da combattimento che possono decollare e atterrare in pochi metri, consentendo al giocatore di spostarsi rapidamente senza la necessità di individuare ampie aree per l’atterraggio. Alcuni veicoli e velivoli sono dotati di armi, e possono tornare utili per espugnare le fortezze presenti nel gioco o, semplicemente, per fare un po’ di caos o prendere parte alle numerose sfide presenti nel gioco.

Il sistema di movimento più pratico nel gioco, tuttavia, si affida alla triplice combinazione di rampino, paracadute e tuta alare, quest’ultima presente per la prima volta nella serie. Con una sapiente combinazione dei tre elementi ci si può spostare per Medici con rapidità e in maniera davvero spettacolare. Non ci sorprende, dunque, che gli sviluppatori abbiano inserito nel gioco numerose sfide legate alla tuta alare che - siamo certi - ci consentirà di mettere in scena alcune azioni da lasciare a bocca aperta.





Per liberare le varie aree occupate dai sodati di Di Ravello dobbiamo creare il caos, fare esplodere un sacco di cose e abbattere statue e simboli del potere dittatoriale. Il rampino è stato opportunamente riveduto e può contribuire a generare enormi esplosioni a catena. Una nuova funzione, infatti, consente di collegare fra loro fino a quattro oggetti: quando il rampino viene ritirato, gli oggetti iniziano a collidere fra loro. Collegare un barile esplosivo a un distributore di benzina potrebbe creare qualche bel fuoco d’artificio, e ci siamo sinceramente divertiti nel fare saltare in aria alcuni generatori elettrici giocando a bowling con un grosso serbatoio di propano.

Vi è poi la possibilità di distruggere ponti e bloccare convogli di veicoli nemici in maniere piuttosto creative. O, in alternativa, si possono utilizzare i veicoli come arma e lanciarli contro ai nemici o farli decollare attraverso delle speciali granate razzo.
Nel gioco è poi presente una particolare meccanica che consente di modificare le capacità di Rico: si possono creare bombe a mano che esplodono in prossimità dei nemici, si possono migliorare i veicoli e le armi, l’efficacia del rampino. Il respec è possibile in qualsiasi momento, e il giocatore può scegliere la migliore combinazione per ciascuna missione, modificando l’approccio in maniera talvolta radicale.

Al contempo, i veicoli sono modificabili: potete aggiungere il NOS a un trattore agricolo per trasformarlo in un bestione da 1000 cavalli. O, in alternativa, potreste tentare qualche strana modifica a un’auto da corsa per trasformarla in un veicolo utile in battaglia. La libertà concessa al giocatore di Just Cause 3 è davvero elevatissima, e in un titolo free roaming questo aspetto potrebbe rivelarsi cruciale. Siamo davvero molto curiosi di scoprire cosa la community riuscirà a inventarsi su questo gioco quando sarà disponibile: crediamo che su Youtube o su Twitch ne vedremo davvero delle belle.


Nelle prime tre ore in compagnia di Just Cause 3 ci siamo sinceramente divertiti: questo è uno dei titoli più esilaranti che abbiamo provato quest’anno, e non vediamo davvero l’ora di tornare sull’isola di Medici in compagnia di Rico Rodriguez. Come spesso avviene in questo genere di giochi, resta da verificare l’effettiva capacità del concept di reggere per un tempo molto lungo, ma quanto abbiamo visto in questo primo assaggio ci lascia intendere che la creatività del giocatore in Just Cause 3 sarà sempre premiata. Un elemento, questo, che potrebbe rivelarsi cruciale per il successo del titolo.Una volta tanto un gioco all'antica un rompitutto tamarro!



bistrascio
00mercoledì 18 novembre 2015 08:51
Tamarro allo stato brado!


bistrascio
00mercoledì 18 novembre 2015 21:44
In 4k versione pc con impostazioni al massimo!





Scan Famitsu..

bistrascio
00giovedì 19 novembre 2015 16:00
Dai su lo so che siete tutti curiosi,tanto farò da cavia(l'ho già preordinato)e vi dirò comè...Son sicuro che accontenterò tutti i miei desideri sopiti e mai espressi in GTA ed ho detto tutto...Del tipo...Distruzione totale...
nike23
00venerdì 20 novembre 2015 02:02
Giocone!!! :love:
Homer1979
00venerdì 20 novembre 2015 07:28
già ordinato grazie ad amazon e i 10 euro di sconto di qualche giorno fa.
-Maverick-
00domenica 22 novembre 2015 11:37
io aspetto console planet che di solito fa buone offerte
a saperlo l avrei preso su amazon con 10 di sconto [SM=x35337]
per sfizio ho visto il preorder su gamestop... euro 70,98 :vomito: ma quando falliscono
bistrascio
00lunedì 23 novembre 2015 17:30

Just Cause 3: ultimo diario degli sviluppatori
spaziogames




Nella giornata di oggi è stato pubblicato l'ultimo video della serie Just Cause 3 Dev Diary, che offre una panoramica del motore di gioco di Just Cause 3: l’ Avalanche Engine. Parlando della combinazione di meccaniche consentite dal motore di gioco, dei modelli procedurali di distruzione e dell’AI dei nemici, questo video finale offre uno sguardo su come il team di Avalanche Studios abbia portato in vita Just Cause 3.

"La capacità di creare un mondo di questa densità, complessità e grandezza, basta a spiegare di cos’è capace il motore di Avalanche" ha dichiarato Linus Blomberg, CTO di Avalanche Studios. Just Cause 3, sviluppato da Avalanche Studios e pubblicato da Square Enix, sarà disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC l’1 Dicembre 2015.






Spettacolo puro!






bistrascio
00lunedì 23 novembre 2015 17:50
Spettacoloso in live su twitch che in arabia saudita è già uscito!Quà!e QuàMinchia un Uncharted open world!
bistrascio
00martedì 24 novembre 2015 19:23
Inizio..
bistrascio
00domenica 29 novembre 2015 14:37
Da stanotte in scaricamento dal psn son 41 gb.
li4m
00lunedì 30 novembre 2015 10:08

Just Cause 3: disponibile il pre-download su PS4
spaziogames

Come segnalato dal sito Gearsiege.com, è disponibile il pre-download della versione PS4 di Just Cause 3. Gli utenti possono già installare sulla propria console i primi 6GB del gioco sui 37GB totali. Coloro che scaricheranno in pre-download il titolo, potranno giocarci non appena questo verrà reso disponibile, cioè il primo dicembre.








Just Cause 3: un video ci mostra la mappa di gioco
spaziogames

Il canale YouTube di PlayStation Access ha caricato un nuovo video dedicato a Just Cause 3. Questo filmato, visibile nel player presente poco sotto oppure attraverso il link consigliato in calce all'articolo, è dedicato in particolar modo alla mappa di gioco e mette in risalto la sua vastità e densità.

Ricordiamo che la mappa di Just Cause 3 sarà grande circa 1000km² mentre il gioco sarà disponibile a partire dal primo dicembre per PC, PlayStaton 4 e Xbox One.








Just Cause 3: la patch 1.01 già disponibile questo fine settimana
spaziogames




In vista del prossimo rilascio di Just Cause 3, atteso per il primo dicembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One, Square Enix prevede di pubblicare già questo fine settimana la patch 1.01 del gioco. Stando a quanto riportato da PCGamersN, la società si è vista costretta a effettuare questa operazione data la rottura del day one in diversi paesi e presso differenti rivenditori.

Poco sotto potete trovare il changelog completo di questo aggiornamento mentre al seguente indirizzo potete trovare tutte le informazioni legate a Just Cause 3:


The Medician Department of Nature Conservation has pored over every inch of our beautiful island for cracks and removed them
The Medician Department of Motor Vehicles has taken measures to acquire poorly-tuned vehicles and burn them
Di Ravello’s Militia has been given a refresher course in combat and spatial awareness as per the General’s recent mandate
The Medician Department of Infrastructure has made some adjustments to certain roads to prevent traffic jams
Various stability/crash fixes
Various camera fixes
Various Havok destruction optimisations
Various localisation fixes and updates
Various worldsim improvements
Various minor mission bug fixes
Various minor challenge bug fixes
Fixed some various issues with Random Encounters
Various LoD optimisations
Various lighting optimisations
Various animation optimisations
Various level and EQ adjustments
Rebels riding along with Rico will now be less rude and not talk over each other
Fixed a few rare audio distortion issues involving destructible objects with lots of moving parts



bistrascio
00lunedì 30 novembre 2015 21:22
Homer1979
00martedì 1 dicembre 2015 07:24
cavolo 7,5 su spaziogames, spero di aver fatto bene a comprarlo, è dal due che aspettavo...
li4m
00martedì 1 dicembre 2015 10:55

Just Cause 3 - Recensione
eurogamer

Bastano grandi esplosioni a fare grande un gioco?

Versione provata: PC

Just Cause ha in comune con Saints Row diversi elementi. Sono entrambe serie che agli albori sono state messe a confronto con Grand Theft Auto. Entrambe, però, ne sono uscite con le ossa rotte, ma hanno presto saputo trovare la loro ragione d'essere nel non prendersi sul serio, varcando quella sottile soglia che divide un "normale" videogame dall'essere un parco giochi fatto eccessi e follie. Il prodotto dei Volition ha seguito la strada dell'umorismo spinto e volgare, quello di Avalanche Studios dell'action game più sfrenato, dove esplosioni e acrobazie sono all'ordine del giorno.

Per questo terzo capitolo lo sviluppatore di Mad Max ha scelto di utilizzare la prima legge di CliffyB per lo sviluppo di un seguito, che recita così: "bigger, better and more badass". Dietro queste tre parole si nasconde il lavoro svolto da Avalanche, ovvero il cercare di potenziare e ingigantire tutto quello che Rico Rodriguez, questo il nome del protagonista, ha fatto in passato. Con quindi quintali di esplosioni, solo ancora più grosse e fragorose che in passato.

Questo processo è avvenuto attraverso la creazione di un enorme parco giochi dal nome di Medici, un arcipelago di isole dalla chiara ispirazione mediterranea (o meglio italiana) governate con il pugno di ferro da un dittatore di nome Di Ravello, un generale che dovrebbe somigliare a Stalin ma che ci ha ricordato più Peppone, il leggendario antagonista di Don Camillo.

In realtà la sua presenza è quasi accessoria. Non servono infatti grandi motivazioni per spingere Rico ad entrare in azione: basta una telefonata da parte di alcuni suoi amici di infanzia (il protagonista è infatti originario di Medici), e il simpatico cacciatore di dittatori irrompe con tutto il suo esplosivo carisma.




La tuta alare vi consentirà di piombare dall'alto e dispensare caos.


Non passano nemmeno venti minuti dal primo avvio di Just Cause 3 che Rodriguez ha già esibito quasi tutto il suo repertorio, fatto di rampini, tute alari e tante, tante esplosioni. Dopo di che tutto o quasi viene lasciato nelle mani dei giocatori. L'intento di Avalanche è piuttosto chiaro: al posto di "imboccare" gli utenti con missioni preconfezionate e standardizzate da seguire in ordine pedissequo, ha dato loro una serie di pretesti per dare sfogo alle fantasie più esplosive.

Dopo le prime missioni nelle quali vi verrà rinfrescata la memoria sul complesso sistema di controllo, infatti, vi verranno dati pochi input su come proseguire, lasciandovi il pieno controllo della situazione. È questo il più grande limite ma anche la più grande risorsa di Just Cause 3.

Se giocato in maniera standard, infatti, il prodotto di Avalanche mostrerà tutti i suoi limiti, ovvero una ripetitività di fondo delle missioni che troppo spesso non vi chiederanno altro che liberare i vari paesi dalle armate di Di Ravello, una non profondissima gestione delle fasi di shooting con armi piuttosto abbozzate e non precisissime, e un modello di guida non proprio raffinatissimo, molto più simile a quello di Watch Dogs che a quello di GTA.

L'obiettivo di una missione è sempre chiaro ed evidente (molto spesso liberare un avamposto nemico), quello che è meno scriptato è il modo nel quale lo affronterete. Inizialmente avrete "semplicemente" a disposizione il vostro rampino e la tuta alare, grazie ai quali provare a imbastire delle tattiche di guerriglia. Ciò che dovrete fare sarà individuare un obiettivo dall'alto, raggiungerlo a tutta velocità grazie alla tuta alare, abbatterlo sfruttando gli elementi infiammabili nelle vicinanze e infine fuggire sui tetti utilizzando il rampino come propulsore e il parapendio per coprire lunghe distanze in volo e uscire dal cono visivo dei nemici. Tutto questo è da ripetere fino alla conquista dell'avamposto.




Just Cause 3 non mancherà di fornirvi tantissimi mezzi con i quali mettere a ferro e fuoco Medici.


Già dopo poche missioni le opzioni a vostra disposizione si faranno più interessanti, dato che potrete piombare dall'alto non armati di un "semplice" mitra, ma a bordo di un elicottero completamente attrezzato, o bombardare tutto grazie ad uno dei caccia da combattimento disseminati per l'isola.

I più fantasiosi, però, continueranno a prediligere il rampino, eccezionale e duttile strumento di caos. Far esplodere un elicottero con un missile è un buon modo per liberarsi di fastidiosi inseguitori, ma legarlo ad un enorme botte piena di esplosivo e farlo precipitare verso di essa è decisamente più stiloso e appagante.

In questo modo Just Cause 3 si trasforma in una moderna caccia all'high score, nella quale l'importante non è fare una cosa, ma il come la si fa. E il punteggio che certifica ogni esplosione e le graduatorie online per ognuna di queste attività sono lì a spingervi continuamente ad andare oltre.

Letto in questo modo Just Cause 3 diventa un gioco dall'elevata complessità e che necessita, di conseguenza, di una notevole coordinazione tra l'occhio e le mani, per trovare il giusto tempismo col quale concatenare la combo rampino/parapendio/tuta alare o per agganciare l'oggetto giusto al momento giusto. I giocatori più abili saranno in grado di salire a bordo di un jet senza farlo atterrare o di attaccare la testa della statua di Di Ravello sotto un elicottero per usarla come palla di piombo e abbattere le strutture nemiche.




Saper usare il rampino porterà il gioco su di un altro livello. Entrare al volo su di un elicottero o un jet ha un non so che di appagante.


Tutto questo ben di Dio ha due rovesci della medaglia, entrambi prettamente tecnici. Da una parte stona un po' la differenza tra gli elementi distruttibili e quelli che invece sono inamovibili, come muri di cemento e caseggiati che non si graffiano nemmeno riversandogli addosso tutto il piombo di Medici. Un po' di distruttibilità alla Red Faction, o come quella dei vecchi Battlefield, non avrebbe guastato.

Il secondo è che tutta questa fisica è in grado di mandare in crisi il motore grafico di Just Cause 3. La nostra esperienza si riferisce unicamente alla versione PC del gioco, provata su di una GeForce 780ti montata su di un AMD FX 8120 e 12GB di RAM. Dunque al momento non ci è possibile commentare quanto sta accadendo su console e quindi confermare o bollare come infondate le indiscrezioni che segnalano evidenti cali di framerate su entrambi i formati next gen, con addirittura caricamenti da 15 minuti su Xbox One. Sulle versioni console torneremo dunque nei prossimi giorni.

Attraverso Steam, però, nonostante una recentissima patch migliori la stabilità generale del framerate, Just Cause 3 in FullHD con tutti i parametri al massimo, in alcuni frangenti ha fatto fatica a mantenere i 30 fotogrammi al secondo, con picchi di 15 frame durante le scene più frenetiche. Il vantaggio del PC è che poi ognuno può trastullarsi con le tante impostazioni grafiche a disposizione e scendere a compromessi per avere una fluidità maggiore o raggiungere i 60 frame al secondo. Senza considerare che non sono ancora usciti driver GeForce o Radeon appositamente studiati per supportare il gioco e gestire in maniera più efficiente il carico di lavoro.

Sfortunatamente, però, lavorare con i settaggi non vi farà sfuggire a tutta una serie di bug più o meno gravi che ci è capitato di vedere o scatenare, con la conseguenza di rendere l'esperienza a tratti ingestibile per via di controlli che non rispondono agli input, telecamere impazzite, oggetti che s'incastrano e altri che esplodono o prendono il volo senza apparente motivo.




L'arsenale di Rico è piuttosto vario, nonostante le meccaniche di shooting non siano perfette.


Just Cause 3 arriva dunque nei negozi in una forma non ancora del tutto matura e senza un'adeguata ottimizzazione che spesso va ad inficiare la godibilità stessa dell'esperienza. Siamo sicuri che nelle prossime settimane Avalanche e la community di Steam sistemeranno al meglio il codice di gioco esattamente come fecero con Just Cause 2, prodotto che ottenne persino una divertentissima modalità multigiocatore grazie agli sforzi di alcuni attivissimi fan, ma al momento la situazione non è ottimale.

Il materiale sul quale lavorare, però, c'è tutto. Medici, infatti, oltre a garantire una mappa molto vasta nella quale scovare decine di attività secondarie da portare a termine, come folli percorsi da seguire con la tuta alata, gare di distruzione e corse di vario genere, offre scenari molto vari e spesso di una bellezza sorprendente, con vigneti, campi fioriti e scogliere rocciose che si alterneranno sotto i vostri occhi. Discreto anche il doppiaggio in Italiano, che nonostante qualche problema di sincronia impreziosisce la versione del gioco che troverete nei negozi.

Just Cause 3 è un prodotto imperfetto, ma nella sua imperfezione è già in grado di regalare momenti di folle divertimento. Se amate le esplosioni e volete deciderne le dimensioni e il tempismo, Avalanche mette a disposizione gli strumenti grazie ai quali costruire tutti i propri giochi. Sempre che nell'arco delle prossime settimane gli sviluppatori si rimbocchino le maniche per sistemare le tante magagne che costellano il codice di gioco.


7 / 10


bistrascio
00martedì 1 dicembre 2015 11:08
E certo se non si paga la rece va da 8 in giù....Raga stanotte alla 00.01 secondo l'ho giocato (si ho la versione psn con modalità offline è..)e che dire:fluidissimo senza frames mancanti(ho fatto l'intro con le bazzokate dall'alto dell'aereo)e il respawn della morte mi ha fatto aspettare solamente 18 secondi..La guida è un pò dura ma penso cambi da veicolo a veicolo...Il gioco è bello se poi sarà ripetitivo nelle missioni(finora l'unico per me presunto difetto)lo altrnerò al cazzaggiare per la mappa liberando zone e schiantando tutto!Per ora è da 8,5-9 il gioco ed è uno spettacolo per gli occhi!
Homer1979
00mercoledì 2 dicembre 2015 00:34
mi sono trovato un po nale nel giocare, ho fatto poco ma proprio un mirino libero non c'è? c'è soli quello statico per dire e poi neanche un tasto per correre?grafica mi aspettavo molto meglio. Per ora delusione...
bistrascio
00mercoledì 2 dicembre 2015 21:30
Prova a vedere nelle opzioni di gioco,io mi ci trovo bene in tutto,la grafica è colorata mediterranea e dà una bella impressione al tutto,il fotorealismo è da altre parti..E' un baraccone di esplosioni e azioni e per me non è ripetitivo per nulla poi so gusti.
li4m
00giovedì 3 dicembre 2015 11:07

Ci vorrà “un po’ di tempo” per sistemare i problemi di Just Cause 3
vg247




Il gioco è approdato questa settimana su PS4, Xbox One e PC con diversi bug e problemi sulle spalle, come tempi di caricamento esageratamente lunghi.

Ma gli sviluppatori di Avalanche Studios si sono già rimboccati le maniche e sono al lavoro per risolvere tutti i problemi del gioco.

“Sappiamo che alcuni di voi stanno incontrando qualche problema tecnico, stiamo monitorando la situazione e siamo pienamente impegnati nel fornirvi la migliore esperienza possibile“, afferma Avalanche tramite un post su Steam.

“Proprio in questo momento, abbiamo un numero impressionante di giocatori nel nostro enorme mondo di gioco e stiamo monitorando tutti i dati che arrivano da essi. Abbiamo bisogno di un po’ di tempo per ricreare alcuni di questi problemi ed elaborare delle soluzioni.”

Ci vorrà del tempo quindi prima di risolvere tutti i problemi che affliggono Just Cause 3.

Nel frattempo, se state giocando su PS4 e i tempi di caricamento vi stanno facendo impazzire, provate a disattivare le funzioni online del gioco.





L’ultimo easter egg di Just Cause 3 ci porta dall’altra parte dell’universo via Stargate
vg247

Come buona parte dei titoli open world, anche Just Cause 3 è stracolmo di easter egg, segreti, e amenità di vario genere.

I ragazzi del canale Arekkz Gaming, dopo aver scovato il martello di Thor, riferimenti alla Red Bull e citazioni dal secondo capitolo della serie, hanno trovato l’impensabile: uno Stargate nascosto sulle colline dell’isoletta di Medici.

Nel video, Arekkz Gaming ci spiega dove trovare “la porta delle stelle” e come attivarla, con risultati decisamente interessanti.





Svag3llo
00mercoledì 16 dicembre 2015 00:33
ho finito jc2 ma non mi ricorod molto troppo tempo passato. cmq il 3 è divertente?mi pareva un po monotono il 2 come missioni.quà è lo stesso penso.però rende la grafica?alla fine è un gioco tamarro in cui cerchi di fare il botto piu grosso. che dite lo prendo x giocare ogni tanto a 50?nuovo
bistrascio
00mercoledì 16 dicembre 2015 18:33
Svage prendilo non te ne penti,è un botto di roba da far scoppiare!Eppoi ora che con la patch i caricamenti sono ok è uno spettacolo!
Svag3llo
00giovedì 17 dicembre 2015 07:35
si dai lo prendo,su console planet è a 50 uk,lo prendo lu da uno sigillato ita a 50.male che va lo rendo per qlc promo dato che è ita o lo vendo a 40 cmq col poco tempo due botti ogni tanto ci stanno
li4m
00mercoledì 24 febbraio 2016 14:30

Just Cause 3: Sky Fortress - Provato
multiplayer

Versione testata: PC Windows
Prezzo: 11,99 €




Rico vola ancora più in alto
Abbiamo provato il primo, abbondante DLC di Just Cause 3. Ecco le nostre impressioni!

Al giorno d'oggi non sei nessuno se non hai un piano DLC, meglio ancora se associato a un season pass tramite cui monetizzare immediatamente sui contenuti aggiuntivi che ti impegni a realizzare nei mesi a seguire il lancio del tuo gioco. Un corollario ormai irrinunciabile del grosso della produzione a tripla A (e non solo). Ma c'è modo e modo di cimentarcisi. Rico vola ancora più in alto Per Just Cause 3, Avalanche Studios si sta sforzando di partorire qualcosa di particolare, che rappresenti un reale valore aggiunto rispetto alla proposta del gioco base, sperimentando con soluzioni che spingano le avventure di Rico Rodriguez verso estremi non ancora bazzicati.

Il nome del pass stagionale della produzione Square Enix, Aria, Terra e Mare, d'altronde dice già tutto, facendo istantaneamente immaginare quali potrebbero essere modalità e direzioni tramite cui lanciarsi alla ricerca di nuovi e più eccessivi sbocchi a una formula che ce ne ha già fatte giocare di cotte e di crude. Resterebbe solo da capire come gli svedesi intendano concretamente dare vita a un triplo concept del genere. Ne abbiamo potuto avere un'anticipazione, giocando per un paio d'ore il primo contenuto scaricabile, quello dedicato al tema dell'aria, chiamato Sky Fortress.





L'arcade degli anni 10

Sky Fortress introduce una nuova minaccia per medici, la eDEN Corporation, società così all'avanguardia da essere non solo in grado di costruire un'armata di droni e di dotare il suo esercito di armi avveniristiche, ma anche di costruirsi una fortezza volante deputata al disturbo delle comunicazioni, per permettere all'impero economico della spietata Eden Callaghan di operare in gran segreto, e alla raffinazione del Bavarium, la risorsa naturale dallo spaventoso potenziale bellico di cui si è già fatta la conoscenza durante la lotta contro Di Ravello.

Nemmeno a farlo apposta, subito dopo esserci recati a indagare su cosa si potesse trovare presso un nuovo punto di interesse sulla mappa, situato a un'altitudine davvero anomala, il nostro obiettivo era di metterlo a ferro e fuoco. Come? Alla solita vecchia maniera, ovvero distruggendo una lista di elementi nevralgici.

I propositi di Avalanche di offrire spunti inediti per la formula appaiono tuttavia chiari già dopo le prime bazookate: la fortezza volante è un avamposto decisamente diverso dai tanti che abbiamo già raso al suolo. Il fatto che si tratti di un'installazione fluttuante nell'aria ha permesso di strutturarla in maniera decisamente singolare.

L'azione si estende innanzitutto con più scioltezza e continuità anche attorno, per via di una serie di piattaforme periferiche che possono ospitare degli obiettivi sensibili od essere sfruttate come punti di vantaggio, approvvigionamento o deviazioni per alleggerire la pressione dei sistemi di difesa.





Ma anche la conformazione della base stessa offre nuove opportunità, visto che tutta la parte inferiore col suo intricato complesso di passerelle sospese, zone di carico, impianti energetici, torrette a testa in giù e ponti di comando allo scoperto rappresenta a tutti gli effetti una zona giocabile.

Ci si ritrova dunque a lottare senza esclusione di colpi, da e verso ogni direzione e a diversi gradi di verticalità, fronteggiando sentinelle volanti, cannoni antiaerei, carri armati robotizzati e fanteria corazzata.

E ci si ritrova a lottare con un piglio più agile e aggressivo del solito, grazie alla Tuta Alare al Bavarium, che incorpora un propulsore, per effetto del quale godere di una spinta-turbo, di una mitragliatrice simil gatling e di un sistema di missili a ricerca, attraverso cui avvalersi di un considerevole potere offensivo senza essere costretti a tirar fuori il più lento e impacciato paracadute.

Rico sembra quasi un aereo da combattimento che sfreccia tra stretti corridoi come un Ala-X, si lancia in picchiata a bombardare, schiva missili e si diletta in piccoli accenni di dog-fighting. Il tutto in una cornice tematica ed estetica che richiama molto da vicino certi passaggi di Strider, classico arcade di Capcom, riguardo cui, con le dovute proporzioni, si potrebbe azzardare un parallelo anche per quanto riguarda il taglio vertiginoso e l'intensità delle situazioni che ci vedono protagonisti.





Retro-giocabilità

Riconvertita la fortezza e occupatici a seguire del suo sistema di comunicazione, ci siamo avventurati al suo interno, dove siamo stati vittima di un paio di imboscate che hanno dato luogo a scontri piuttosto intensi, specie quello che nella mischia buttava un grosso mech a forma di ragno. Abbiamo apprezzato un level design in grado di valorizzare la wingsuit anche al chiuso e non ci siamo fatti mancare nemmeno un faccia a faccia con alcuni fantasmi del passato (la Mano Nera vi dice qualcosa?).

Rico vola ancora più in alto Rico vola ancora più in alto Preso il controllo della roccaforte della Callaghan (con cui chiaramente Rico nel frattempo ha continui battibecchi via radio), si sbloccano quattro nuove sfide (tre dedicate alla tuta, una alla distruzione) dal tono alquanto brioso e sopratutto l'accesso a due strumenti inediti da recapitare tramite Lancio Ribelle: un fucile al Bavarium e una sentinella robotizzata che ci assiste sul campo, ingaggiando automaticamente i nemici. Da segnalare che queste risorse saranno liberamente utilizzabili anche nel gioco base.

Avalanche ha speso parecchio tempo per implementarle, testarle e bilanciarle, facendo in modo che possano inserirsi nel tessuto di interazioni già esistente portando in dote nuove, frizzanti espressioni di giocabilità sandbox, senza rompere nulla. L'unico limite è che l'uso della Tuta Alare al Bavarium sarà comprensibilmente inibito nelle sfide a tema.

Le due ore a nostra disposizione si sono concluse poco più in là, quando siamo tornati con i piedi per terra, nella provincia di Prospere, per fare piazza pulita di un paio di stabilimenti dell'eDEN. Bisognerà vedere cos'altro avrà da offrire, Sky Fortress.

Gli sviluppatori parlano di un monte di contenuti completabile in circa 4-6 ore, riguardo cui la build preview su cui abbiamo messo mano non forniva grandi indizi, visto che le cose da fare al suo interno apparivano "auto-conclusive".

In altre parole non sappiamo se il grosso della durata di questa prima mini-espansione sarà occupato da sfide piuttosto che altri avamposti, magari più canonici, o da vere e proprie missioni e quanta altra trama ci sarà oltre all'accenno iniziale. Insomma, varrà la pena scucire 11,99€? La risposta fortunatamente arriverà a breve, fra una settimana esatta, il primo marzo, con l'uscita del pacchetto.






Certezze

+ La Tuta Alare al Bavarium e gli altri strumenti aggiungono freschezza
+ La fortezza volante è un parco giochi avvincente
+ I nuovi tool possono essere usati anche nel gioco base

Dubbi

- Sostanziosità complessiva dell'offerta ancora da inquadrare




bistrascio
00lunedì 7 marzo 2016 13:51
Mi sa che mi accatto il season,con questi dlc jc3 è stellare!
the fez
00martedì 10 ottobre 2017 13:56
preso gratis col plus il mese scorso...

che dire: GIOCONE!

dirò un'eresia... l'ho preferito a gta!
il motivo?

+ distruzione
+ volare
+ gare bonus

anche se gli attacchi alle città ed alle stazioni militari son molto simili son appaganti sempre (per quel che mi riguarda)

il fatto di muoversi così agilmente per la combo rampino/paracadute e tuta alare lo rende divertentissimo e più immediato di gta nello spostarsi senza dover sempre prender un veicolo

e poi le missioni secondarie / gare bonus son molto più fighe.
tra tuta alare, gare in macchina, esplosioni bomba, gare aeree, gare con le barche, recupero bidoni ce ne son a iosa

unico neo, caricamenti molto lunghi!

cmq. finito al 100% la storia
trovati tutti gli oggetti (altari ribelli, pezzi vintage, nastri ravello)
liberato tutte le città
distrutto tutte le basi




al prossimo gta sarà dura non sparare il rampino e liberarsi in volo per muoversi :D

ps. chi ha giocato tutta la serie consiglia di recuperare l'uno ed il 2 o non ne vale la pena?
nstrange
00mercoledì 11 ottobre 2017 22:10
Provato un'oretta , e cancellato subito... de gustibus.
GTA un altro pianeta, gia solo per il sistema di guida, pessimo in jc3.
Imho
the fez
00giovedì 12 ottobre 2017 02:12
mica si guida in sto gioco, si vola! : D
se non entri in sta dinamica e lo paragoni come open world a gta secondo me non ha senso : )

detto ciò sticazzi ovviamente, a me piaciuto ma come giustamente dici te... de gustibus :ok:
bistrascio
00venerdì 13 ottobre 2017 08:35
Si non ha per niente capito la natura di jc3,cioè la tamarraggine pura:volando,distruggendo e sconfiggendo il dittatore.Insomma tutto il contrario del gta classico!
the fez
00venerdì 13 ottobre 2017 11:10
Re:
bistrascio, 13/10/2017 08.35:

Si non ha per niente capito la natura di jc3,cioè la tamarraggine pura:volando,distruggendo e sconfiggendo il dittatore.Insomma tutto il contrario del gta classico!



già!
bistrascio te hai giocato i primi due?
meritano anch'essi?
bistrascio
00sabato 14 ottobre 2017 11:01
Il primo no,il secondo e' piu' normale di questo ,perche' in questo e' tutto esagerato.
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